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20/11/2000
L'ELEFANTE
IL GIORNALINO DEL CONCORSO
N° 6

Conoscete il vischio? Già in tempi antichissimi era considerato una pianta sacra. Veniva tagliato con falcetti d’oro dai Druidi, sacerdoti celti, che lo utilizzavano per preparare i loro intrugli segreti. Il vischio è una pianta parassita che vive aggrappata ad altri alberi. Inizia a fiorire al quarto anno di sviluppo, in marzo-aprile, poi poduce bacche bianche gelatinose e semi.


Prorogato il termine di iscrizione!!!

In questi ultimi giorni ultili per le iscrizioni siamo stati letteralmente sommersi da nuove adesioni e siccome delle scuole ci hanno segnalato che il bando è stato ricevuto in ritardo, abbiamo deciso di prorogare il termine delle iscrizioni al 15 dicembre 2000.

LA LEGGENDA DEL VISCHIO

Una notte Balder, il dio del sole, sognò che presto sarebbe morto e, di conseguenza, con lui anche la vita sulla terra avrebbe cessato di esistere. Frigga, la Terra sua madre, si preoccupò tantissimo e, con ansia, chiese a tutte le creature di non fare alcun male al figlio tanto amato. Ogni essere promise: avrebbe protetto in qualsiasi modo il caro dio del sole. Nella sua terribile angoscia, però, Frigga non si ricordò del vischio. Da molto tempo Loki, il dio del male, cercava un modo per uccidere Balder: era invidioso della sua bellezza. Liberarsi del dio del sole era, però, un’impresa difficile perché era invulnerabile e non si faceva mai male. Un giorno Loki decise di scoprire qual era il modo di far fuori il rivale: ci doveva pur essere la maniera! Si travestì da vecchietta ed andò dalla madre di Balder.

Parlando del più e del meno le fece ricordare di non aver chiesto al vischio protezione per il figlio, ma Frigga non diede importanza alla cosa. Loki, invece, approfittò subito di quella leggerezza. Corse a prendere alcuni rami di vischio con i quali preparò una freccia. Consegnò il dardo al dio dell’inverno, il gelido Holder, che, durante il solstizio invernale, quando la notte è molto lunga, lo scagliò contro Balder. Il dio del sole ferito a morte, impallidì. La vita sulla terra divenne triste e spenta: tutto era freddo e grigio. Frigga, distrutta dal dolore, piangendo, strinse tra le sua braccia il figlio moribondo. Le sue calde lacrime, cadendo sul vischio, si trasformarono in bacche vischiose che guarirono la profonda ferita provocata dalla freccia. Balder guarì e tornò a splendere; con lui la vita sulla terra riprese. Frigga decretò che il vischio mai avrebbe fatto danno ad altri, anzi la sua presenza sarebbe stata di buon augurio. Da allora baciarsi sotto un ramoscello di vischio porta molta fortuna, specialmente agli innamorati che si lasciano “invischiare” dall’amore.