Conoscete il vischio?
Già in tempi antichissimi era considerato una pianta sacra. Veniva
tagliato con falcetti d’oro dai Druidi, sacerdoti celti, che lo
utilizzavano per preparare i loro intrugli segreti. Il vischio è
una pianta parassita che vive aggrappata ad altri alberi. Inizia
a fiorire al quarto anno di sviluppo, in marzo-aprile, poi poduce
bacche bianche gelatinose e semi.
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Prorogato il termine di iscrizione!!!
In
questi ultimi giorni ultili per le iscrizioni siamo stati
letteralmente sommersi da nuove adesioni e siccome delle
scuole ci hanno segnalato che il bando è stato ricevuto
in ritardo, abbiamo deciso di prorogare il termine delle
iscrizioni al 15 dicembre 2000.
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LA LEGGENDA DEL VISCHIO
Una notte
Balder, il dio del sole, sognò che presto sarebbe morto e, di conseguenza,
con lui anche la vita sulla terra avrebbe cessato di esistere. Frigga,
la Terra sua madre, si preoccupò tantissimo e, con ansia, chiese
a tutte le creature di non fare alcun male al figlio tanto amato.
Ogni essere promise: avrebbe protetto in qualsiasi modo il caro
dio del sole. Nella sua terribile angoscia, però, Frigga non si
ricordò del vischio. Da molto tempo Loki, il dio del male, cercava
un modo per uccidere Balder: era invidioso della sua bellezza. Liberarsi
del dio del sole era, però, un’impresa difficile perché era invulnerabile
e non si faceva mai male. Un giorno Loki decise di scoprire qual
era il modo di far fuori il rivale: ci doveva pur essere la maniera!
Si travestì da vecchietta ed andò dalla madre di Balder.
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Parlando del più e del
meno le fece ricordare di non aver chiesto al vischio protezione
per il figlio, ma Frigga non diede importanza alla cosa. Loki, invece,
approfittò subito di quella leggerezza. Corse a prendere alcuni
rami di vischio con i quali preparò una freccia. Consegnò il dardo
al dio dell’inverno, il gelido Holder, che, durante il solstizio
invernale, quando la notte è molto lunga, lo scagliò contro Balder.
Il dio del sole ferito a morte, impallidì. La vita sulla terra divenne
triste e spenta: tutto era freddo e grigio. Frigga, distrutta dal
dolore, piangendo, strinse tra le sua braccia il figlio moribondo.
Le sue calde lacrime, cadendo sul vischio, si trasformarono in bacche
vischiose che guarirono la profonda ferita provocata dalla freccia.
Balder guarì e tornò a splendere; con lui la vita sulla terra riprese.
Frigga decretò che il vischio mai avrebbe fatto danno ad altri,
anzi la sua presenza sarebbe stata di buon augurio. Da allora baciarsi
sotto un ramoscello di vischio porta molta fortuna, specialmente
agli innamorati che si lasciano “invischiare” dall’amore.
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