. La
logica di trasmissione di dati tridimensionali è analoga a quella di dati
bidimensionali vettoriali ma in questo caso devo includere le informazioni
legate alla tridimensionalità delle entità che vado a trasmettere: le entità
che prima erano linee o poligoni ora divengono cubi, sfere, cilindri e
all’interno del mio sistema di codifica dei dati devo inserire il concetto di shape,
che mi fornisce informazioni sulla forma e sulla posizione. Nella concezione 3d
devo considerare il punto come realtà fisica presente nello spazio,
individuabile da coordinale e manovrabile. L’azione del movimento del punto
nello spazio è l’estrusione.
Le
forme che scaturiscono dall’estrusione di un punto o da più punti aggregati,
sono diverse: se estrudo un punto ottengo una linea; se estrudo una linea
ottengo un piano e se estrudo un piano ottengo un solido.
Un
altro metodo per ottenere un solido è la rivoluzione attorno ad un’asse.
Un’altra logica di creazione di oggetti tridimensionali è fortemente legata
alla figura geometrica del triangolo che è una figura molto particolare: il
triangolo, se vogliamo ricollegarci all’idea di movimento, è il minimo
movimento chiuso e cioè è la figura geometrica chiusa prodotta con il minor
numero di movimenti e tutte le altre non sono che una variazione di questo. Se
effettuo una rivoluzione di un triangolo, il risultato sarà funzione degli
“step” che richiedo: quadrato, pentagono, esagono. Se compio una rivoluzione
con infiniti setp ottengo un cerchio.
La
modellazione di un solido risulta un’operazione estremamente complessa.
Programmi di grafica molto sofisticati, utilizzano le cosiddette operazioni
Bouleane. Esse prevedono la formulazione di un terzo solido che deriva
direttamente da altri due messi in rapporto con operazioni semplici:
sottrazione, somma, unione.