Salve,
Un amico mi ha segnalato il link al vostro articolo sull’Omeopatia (http://www.cicap.org/omeopatia/index.htm), che ho letto ed al quale vorrei rispondere.
<<Esaminate ogni cosa e tenete ciò che è buono>>. (San Paolo)
<<Eppur si muove>>. (attribuita a Galileo Galilei, anche se in realtà NON è sua...)
Innanzitutto, rispondendo al vostro annuncio, vi segnalo subito dei libri che esprimono un punto di vista molto interessante sulla malattia ed il suo significato, che ha indubbiamente fondi di Verità. All’interno troverete anche delle spiegazioni e l’inquadramento dell’ Omeopatia.
"Il destino come scelta" - Thorwald Dethlefsen (precursore del successivo)
"Malattia e destino" - Thorwald Dethlefsen & Rüdiger Dahlke - Edizioni Mediterranee (Best seller)
"Malattia linguaggio dell'anima" Rüdiger Dahlke - Edizioni Mediterranee (seguito del precedente)
Seconda cosa che vi volevo segnalare è una frase contenuta nel vostro articolo, che riguarda la scienza:
"Se l'omeopatia dovesse funzionare, sarebbe grazie a qualche altro principio ancora sconosciuto alla scienza".
Questa frase mi suona molto male…
La scienza ha meno di qualche centinaio di anni e NON può pretendere di conoscere tutto e sapere tutto. L' uomo, fin dai tempi più antichi, ha sempre conosciuto tramite filosofie, tramite principi e la neonata scienza NON può di certo essere in grado di spiegare tutto. Infatti le verità propriamente scientifiche NON esauriscono quello che potremmo chiamare il senso, il valore, il significato. La scienza ci da delle spiegazioni meccaniche, fisiche, ma NON certo metafisiche. Quindi la scienza NON è ONNIPOTENTE e pertanto NON può sapere tutto e conoscere tutto, è solo un punto di vista e, come tale, ha dei limiti. Tuttavia molti NON li vogliono ammettere e/o riconoscere (qui sta la pecca).
Nella frase sopraccitata intravedo proprio questo. Riscrivo la frase:
"la scienza NON sa (ancora?) spiegare il funzionamento MECCANICO dell’Omeopatia, QUINDI l'omeopatia NON può esistere, o meglio NON può funzionare".
Questo è quello che la vostra frase mi ha comunicato.
Il fatto che la scienza NON conosca ancora alcune regole del creato, o che queste NON siano di sua completa ed esclusiva competenza, NON significa affatto che queste regole NON esistano!
Esempio: l’Amore di una madre per il proprio figlio, oppure tra due innamorati, oppure di chi offre la propria vita per salvare quella degli altri, oppure chi sacrifica la propria vita per un ideale (religioso, politico), NON può di certo esaurirsi con qualche reazione chimica… NON so se mi spiego ?
La scienza è una visione della realtà, NON
l'unica e NON completa, ovvero NON la esaurisce.
Il fatto è che l’Omeopatia funziona ed ha anche una bella teoria che NON fa una grinza. Il fatto che la scienza (quella onnipotente, non la vera scienza), non la capisca dipende da uno sbaglio che fa e che NON so se vorrà ammettere …
Adesso vorrei darvi delle delucidazioni sull'Omeopatia ed infine accogliere la vostra “sfida” dimostrandovi che essa può essere considerata scientifica in quanto si possono osservare i medesimi risultati ripetendo l’esperimento! (Che in realtà è già stato fatto tante volte, poiché è su questo che si catalogano i rimedi omeopatici).
Un po’ di storia:
Dietro all'Omeopatia ci sta un semplice principio Similia similibus curantur (i simili si curano con i simili), e significa che la stessa sostanza che provoca certi sintomi in una persona sana può curare gli stessi sintomi in una persona malata. Questo concetto, chiamato legge dei simili, ha più di 5000 anni (nulla di nuovo sotto il sole) e si ritrova già in antichissimi testi medici della Cina e dell'India; anche Ippocrate (V sec a.C.) e Paracelso (Medioevo), si rifacevano a quest'idea. Il medico tedesco Samuel Hahnemann (1755-1843), deluso e scoraggiato dalle pratiche mediche brutali e spesso pericolose della sua epoca, cercò di trovare un metodo di cura meno aggressivo e al tempo stesso più efficace. Per primo trasformò l'antico concetto di Similia similibus curantur in un sistema medico completo. Egli coniò il termine Omeopatia, usando 2 parole greche, homoios(simile) e pathos (malattia), per indicare che questo nuovo sistema aveva le sue origini nella legge dei simili. Come vedete il concetto su cui si fonda è antichissimo e NON l’ha inventato il medico tedesco. Questo è un altro errore contenuto nel vostro articolo. Il medico tedesco, se vogliamo guidato dai suoi sentimenti più nobili nei confronti degli ammalati, e dei sofferenti, ha avuto una grande e geniale intuizione, e cioè quella di riuscire ad attuare in farmaco la legge dei simili, cosa che NON era riuscita ai suoi predecessori nel corso dei secoli.
La teoria:
Questo principio di analogia è il nocciolo dell’Omeopatia e nella sua efficacia supera di gran lunga il campo medicinale. L'attuazione concreta avviene in questo modo: quasi ogni sostanza presente in natura è velenosa. La velenosità delle diverse sostanze si differenzia soltanto nella dose necessaria per un effetto venefico. Per un avvelenamento da sale marino occorre una quantità molto maggiore che per un avvelenamento da mercurio. Tuttavia ogni sostanza produce, a partire da una certa quantità, fenomeni di avvelenamento nell'organismo umano. L'Omeopata ricava i farmaci, utilizzando sostanze prese dai tre regni della natura: minerale, animale, vegetale, attraverso successioni o agitazioni, liberandoli gradualmente dalla loro tossicità e quindi materialità. I medici omeopatici sottolineano che il cosiddetto potenziamento di un farmaco NON è una diluizione, ma bensì una dinamizzazione.
In questo modo la sostanza o tintura originaria viene diluita ogni volta in rapporto 1:10 (diluizione decimale, D) o in rapporto 1:100 (diluizione centesimale, C) e ad ogni passaggio la sostanza di base viene nuovamente agitata e immessa nel solvente. Con questo metodo le potenze superiori a D 23 o C 12, NON contengono più traccia della sostanza iniziale, ma soltanto l'informazione completa, svincolata dalla sua originaria tossicità. Tale informazione appartiene al campo spirituale e ha superato il piano materiale a più bassa vibrazione. Il veleno, liberato dalla propria componente fisica ed elevato ad un piano superiore, può agire come un vero e proprio farmaco: dà al paziente l'informazione che gli manca e in questo modo lo avvia alla guarigione. I farmaci omeopatici, ricavati con la tecnica descritta sopra, vengono testati su medici sani, che sperimentano su se stessi i rimedi a bassa potenza, cioè contenenti ancora la sostanza di base, e registrano i sintomi che si manifestano nel loro organismo. Se un paziente ha un sintomo uguale e simile, gli viene dato in genere il farmaco in una forma superiore, cioè più libera dalla materia. Come informazione pura, il farmaco può ora portarlo alla guarigione, a condizione che il quadro farmacologico coincida con la sintomatologia! Ogni malattia è espressione di un'idea calata nel corpo, cioè di un modello che nella coscienza è assente. Qui si può intervenire con informazioni analoghe, farmacologiche oppure spirituali. Nel primo caso parliamo di Omeopatia, mentre nel secondo di presa di coscienza del modello o del significato della malattia. L'informazione è per sua natura ad un livello di vibrazione superiore rispetto al problema del corpo. Se si riesce a riportare la problematica a questo livello superiore, il veleno si trasforma in dono. Ciò che non è vissuto nella coscienza [lo mettiamo nella nostra zona d'ombra] si manifesta nel corpo attraverso dei sintomi, i quali svelano, fanno capire e conoscere ciò che ci manca e ciò che dobbiamo apprendere. Quindi la manifestazione dell'ombra nella sintomatologia determina la sua illuminazione e la malattia si trasforma in cammino di auto-conoscenza Dall'Omeopatia viene fuori ulteriormente la legge di polarità: ciò che è veleno per il sano è medicina per l'ammalato. Non a caso che in greco il termine <<farmakon>> significa sia veleno che medicina.
ATTENZIONE:
Se nella preparazione del rimedio omeopatico NON si ha lo scuotimento dopo la diluizione, succede questo: assumendo tale preparato NON si ha la manifestazione dei sintomi in persone sane e NON si ha la guarigione in persone malate! Questo significa che il medicamento omeopatico si prepara in due fasi, ovvero diluizione e potenziamento, che con una singola definizione si chiama dinamizzazione. Il rimedio omeopatico NON è quindi una mera diluizione! Tale verifica è sperimentale e riproducibile, quindi scientifica!
Acqua fresca o rimedio omeopatico ?
E’ strano che non abbiate obbiettato il problema del riconoscimento di due distinti rimedi omeopatici contenuti in due boccette di vetro identiche, alle quali gli venga tolta l’etichetta indicante il rimedio contenuto all’interno, visto che parlate di acqua fresca. Tuttavia, il problema dello scambio delle boccette ed il loro riconoscimento, che aiuta anche a comprendere meglio la teoria, si chiarisce rapidamente se separiamo due concetti: informazione e latore di informazione, oppure contenuto e forma. Consideriamo una cassetta stereo per registrare: essa consiste in un involucro di plastica e in un nastro di materiale sintetico. Con questa cassetta è possibile registrare, per esempio, una canzone o un intervista. Canzone ed intervista sono l'informazione (contenuto), la cassetta semplicemente il latore delle informazioni (forma). Due cassette, in una delle quali è registrata musica e nell'altra intervista, NON si differenziano molto dal punto di vista materiale e le si distingue soltanto dalle etichetta apposte sopra. Lo stesso vale per un libro. Il libro in sé consiste di carta, colla ed inchiostro per stampa. Il contenuto potrebbe essere una trattazione sulla storia d'Italia. Se si consegna questo libro ad un team di scienziati atomici con l'incarico di analizzare la struttura atomica, se ne ricava una lista col peso del libro, le sue misure esatte, i risultati dell'analisi spettrale, l'esatta composizione chimica e così via. Solo una cosa NON comparirebbe nei risultati dell'analisi: la storia d'Italia. Il contenuto del libro, ovvero la sua vera e propria informazione, è andato perduto. Dal punto di vista degli avversari dell'Omeopatia il contenuto del libro deve essere un imbroglio, perché tutti i libri consistono più o meno dello stesso materiale e si limitano ad avere titoli diversi. Il fatto che titoli diversi corrispondano a contenuti diversi, è cosa che in laboratorio non è possibile constatare. Un'informazione è sempre qualcosa di immateriale e per essere percepibile ha bisogno di un latore materiale. Pertanto se vogliamo verificare questa informazione si deve ascoltare la cassetta o leggere il libro!. Per quanto riguarda i rimedi omeopatici, si posso verificare assumendoli su se stessi ed osservando i sintomi che provocano.
Quindi l'informazione come medicina. Da notare che la
medicina omeopatica NON ha effetti collaterali. E scusate se è poco! Al
limite si prende una informazione di cui NON abbiamo bisogno, una informazione
che NON ci serve, poiché abbiamo già. Infatti se si supera il dosaggio nella
singola assunzione del rimedio omeopatico, NON succede nulla di strano e NON si
ha alcun vantaggio. E’ ovvio che un libro mi porta una informazione, ma 10
libri identici NON mi portano più informazione di un singolo libro. A questo
punto vorrei rinominare il vostro articolo, che da “Omeopatia: farmaci
senza molecole”, diventa: “Omeopatia: l’informazione come medicina”.
L’Omeopatia dopo Hahnemann
Dopo Hahnemann si sono venute a delineare tre fondamentali approcci terapeutici, che pur concordando sul concetto di similitudine, differiscono notevolmente sul metodo di prescrizione dei rimedi e nella scelta delle diluizioni: si tratta delle seguenti tre scuole:
· Unicista
· Pluralista
· Complessista
Personalmente ritengo che la terza abbia qualche punto in più rispetto alle altre, in quanto oltre che alla legge dei simili si basa sulla legge del sinergismo e quella dell’effetto inverso (o di Arndt-Scultz).
Legge del sinergismo:
Essa afferma che l’associazione di più principi omeopatici scelti in modo opportuno esplica un effetto superiore all’attività dei singoli componenti: le sostanze medicamentose, dunque, risultano più efficaci se assunte combinate tra loro piuttosto che prese singolarmente.
Legge dell’effetto inverso:
Essa sostiene che dosi elevate di una sostanza attiva hanno un effetto tossico sulla funzionalità di un organo o di una cellula, mentre dosi basse della stessa sostanza hanno un effetto stimolante. In pratica una tossina somministrata in diluizione omeopatica non soltanto perde la sua tossicità, ma, invertendo il suo effetto, aiuta l’organismo a disintossicarsi da se stessa o da tossine simili.
Legge del simile:
Riprende il concetto fondamentale dell’Omeopatia classica e afferma che la malattia può essere curata somministrando al malato la tossina simile che, sperimentata su soggetti sani, ha provocato la malattia che si vuole curare.
Allopatia e Omeopatia a confronto:
A questo punto è obbligatorio introdurre e comparare la medicina che chiamano ufficiale: questa è una medicina Allopatica, ovvero che combatte i sintomi con il suo opposto. L’Allopatia tende a sopprimere il sintomo, NON a curare la persona! La medicina Omeopatica invece NON combatte il sintomo con il suo opposto, ma si allea con esso e con alternative analoghe lo sostiene nel tentativo di introdurre nella vita del malato un principio mancante, quindi cura la persona.
Con quale medicine l’Allopatica cura le persone ?
Generalmente Antibiotici, come nel caso di un comune raffreddore od influenza. (anti = contro biosis = vita) Antibiotico = Contro la Vita. Ammezza tutti i germi, sia quelli buoni, che quelli cattivi. Ora mi dovete dire se di principio vi sembra giusto utilizzare un farmaco che è contro la vita e che ammazza anche i germi buoni ? Equivale ad un bombardamento aereo in una città assediata dal nemico. In casi estremi passi, ma sempre ? E' una soluzione ? Se fosse la Verità, NON ci sarebbero di certo problemi o effetti collaterali, NON vi pare ? Quando NON si ha più i sintomi siamo debilitati. Con l’Omeopatia invece si utilizza l’informazione come medicina e si lascia che provveda l’organismo stesso a ritrovare l’equilibrio perduto. Una volta che si è guariti, ovvero ritrovato l’equilibrio, siamo più forti, usciamo arricchiti, rafforzati dalla malattia. Tutto il contrario dell’Allopatia. Infatti c’è differenza tra una città bombardata ed una città liberata dal nemico senza l’utilizzo di bombe e di armi, ma con informazione e dialogo. Ripeto: l'Omeopatia NON combatte un sintomo con il suo opposto, ma si allea con esso e con alternative analoghe lo sostiene nel tentativo di introdurre nella vita del malato un principio mancante. In realtà, dal punto di vista omeopatico, i sintomi, NON sono nemici, ma amici che ci indicano cosa ci manca, cosa c’è che NON va. Sopprimerli è la cosa PEGGIORE che si possa fare.
I sintomi sono un segnale, una spia, che indicano qualcosa. NON ha senso sopprimerli, soffocarli, si va contro lo scopo per cui sono venuti. Al contrario, vanno capiti, interpretati e va agito di conseguenza, altrimenti si fa peggio, e si fa da ciechi e da sordi! E' come se durante un lungo viaggio in automobile, si accende la spia che indica la mancanza dell'olio. Cosa facciamo ? Invece di mettere l'olio (Omeopatia) e quindi di capire il sintomo ed agire di conseguenza, con l’Allopatia staccheremmo il fusibile della spia o sviteremmo la lampadina, così da ottiene la cessazione del sintomo (si spenge la spia), ma NON si è risolto il problema (manca sempre l’olio)! Il problema resta e va a finire che grippo! NON è una soluzione! Inoltre in seguito verranno fuori altri sintomi peggiori dei primi, poiché NON risolti!
Molto spesso, quando una persona legge l'elenco di controindicazioni scritte nei foglietti di certi farmaci prescritti dai medici allopatici, dovrebbe ringraziare il Signore di avere solo quel male che ha e NON tutti quelli che potrebbero aggiungersi se prendesse tale farmaco. L’Omeopatia NON ha effetti collaterali! Sempre nel vostro articolo, parlando dei rimedi omeopatici, si giunge alla seguente conclusione: <<… non si può sfuggire alla conclusione che nessun rimedio omeopatico finora studiato è utilizzabile come farmaco.>>. Capisco… Invece i medicinali allopatici sarebbero utilizzabili come farmaci perché sono stati studiati dalla scienza… Hanno il “bollino blu”. E’ un peccato però che siano pini di effetti collaterali. Ed è anche un peccato che dopo qualche anno, alcuni farmaci, vengano ritirati dal commercio perché troppo dannosi. E’ ancora un peccato a volte trovare scritto nel foglio illustrativo del farmaco, alla voce controindicazioni: <<Raramente a decorso fatale>> (ah, dice, tanto è raramente… lo posso anche prendere), come Beppe Grillo ha dimostrato in una suo spettacolo alla RAI. Questi si, che si possono prendere, sono approvati dalla scienza! Sono a “norma di legge”, quindi anche se ci sono effetti collaterali o possono risultare fatali, va bene, è scientifico!
La medicina tradizionale si limita a combattere i sintomi
del corpo ed ha di recente ceduto la cura dell'anima alla psicologia e prima
ancora quella dello spirito alla teologia. Ma l'uomo è UNO, formato da
anima, corpo e spirito, NON scindibile.. La salute è un
equilibrio tra anima corpo e spirito, come in un triangolo equilatero.
Qualora ci sia una perdita dell'equilibrio si manifesta il sintomo ed il
triangolo non è più equilatero... Il ritrovamento dell'equilibrio ridona lo
stato di salute. Quando l’uomo soffre, soffre tutto anima, corpo e spirito e
quando è malato, è malato tutto anima, corpo e spirito. Sono le medicine olistiche che hanno una visione globale dell'essere umano, considerato come un'unità indivisibile di
componenti somatiche, mentali e spirituali: è soltanto dallo
stato di equilibrio tra questi aspetti strettamente legati fra loro, e NON
dalla semplice assenza dei sintomi fisici, che derivano la vera salute e il
benessere dell'uomo. Quindi NON c'è lo specialista della gamba, del piede,
del dito e dell'unghia, ma un dottore che dal suo punto di vista globale
ascolta il paziente, e mira ad indagare, non solo le caratteristiche
sintomatologiche della malattia, ma specialmente l'ambiente in cui si è
sviluppata, le emozioni, lo stile di vita, il carattere, i sentimenti, il mondo
relazionale del malato. Scopo di questa indagine è di ricercare la causa
autentica della malattia. Il farmaco chimico potrà mascherare per un po' il
sintomo, senza risolvere il problema che ne è all'origine e che prima o poi
troverà sicuramente il modo di ripresentarsi, magari rendendo cronico il
disturbo o prendendo un altro organo.come bersaglio. La medicina naturale
agisce invece in modo molto più profondo e sottile, cercando di riequilibrare
tutto l'organismo e di riattivare l'energia vitale. L'organismo umano è
infatti un meraviglioso, complesso e sofisticato sistema in grado di
autoregolarsi e di mantenere, in condizioni normali, la sua omeostasi. Esso
possiede una grande, innata forza di autoguarigione e tende, per sua natura,
all'armonia e all'equilibrio di tutte le sue componenti. Quando questo sistema
viene turbato e alterato per situazioni interne od esterne, come traumi,
stress, dolori, errato stile di vita e così via, e si
manifesta una malattia, l'intervento del medico o del terapeuta, attraverso l'Omeopatia,
l'Agopuntura, la Kinesiologia Applicata, i Fiori
di Bach o delle altre terapie "dolci" avrà sempre lo scopo di
stimolare la forza vitale del paziente e di potenziare il sistema difensivo
aiutando il suo organismo a ripristinare l'omeostasi ed a riportare l'armonia
nella sua vita.
Un discreto libro che offre una panoramica su tutte le terapie dolci è il seguente:
"Guida completa alle Medicine Naturali" -
Maria Elisa Campanini – Sonzogno
Un po’ di catechismo:
Vi indico subito un libro molto interessante, al cui interno c’è la Verità sulla malattia e sulla condizione dell’uomo dopo il peccato originale, sia a livello teorico che pratico:
"La preghiera di guarigione" - Matteo la Grua - Herbita Editrice
[Matteo 9:1..8]
<<[1]Salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città. [2]Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». [3]Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: «Costui bestemmia». [4]Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore? [5]Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina? [6]Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora il paralitico, prendi il tuo letto e và a casa tua». [7]Ed egli si alzò e andò a casa sua. [8]A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.>>
Qui potete vedere lo stretto rapporto che c’è tra malattia e peccato. Come potete vedere, NON è la materia ad essere malata, ma è l'uomo. La materia, in quanto tale, NON può ammalarsi, dato che tutta la materia è ammalata in sé dopo il peccato originale. Nel fisico si mostrano semplicemente le orme della malattia, NON è mai un problema funzionale del corpo. Se vogliamo guarire dobbiamo sempre sperimentare una dilatazione di coscienza. Dilatazione di coscienza è però un afflusso di informazioni. Se un medicamento deve essere qualcosa che veramente porta guarigione, deve trasmettere alla persona l'informazione mancante. Come posso capire quale informazione manca all'ammalato e come faccio a sapere in quale parte del macrocosmo si trova l'informazione carente ? Per similitudine, attraverso la sintomatologia e la tabulazione dei rimedi omeopatici. La malattia NON è quindi un capriccio della natura, ma dipende sempre da noi e dalla nostra condizione umana dopo il peccato originale. L’uomo è un essere conflittuale poiché vive in un mondo polare. L'Omeopatia è un aiuto per ritrovare l’equilibrio, ma l'uomo resta sempre malato poiché separato dall'unità. Il suo unico Salvatore e Signore è Cristo Gesù, il Figlio di Dio, che facendosi uomo (Gv 1:14), in tutto e per tutto, fuorché nel peccato, obbedendo al Padre, ha redento gli uomini, con il loro stesso dolore (la croce = passione e morte), assumendo tutti i peccati su di se.
(Filippesi 2: 5..11)
<<[5]Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, [6]il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; [7]ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, [8]umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. [9]Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; [10]perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; [11]e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.>>.
Prima del peccato originale l'uomo era unito a Dio. Con il peccato delle origini, l'uomo perde questa unità ed introduce il disordine. Il turbamento dell'armonia avviene nella coscienza sul piano dell'informazione e si limita a mostrarsi nel corpo. L'unità si suddivide nella nostra coscienza in polarità. L'uomo è malato perché gli manca l'unità. La malattia è espressione del fatto che l'uomo è peccatore, colpevole, in altre parole malato. La malattia è il corrispettivo microcosmico del peccato originale. L'uomo è quindi malato, NON si ammala, è questo il punto di partenza che la medicina ufficiale deve intendere, alla luce del Vangelo.
Così pure ogni malato deve comprendere che Gesù Cristo è la Via, La Verità e la Vita, che riporta al Padre, all’unità. Quindi la Sua Carne ed il suo Sangue, come pure il suo Vangelo, sono più di una medicina, sono vero cibo e vera bevanda di cui dobbiamo nutrirci costantemente affinché ci sollevi dal nostro male, dal nostro peccato e ci sostenga ogni giorno della nostra vita nelle nostre gioie e nei nostri dolori, conducendoci per mano alla vita eterna e all’unità con Dio.
(Giovanni 6:52..58)
<< [52]Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». [53]Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. [54]Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. [55]Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. [56]Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. [57]Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. [58]Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».>>.
(1 Tessalonicesi 5:23..24])
<<[23]Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. [24]Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo!>>
L'uomo è Anima (coscienza), Corpo (materia) e Spirito
(vita), creato ad immagine e somiglianza di Dio. Il Padre Eterno ci ha creato LIBERI e con tre
capacità fondamentali: Pensare, Volere ed Amare.
In quanto liberi, siamo responsabili delle nostre azioni
e quindi di quello che facciamo. Da Dio siamo chiamati ad adoperarci bene,
ad usare bene la nostra libertà, le nostre capacità e le nostre risorse, ovvero
ad osservare la legge dell'Amore. Il massimo è arrivare ad essere CONSAPEVOLI
di quello che facciamo, della nostra responsabilità, delle nostre
azioni. Molto spesso però siamo inconsapevoli...
[Luca 23:34]
<<[34]Gesù
diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».>>
Un altro aspetto della malattia, che viene fuori dai Vangeli è questo:
(Luca 13:10..17)
<< [10]Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato. [11]C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. [12]Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità», [13]e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. [14]Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato». [15]Il Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? [16]E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?». [17]Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.>>
Molte volte c’è l’intervento diretto del Maligno ed i medicinali NON hanno alcun effetto. Questo è un segno per indirizzare la persona dall’esorcista o ad un gruppo di cristiani che fa delle preghiere di liberazione. Ma questo risulta essere sempre l’ultimo e l’estremo tentativo. Fortunatamente molti psicologi ne sono consapevoli e quando il caso NON è di loro competenza, i malati vengono mandati dall’esorcista. E’ quanto ho trovato scritto nel libro: <<Esorcisti e psichiatri>> di don Gabriele Amorth – Edizioni Dehoniane Roma. Sono contento che questi dottori ammettano i propri limiti… Probabilmente non appartengono a quella scienza onnipotente…
Effetto placebo: effetto de che ?
Vi segnalo un piccolo librettino, ma dal contenuto grande:
<<Le 10 regole della salute>> di Adam J. Jackson. - Armenia
L’effetto placebo NON esiste! E’ una invenzione di quella scienza onnipotente.Vi ricordo che, in pratica, tutte le malattie naturali sono psicosomatiche e che il problema è a livello di coscienza, non nel corpo. Nel corpo si manifestano i sintomi, ma questi NON dipendono da un malfunzionamento del corpo, da un capriccio della natura, bensì, ripeto, da un problema a livello di coscienza. Quindi il fatto di CREDERE, sia consciamente e/o inconsciamente, che quello che sto assumendo mi fa bene, in realtà ha proprio questo effetto! Anche l’atteggiamento positivo nei confronti della vita o nei propri confronti, rende un effetto positivo sulla persona, sulla sua coscienza. Pertanto aiutano moltissimo anche le sole visualizzazioni. Alla luce del Vangelo infatti sappiamo che:
(Matteo 9:20..22)
<<[20]Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. [21]Pensava infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». [22]Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell'istante la donna guarì.>>
(Matteo 9:27..31)
<< [27]Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi». [28]Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: «Credete voi che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». [29]Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede». [30]E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». [31]Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione.>>
(Matteo 17:19..21)
<<[19]Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?». [20]Ed egli rispose: «Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile. [21]Questa razza di demòni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno».>>
(Matteo 21:18..22)
<<[18]La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame. [19]Vedendo un fico sulla strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: «Non nasca mai più frutto da te». E subito quel fico si seccò. [20]Vedendo ciò i discepoli rimasero stupiti e dissero: «Come mai il fico si è seccato immediatamente?». [21]Rispose Gesù: «In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà. [22]E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete»>>.
Questa è la FEDE (FIDUCIA, direi CERTEZZA) nel Signore e quali effetti sortisca.
Ovviamente una cosa è la fede nel Signore ed un'altra cosa è la fiducia in generale, che tuttavia è sempre positiva . Vi ricordo che l’Omeopatia funziona anche sui bambini, sugli animali e sulle piante, dove “l’effetto placebo” (che NON esiste) NON è di certo ipotizzabile!
E’ altrettanto vero che l’atteggiamento pessimistico nei confronti della vita, nei confronti di se stesso, ha un effetto non certo positivo sulla persona o sulla sua malattia.
Di Bella: problema di Business
Dato che nel vostro articolo lo citate, vorrei dirvi il mio
pensiero sul prof. Di Bella ed il suo metodo. Mi voglio riferire, appunto, al
metodo di Bella riguardo alla cura di alcuni tipi di tumore e alla
scandalosa sperimentazione che c’è stata dietro! NON si è rispettato neanche
un protocollo scritto dal prof. Di Bella! Che razza di sperimentazione
sarebbe stata questa! Nonostante tale mortale negligenza si è riscontrata la
validità del metodo su alcune persone (3 o 4 casi), sottoposte alla
sperimentazione, che ormai la medicina, cosiddetta ufficiale, dava per
spacciate! Altre persone NON sottoposte alla sperimentazione sono
guarite con il suo metodo, o sono riuscite a neutralizzare il tumore non
permettendogli di espandersi e alleviando le sofferenze al malato. Questa è la
Verità. Ricordo inoltre che chi si è sottoposto alla sperimentazione
aveva già subito la tremenda chemioterapia. Ovviamente i protocolli
del prof. richiedevano che la persona NON avesse fatto la micidiale
chemioterapia e che quindi NON fossero allo stadio terminale. Invece si sono
adoperate per la sperimentazione solo siffatte persone. La sperimentazione è
stata SABOTATA dai dottori per i mila miliardi che girano intorno al
BUSINESS della così detta medicina ufficiale e NON è stata
svolta in spirito di collaborazione e per amore della
Verità e quindi il bene dell'uomo!. E'
una Vergogna! Satana, come ci dice Gesù, è il principe di questo mondo, è il
dio quattrino e giace tutto sotto il suo potere: egoismo, quattrini e potere. Il
professor di Bella visitava e visita GRATIS! Interessante…
[Perito del pretore Madaro: ero scettico ma almeno il 10% guarisce...]
NON confondiamo il sacro con il profano:
"New Age" significa Nuova Era ed è un movimento (setta) nato negli anni '70 in USA in un clima di contro-cultura, teso a rovesciare la tradizione culturale occidentale e cristiana...
Nella New Age, dio sono IO, cioè l'IO diventa dio, divino, si sostituisce al Vero ed unico Dio. Quindi si pensa solo a se stessi ed a stare bene. Per far questo si utilizzano tutte le medicine alternative, tutto quello che è utile al mio scopo... Il fine giustifica i mezzi (psicologicamente per capire come agisce una persona, ma NON certo moralmente!). Quello che c'è di Male NON sono le medicine alternative dalla visione olistica. Le medicine alternative e naturali NON hanno NULLA di Male in se e NON HANNO NIENTE A CHE FARE O A CHE SPARTIRE CON LA NEW AGE.! Inoltre sembra che queste siano nate con la NEW AGE, ma NON è affatto vero! Molte di queste terapie sono molto antiche o si rifanno a dei principi antichi della medicina dell’India e della Cina.
Un coltello è buono od è cattivo ?
Esso, di per se, NON è ne buono, ne cattivo: dipende da noi, come lo usiamo!
Se affettiamo il pane, il coltello risulta buono, se diamo una coltellata nello stomaco a qualcuno il coltello risulta cattivo. Siamo noi che lo usiamo male, siamo noi che determiniamo il male o il bene, NON è il coltello in se stesso, ne tanto meno le medicine naturali e alternative...
E NON si deve giudicare una cosa dall’uso che se ne fa, nella fattispecie una setta di invasati.
Quello che è male e peccato va giudicato, NON l’uomo che commette il peccato.
NON bisogna screditare o demonizzare le medicine alternative perché qualche “bischero” le utilizza male e ne fa un uso improprio.
Pace e Bene.
Massimo Conti.
Web-Page : http://spazioinwind.libero.it/maxconti/index.html
E-Mail : massimo.conti@inwind.it