Madonna della Bassa

Tipologia: Cross country

Difficoltà: Molto impegnativo

Lunghezza: 23 Km

Tempo di percorrenza: 3 h

Quota di partenza: 400 m

Quota di arrivo in vetta: 1152 m

Dislivello totale in salita: 950 m

Ciclabilità: 100% per i biker piu' preparati, 95% per gli altri

Regione: Piemonte

Provincia: Torino

Località di partenza: Rivera. Per raggiungerla si percorre da Torino la SS.24, all'imbocco della Val di Susa, dopo aver superato il comune di Casellette, seguire le indicazioni sulla destra per Rivera. Entrando in Rivera ci si ritrova in un ampio piazzale con parcheggio dove si puo' lasciare l'auto.

Descrizione: Imboccare la strada asfaltata sulla destra (avendo la montagna di fronte) e seguire le indicazioni per la "Pista Tagliafuoco". Procedendo su asfalto si incontra un bivio in corrispondenza di una chiesetta: qui imboccare la strada a sinistra. Dopo poco, si incontra sulla sinistra una fontana dove riempire le borracce. Procedendo, si incontra uno sterrato sulla destra che e' l'inizio della pista tagliafuoco. Imboccato questo sterrato, in breve ci si trova in una bellissima pineta con un bivio: prendere a sinistra, superare la sbarra, ed iniziare la dura salita su sterrato che ci fara' raggiungere, sempre in mezzo ad una ricca vegetazione, l'altitune di 700 mt. Inizia ora la prima discesa; lo sterrato e' ampio ma occorre prestare attenzione al fondo ghiaioso. Si raggiunge velocemente un sbarra, la si supera e, dopo pochi metri, si imbocca un single track sulla destra seguendo l'indicazione per "Madonna della Bassa". Procedendo, si incontra sulla sinistra un sentiero con l'indicazione "Madonna della Neve"; occorre memorizzarlo: lo si imbocchera' al ritorno. Procedere in salita, dopo poche decine di metri vi e' un altro bivio, ove occorre salire verso destra seguendo le indicazioni per la nostra destinazione. La salita si fa molto ripida e dopo un tornante si incontra il bivio per il "Pilone della Costa". Andarlo a visitare richiede una deviazione di circa 50 metri, ma per il panorama sui Laghi di Avigliana ne vale la pena. Pochi metri dopo questo bivio, proseguendo per la salita, ne incontriamo un altro ove occorre imboccare lo strappo sulla sinistra. Ci aspettano 40 minuti di dura e continua salita con strappi ben oltre il 10% di pendenza ed il suolo "mosso". Solo l'ultimo pezzo prima della chiesa della "Madonna della Bassa" e' pianeggiante. Raggiunta la meta, si ritorna dalla strada della salita fino al bivio per "Madonna della Neve". Qui si imbocca il sentiero in discesa percorrendolo con attenzione. Arrivati alla chiesetta imboccare lo sterrato in discesa che vi parte. Dopo pochi metri incontrerete un bivio: imboccate la discesa a sinistra. Lo sterrato, dopo breve, si trasforma in asfalto, proseguire fino all'incrocio con un'altra strada asfaltata. Imboccare la salita sulla sinistra. A breve si incontra un bivio a sinistra: si tornerebbe sulla pista tagliafuoco, noi imbocchiamo invece via "Gadrino Falca" sulla destra e, dopo pochi metri, via "Bunino" sulla sinistra. Dopo alcune centinaia di metri la strada asfaltata curva a destra, sulla curva parte uno sterrato che imbocchiamo. Anche lo sterrato curva presto a destra. Qui occorre imboccare il sentiero che parte dal gomito della curva. Proseguiamo nella pineta ed incrociamo due letti secchi di torrenti: superare le pietre del loro greto costringera' i piu' a procedere qualche metro a piedi. Poche decine di metri dopo la seconda interruzione il single track discende ripido verso un ruscello. Pochi metri prima di questa ripida discesa dobbiamo individuare lo stretto sentiero che scende tra le conifere ed imboccarlo. Usciamo dal bosco in una piccola radura, da qui procediamo in discesa sul sentiero a sinistra evitando di imboccare lo sterrato in salita alla nostra destra. Proseguiamo ancora in discesa nel bosco; il sentiero si trasformera' nella strada asfaltata che ci riportera' alla macchina.

Note: Il percorso si sviluppa in un'area molto bella. La terra rossa e la folta pineta ricordano le foto del Colorado che vediamo sulle riviste. La zona e' molto apprezzata anche da escursionisti a piedi ed a cavallo, occorre percio' condurre la bici con prudenza soprattutto in discesa.

Autore: Fiorenzo Dosio

E-mail: cyclingalps@libero.it


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