Masseria Canne
Località: Canne della Battaglia
Viabilità principale: S.S.93 Appulo Lucana
Considerazioni sull'agro:

Il catasto onciario riporta masseria seminativa come il catasto del 1814, per cui si può affermare che il paesaggio agricolo è mutato radicalmente.

Descrizione della masseria:
vedi la foto ingrandita
Edificio principale

A due p.f.t. Il suo volume è semplice, un parallelepipedo dalla forma più o meno compatta sul quale aggettano pochi elementi che lo caratterizzano. Ha una scala a due rampe, sul fronte principale, che divide la superficie in tre parti e una scalinata sul fronte laterale destro.
Regna la simmetria sulle aperture della facciata principale, e si sarebbe potuto dire sull'intero prospetto, se anche l'angolo di sinistra mostrasse il particolare "abbaino" con copertura a calotta che probabilmente è stato demolito con la costruzione del lamione, a facciata a capanna, attiguo all'edificio. La costruzione presenta due destinazioni d'uso ben differenziate: il p.t. adibito a scopo agricolo, forse magazzino, o ad abitazione braccianti; il p.s. ha residenza padronale, con camere tutte illuminate e in buono stato di conservazione, a differenza dell'esterno.

Lamione:

Sembrerebbe più recente, e destinato ad uso agricolo , probabilmente di epoca successiva alla masseria.

Fosse:

Con volta a botte, hanno l'ingresso segnato da due pilastri. Destinate a deposito derrate e prodotti agricoli.

Corpi vari: 3 adibiti a rimessa attrezzi
1 a stalla con abbeveratoio per animalivedi la foto ingrandita
1casina destinata forse a pagliaio
Materiali edilizi:
  • Tufo squadratovedi la foto ingrandita
  • Pietra bugnata (per zoccolatura edificio)
  • Pietra modanata ( per riquadratura vano-finestra)
  • Laterizi: coppi e marsigliesi (per le coperture)
  • Mattoni in laterizio circolari (per abbaino)
  Stato di conservazione:

Complesso abbandonato. Llungo la facciata laterale destra, si nota un intervento recente realizzato su un probabile terrazzino trasformato in un corpo parallelepipedo, che nell'interno mostra un camino con cappa in cemento. Le condizioni paggiorano per gli annessi rurali, alcuni dei quali in parte crollati e ridotti alla stato di rudere.

Documenti:

Nel 1750 viene denominata "Mezzana del Porto" per il sovvenzionamento delle opere portuali.

Catasto Onciario di Barletta del 1754:

  • viene citata la masseria di Canne confinante con la masseria  Antenisi
  • monastero dei Padri celestini possiedono la masseria di Canne;
  • capitolo della Parrocchia di S. Giacomo possiede una masseria di Canne
  • la Mensa Arcivescovile di Nazareth possiede una masseria seminatoriale chiamata  Canne.

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