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Alfierini unitevi

a cura di
Claris

29 nov 2001

Il Liceo, le scuole superiori in genere, se vogliamo, lasciano dei ricordi indelebili nel futuro delle persone: è l’età della maturazione dell’individuo, è il momento in cui si plasmano interessi e passioni, in cui sogni e giochi cedono il posto a progetti concreti. E’ l’istante di amicizie che durano una vita, dei primi amori sui banchi di scuola... E’ la classe, il concetto di gruppo che prevale, è la stima profonda per tutti quei professori che ci trasmettono nozioni e regole di vita, che ci fanno crescere non solo sui banchi, ma nei nostri comportamenti...
E’ l’epoca del latino con le sue declinazioni, della letteratura italiana e straniera che riempie idee e lettere future… Sono insomma tra gli anni più intensi della vita: un lustro (se non qualcosa in più) impossibile da chiudere in un cassetto e non tirare più fuori...
E non mi dite che Venditti e ‘Notte prima degli esami’ non l’abbiamo canticchiata tutti noi almeno qualche volta... o che vedendo ‘Compagni di scuola non ci siamo ritrovati nei flashback di gioventù...
Già, ricordare è bello, ma la memoria va aiutata... e dopo qualche anno chi programma, tra mogli, mariti e figli, i ritrovi di un tempo, il fantacalcio o la partita di calcetto?

Occorre essere organizzati, e così può capitare, come è capitato in una calda giornata di settembre del 2001, che una mezza dozzina di ex compagni di scuola si ritrovino per fondare seriosamente e con tanto di notaio (anche lui ex-allievo, benché più giovane) l’Associazione degli ex-allievi del Liceo Classico… Quale? Uno dei più prestigiosi della nostra regione, tanto da stupirsi che a nessun fosse ancora passata per la mente un’iniziativa di questo genere…
Si tratta del “Vittorio Alfieri”, nato, proprio cent’anni fa, dalla costola del mitico “D’Azeglio” e vissuto per qualche anno come sua succursale.
Gli “alfierini” fondatori sono ormai ultracinquantenni, con “qualche”
capello grigio, ma (come il loro Liceo) portano molto bene rispettivamente il loro mezzo secolo (e secolo) di vita, e godono di ottima salute e spirito giovanile.
L’Associazione si rivolge a tutti gli alfierini, saliti o meno agli onori della cronaca, non solo e non tanto per una fugace rimpatriata, ma anche per diventare qualcosa di vivo e di utile, un punto di riferimento per le nuove leve, per favorire lo scambio di informazioni e di esperienze tra generazioni, tra chi appartiene al mondo del lavoro e dell’Università e chi vi si affaccia, per offrire un contributo alla futura “crescita” del Liceo.
L’Associazione vuol rappresentare anche un centro culturale, promotore di attività per ricordare maestri e allievi che hanno lasciato il segno e per riaffermare i valori della cultura classica, attingendo anche alle risorse intellettuali che dal portone di via Giacosa o di corso Dante sono uscite.
Qualche alfierino è diventato famoso, qualcuno non c’è più e il rischio, implicito in casi del genere, di una recherche proustiana del tempo perduto con annessa conta dei caduti è innegabile, ma è un rischio che vale la pena di correre. Qualcuno ha messo l’eskimo in cantina, qualcuno, dopo un’onorata carriera di studente-modello-mai-uno-sciopero, marcia oggi per la pace, a fianco dei figli, ma che importa? Sarà bello ritrovarsi anche per questo.
Il programma dell’Associazione è, dunque, ambizioso, da far tremare le vene e i polsi, ma le idee e l’entusiamo non mancano… ed allora primo appuntamento per tutti gli ex alfierini oggi, giovedì 29 novembre, dalle ore 18,30 nei locali della “nuova” sede di corso Dante 80, generosamente concessi dalla Preside, per tenere a battesimo l’Associazione, brindando alla sua nascita.
Quale modo migliore, quini, per festeggiare il secolo di vita del mitico Alfieri che oggi conta 51 Professori e 530 allievi che si suddividono fra sezioni “normali”, con insegnamenti tradizionali, e “sperimentali”, a largo contenuto di informatica e inglese? Sono anche previsti, nel nuovo regime di autonomia, alcuni progetti di riorganizzazione della vita scolastica e di trasformazione profonda della didattica, nei contenuti e nel metodo. La sede di corso Dante è dotata, inoltre, di ampie palestre, un’aula magna-teatro, laboratori di Chimica, Fisica e Informatica multimediale.