Balcon di Marta, Valle Argentina
Tipologia: Cross country Difficoltà: Molto impegnativo Lunghezza: 65 km circa Tempo di percorrenza: 6-8 ore Quota di partenza: 460 m Quota massima: 2123 m Dislivello totale in salita: 1800 m Periodo consigliato: Da metà Maggio al tardo autunno Ciclabilità: 100% Regione: Liguria Provincia: Imperia |
Località di partenza: Molini di Triora. Si raggiunge da Arma di Taggia attraverso la S.S. 548.
Descrizione: Lasciata l'auto all'imbocco di Molini di Triora, partire alla volta della colla Langan (1127 m) seguendo le indicazioni per Pigna. La salita è costante con una serie di lunghi tornanti dove non è difficile incontrare numerosi ciclisti. Man mano che si prende quota il panorama si apre sulle montagne circostanti e giunti alla colla Langan si può vedere il mare. Si prosegue sempre in salita alla volta della colla Melosa (1540 m) che in alternativa all'asfalto è raggiungibile con un divertente sentierino, che si può prendere seguendo una stradina sterrata che si distacca dalla strada principale un paio di chilometri dopo la colla Langan. Se si decide di seguire l'asfalto non c'è possibilità di errore ed attraverso un fitto bosco in breve si raggiunge la colla Melosa ed il Rif. Allavena. Chi preferisce lo sterrato, invece, può seguire la strada sterrata che passa sotto la diga Enel di Tenarda e poi, costeggiando il lago in un fittissimo bosco, seguendo un sentierino abbastanza impegnativo per fondo e pendenza ma comunque ciclabile, giungere al Rif. Allavena.
Dopo la meritata, sosta riprendiamo a salire lungo la panoramicissima carrozzabile ormai sterrata che con alcuni tornanti ci porta davanti all'imponente Rif. Monte Grai, ex casermone militare ristrutturato, dal quale, in giornate terse, grazie alla quota (1920 m.) è possibile scorgere la Corsica. Si segue poi la carrozzabile, che, con un tratto abbastanza esposto, porta ad un bivio dove prendendo a sinistra in breve giungiamo al Pian delle Fosse; notiamo i ruderi di numerose caserme ed attraversandole ci portiamo nell'ultimo tratto della nostra lunga salita. Con un paio di tornanti dal fondo incerto arriviamo in vetta. Il panorama spazia dalle Alpi al mare.
Ritorniamo velocemente al Pian delle Fosse e riprendiamo la strada che avevamo lasciato in precedenza.; risaliamo ancora qualche centinaio di metri trascurando una deviazione sulla destra e poi inizia una lunghissima discesa che ci porterà prima a transitare presso la colla Sanson, e poi al passo di Collardente. Ci si trova quindi a dover percorrere una buia galleria (indispensabile una pila) che eventualmente può essere aggirata all'esterno. Continuiamo la lunga traversata sotto le pendici del monte Saccarello, passando davanti ad un bel rifugio privato fino a giungere con una brevissima risalita il passo della Guardia (1461 m.) dal quale, sempre in discesa, poco dopo scorgiamo sulla destra un bel sentiero con le indicazioni per il borgo di Verdeggia. La discesa è abbastanza tecnica ma interamente ciclabile, e dopo una lunghissima serie di tornantini giungiamo a Verdeggia dove ritroviamo l'asfalto. Con una veloce discesa raggiungiamo Loreto (650 m.) piccolissimo borgo caratterizzato dallo spettacolare ponte che viene usato per il lancio con l'elastico. Si risale brevemente in direzione di Triora all'uscita del paese nei pressi di un tornante notiamo una indicazione per Molini; ci tuffiamo in quest'ultimo ed entusiasmante sentiero che attraverso vari terrazzamenti porta nel centro del vecchio borgo di Molini di Triora concludendo così la nostra lunga traversata.
Note: Non ci sono fontane lungo tutto il percorso, anche se qualche ruscello invita a rinfrescarsi è meglio rifornirsi a Molini.
Autore:Cristiano Cavalli
E-mail: enscagl@tin.it
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