La tavola alfabetica giapponese

L'alfabeto giapponese è un alfabeto sillabico, cioè non è come il nostro che ha vocali e consonanti che si mettono in un certo ordine per costruire le parole, ma ha una gamma di suoni sillabici.
In tutto ci sono 107 suoni che si dividono in 45 suoni puri, 20 suoni impuri, 5 suoni semipuri e una semivocale, la N, infine vanno aggiunti 36 suoni contratti.
Una piccola regola della pronuncia: con la  traslitterazione che usiamo noi (chiamata Hepburn) le consonanti vengono pronunciate alla inglese, mentre le vocali sono quelle della lingua italiana, una eccezione è la R che in realtà in giapponese è una via di mezzo fra la nostra R e la L.aa

 

 

Suoni puri a i u e o
vocali a i u e o
k ka ki ku ke ko
s sa shi su se so
t ta chi tsu te to
n na ni nu ne no
h ha hi hu he ho
m ma mi mu me mo
y ya yu yo
r ra ri ru re ro
w wa wo
I suoni puri (o Seyon in giapponese) sono tutti i suoni che contengono una consonante con suono duro. Per fare degli esempi di assonanza con l'italiano,  avremo:

KA= casa, KI = chiesa,
SA= sale, SHI=sciare,
TA= tavolo, CHI=ciao,
NA = nave, MI= mini,
YA= maiale, WA = qua.

Le H sono sempre aspirate e la R è a metà tra la nostra R e la L. Lo TSU ha una pronuncia molto simile a ZU, con la z dura di zio. Per finire la U è quasi muta da quanto è breve, e quando si pronuncia è molto chiusa, e foneticamente corrisponde alla Ü tedesca.

Semivocale n
La N è l'unica consonante che in giapponese si può trovare senza vocale, quando si trova in una parola si deve sentire::

A-n-ma-ri (troppo)

Suoni impuri a i u e o
g ga gi gu ge go
z za ji zu ze zo
d da ji du de do
b ba bi bu be bo
I suoni impuri (Dakuon) sono suoni che derivano da quelli puri, e si ottengono addolcendo il suono della consonante. Perciò le consonanti avranno questa pronuncia:

GA = gara, GI = ghiro,
ZA= zanzara, JI = gita,
DA = dado, BA = bacio.

Suoni semipuri a i u e o
p pa pi pu pe po
I suoni semipuri (handakuon) sono una ulteriore mutazione di quelli puri. Esiste solo una famiglia di consonanti, ovvero la P, la cui pronuncia è uguale a quella italiana:

PA = pane, PI = piano

I suoni contratti derivano dalla "fusione" di due suoni, per l'esattezza dalla fusione delle consonanti che finiscono con -i e i tre suoni ya, yu e yo. È l'unico caso in cui si pronuncia un suono sdrucciolo, in quanto quando ci sono due vocali affiancate si devono pronunciare separaamente, qualunqu esse siano.

Suoni contratti ya yu yo
ki kya kyu kyo
si sya syu syo
chi cha chu cho
ni nya nyu nyo
hi hya hyu hyo
mi mya myu myo
ri rya ryu ryo
gi gya gyu gyo
ji ja ju jo
bi bya byu byo
pi pya piu pyo

                 

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I Pronomi Personali

I pronomi sono 8, come nell'italiano. Naturalmente ci sono molti altri modi per indicare i pronomi, molte sfumature, ma ora guardiamo quelli base.
Essendo poi il giappone una lingua agglutinante potete vedere la base dei pronomi rimarrà sempre la stessa, mentre cambiano i suffissi che via via indicheranno che ruolo al il pronome all'interno della frase.

Soggetti

1ª persona singolare - Io
Watashi <
wa
ga
1a persona plurale - Noi
Watashitachi <
wa
ga
2ª persona singolare - Tu
Anata <
wa
ga
2a persona plurale - voi
Anatatachi <
wa
ga
3ª persona singolare maschile - Lui
Kare <
wa
ga
3a persona plurale maschile-Loro (Essi)
Karera <
wa
ga
3ª persona singolare femminile - Lei
Kanojo <
wa
ga
3a persona plurale femminile-Loro (Esse)
Kanojotachi <
wa
ga

La forma di soggetto dei pronomi e' data dall'utilizzo dei suffissi wa e ga. Entrambi indicano il soggetto, ma non sono uguali: mentre il wa indica la forma più piana del soggetto, il ga è il suffisso che sottolinea il soggetto, lo rafforza.

Complementi

1ª persona singolare
Watashi <
ni (a me)
wo (me)
1a persona plurale
Watashitachi <
ni (a noi)
wo (ci)
2ª persona singolare
Anata <
ni (a te)
wo (ti)
2a persona plurale - voi
Anatatachi <
ni (a voi)
wo (vi)
3ª persona singolare maschile
Kare <
ni (a lui)
wo (gli)
3a persona plurale maschile
Karera <
ni (a loro-essi)
wo (loro)
3ª persona singolare femminile
Kanojo <
ni (a lei)
wo (le)
3a persona plurale femminile
Kanojotachi <
ni (a loro-esse)
wo (loro)

Abbiamo appena visto le forme per il complemento di termine (ni) e per il complemento oggetto (wo) le cui traduzioni in italiano sono in blu a lato dei suffissi. C'e' solo una nota da fare sulla pronuncia del suffisso wo, che non si legge , ma semplicemente o.

                 

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I Saluti

Una piccola lista di saluti...

Ohayou
(ohaiò)
Ciao, buongiorno Più o meno si usa fino alle 10 di mattino
Konnichi wa
(conicì-uà)
Ciao, (buongiorno), buonpomeriggio, salve Si usa nella fascia oraria che va dalle 10 alle 18
Konban wa
(conban-uà)
Buonasera usato dopo le 18
Oyasumi nasai
(oiàsmì-nasaì)
Buonanotte L'utilizzo del suffisso nasai rende il saluto informale
Irasshai
(irasciaì)
Benvenuto  
Irasshai mase
(irasciaì-mase)
Benvenuto Forma gentile di Irasshai. Questa forma è usata nei negozi
Okaeri
(ocaerì)
Bentornato Se si usa il suffisso nasai lo rende informale
Dawa mata
(dauà-matà)
A presto  
Suguni mata
(s-günì-matà)
A dopo  
Mata aimashou
(matà-aimasciò)
Ci vediamo  
Sayounara
(sayònara)
Arrivederci, ciao  
Nakinaki/Taretare ni yarashiku
(nakinakì/Taretarè ni iasccu)
Tanti saluti a qualcuno

Nakinaki = qualcuno
Taretare = qualcosa

Dewa mata ashita
(deuà matà ascta)
A domani

L'altroieri = Ototoi
Ieri = Kinou
Oggi = Kyou
Domani = Ashita
Dopodomani = Asatte

Hajimemashite
(hagìmemasctè)
Piacere di conoscerti  

                 

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Postposizioni

Una delle prime cose che bisogna imparare a distinguere nel giapponese sono le particelle post-sostantivi. Infatti su queste particelle si costruisce la costruzione delle frasi.
Useremo come pretesto questa pagina anche per spiegare alcune piccole regole.

Soggetto Watashi wa Itaria jin desu Io sono Italiano.
Per indicare la nazionalità basta scrivere il nome della nazione (in questo caso Itaria) seguito dalla particella jin.
uatasci-uà itària gin des
Soggetto rafforzato Watashi ga Itaria jin desu Sono Italiano io.
uatasci-gà itària gin des
Comp. di Stato in luogo Anata wa Itaria ni imasu Tu stai/abiti in Italia
anata-uà itària ni imas
Comp. di Specificazione e possessivo Kaze no tame no Naushikaa Nausicaa della Valle del vento
La cosa più semplice del giapponese da imparare per chi sa un po' d'inglese, anche perche' si usa come il genitivo sassone e in questo caso ha lo stesso significato.
cadze no tame no nausc-kà
Complemento oggetto Kare wa ringo wo taberu Lui mangia una/la mela
care-wa ringo-o taberu

Questa tabella verra' ampliata ogni qualvolta saremo in grado di farlo.

                 

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I Dimostrativi

I Dimostrativi si possono scrivere in due modi diversi, a seconda se questi svolgono funzione di aggettivo o di pronome/soggetto, inoltre c'è anche una distinzione per la distanza... ovvero esiste un modo diverso di indicare le cose vicine e quelle lontane. Per convenzione la tabella sarà strutturata cosi:

Dimos. Forma aggettivo Frase esempio in giapponese Traduzione
Forma pron/sog Frase esempio in giapponese Traduzione

Ecco la tabella dei dimostrativi:

Questo Kono Kono hon wa omoshiroi Questo libro è interessante
Kare Kare wa nan desu ka? Che cos'è questo?
Quello
(lontano)
Sono Sono hana wa kirei desu Quel fiore è bello
Sore Sore wa hana de wa arimasen Quello non è un fiore
Quello
(vicino)
Ano Ano inu wa shirai Quel cane è bianco
Are Are wa inu desu Quello è un cane
Questi Konora    
Karera Karera wa hon desu Questi sono libri
Quelli
(lontano)
Sonora    
Sorera Sorera wa hana desu Quelli sono fiori
Quelli
(vicino)
Anora    
Arera Arera wa pen desu Quelle sono penne
Quale?
(interrog.)
Dono Dono hon ga suki desu ka? Quale libro preferisce?
Dare Dare ga suki desu ka? Quale preferisce?

Ci sono altri quattro dimostrativi per i luoghi che non hanno distinzioni di alcun genere:

Qui Koko
Watashi wa koko < ni imasu
desu
Io sono qui.

(lontano)
Asoko
Kanojo wa asoko < ni imasu
desu
Lei è lì.

(vicino)
Soko
Kare wa soko < ni imasu
desu
Lui è lì
Dove?
(interrog.)
Doko
(Anata wa) doko < ni imasu ka?
desu ka?
Dove sei (tu)?

                 

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I Pronomi Possessivi

Il no preceduto da pronomi personali o da sostantivi, indica sempre un "possessivo"

mio, mia, miei, mie, di me : Watashi no
tuo, tua, tuoi, tue di te : Anata no
suo, sua, suoi, sue < di lui : Kare no
di lei : Kanojo no
nostro, nostra, nostri, nostre, di noi : Watashitachi no
vostro, vostra, vostri, vostre, di voi : Anatatachi no
loro, di loro : Karera no
: Kanojotachi no

                 

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I Numeri

La numerazione cardinale giapponese è molto semplice. Utilizza lo stesso concetto della numerazione con numeri romani, cioè ha dei numeri base che sono 0, 1-9, 10,100,1.000,10.000,10.000.000,... e con questi si possono costruire tutti gli altri. Le regole principali per scrivere gli altri numeri (non a cifre naturalmente! ^_^) sono sostanzialmente 2 (per essere più chiaro chiamerò i numeri da 1-9 fissi e tutti gli altri numeri base a eccezione dello 0 basilari):

  •  Se un numero fisso viene scritto dopo uno basilare, il valore del fisso si aggiunge al basilare

  •  Se un numero fisso viene scritto prima di uno basilare, il suo valore moltiplica quello del basilare

Per fare un esempio di "bassalega", scrivendo i numeri in italiano ma con la metodologia giapponese:

45 = quattrodiecicinque (4x10+5)
1999 = millenovecentonovediecinove (10.00+9x100+9x10+9)
234050 = ventitrediecimilaquattromillecinquedieci (23x10.000+4x1.000+5x10)

Avete notato l'anomalia? perché non ho fatto 234x1.000? Perché in Giappone invece del nostro suffisso che equivale a mille, ne usano uno equivalente a diecimila!

Guardiamo ora qual'è la numerazione:

0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
zero, rei
ichi
ni
san
shi / yon
go
roku
shichi / nana
hachi
ku / kyù
11
12
13
20
21
30
40
50
60
70
80
jùichi
jùni
jùsan
nijù
nijùichi
sanjù
yonjù / shijù
gojù
rokujù
nanajù / shichijù
hachijù
90
100
101
200
1,000
10,000
40.,00


100,000
1,000,000
10,000,000
kyùjù / kujù
kyaku
kyakuichi
nikyaku
sen
ichiman
yonman /
     / shiman
jùman
kyakuman
senman

Come avete potuto notare alcuni numeri si possono dire in diversi modi. È totalmente indifferente quale forma si usa, bisogna stare attenti al fatto che sopra una certa cifra i suffissi da usare saranno alcuni e non altri (vedi ad esempio 90 che non si può dire kujù o 40.000 che non si dice shiman)

Ultima nozione sui numeri e' questa: la virgola per separare i numeri interi da quelli decimali in giapponese diventa un punto (ten), mentre il punto che utiliziamo per separare le migliaia diventa una virgola.

Per leggere i numeri decimali: 1.65 = ichi ten rokujùgo, praticamente come l'italiano (uno virgola sessantacinque).

                 

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Giorni, mesi, ...

Un piccolo inciso sul calendario che abbiamo marginalmente svolto all'interno della lezione sui numeri.
Ho deciso di mettere questa parte anche a sè, perché secondo me può essere interessante sapere queste nozioni al di fuori di queste lezioni.

I giorni della settimana
Shùkan no hi
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Getsuyoo bi
Kayoo bi
Suiyoo bi
Mokuyoo bi
Kinyoo bi
Doyoo bi
Nitiyoo bi
I Mesi dell'anno
Tosi no tsuki

Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre

Ikkagetsu
Nikagetsu
Sangagetsu
Yonkagetsu
Gokagetsu
Rokukagetsu
Scikkagetsu
Hakkagetsu
Kukagetsu
Jukagetsu
Juikkagetsu
Junikagetsu

                 

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Le nazionalità

Ecco una piccola lista di esempi di come si indica la nazionalità delle persone.
Non esistono maschile, femminile, singolare o plurale: per fare un esempio Italiano, Italiana, Italiani e Italiane si dice sempre Itaria jin. Nella tabella troverete nella prima colonna il nome della nazione in italiano, nella seconda, il nome della nazione in giapponese (il vero pretesto della tabella è quello di scrivere il nome di qualche nazione in giapponese) e nella terza come si indica la nazionalità delle persone di quella nazione.

Italia Itaria Itaria jin
Francia Furansu Furansu jin
Germania Daitsu Daitsu jin
America Amerika Amerika jin
Giappone Nippon Nippon jin
Nihon Nihon jin
Cina Chùgoku Chùgoku jin
Olanda Oranda Oranda jin
Spagna Supein Supein jin
Inghilterra Igirisu Igirisu jin
Eikoku Eikoku jin
Australia Oosutoraria Oosutoraria jin
Austria Oosutoria Oosutoria jin
Russia Rosia Rosia jin
Svizzera Suisu Suisu jin
Svezia Sueeden Sueeden jin
Grecia Girisha Girisha jin
Brasile Buraziru Buraziru jin

                 

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Parole d’uso comune derivate da parole estere

Sostantivi di uso comune: astratti, tempo, luoghi, cose, persone, animali

Avverbi di uso comune

Verbi Giapponesi: coniughiamoli

Aggettivi qualificativi di uso comune

Verbi di uso comune

Sostantivi di uso comune

Pronomi e Avverbi Interrogativi, Indefiniti, Negativi, Affermativi

Pronomi e Aggettivi dimostrativi

Sì e No

Pronuncia delle parole

Il verbo esistere /essere

Congiunzioni

Il Presente-Futuro gentile

Avverbi di posizione

Tipi di frase

Posposizioni dei casi

 

 

 

                

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Parole d’uso comune derivate da parole estere   

aisukuriimu

ice cream

baa

bar

bataa

butter (burro)

beddo

bed

biiru

beer

biru

building

boorupen

ball pen (biro)

chìizu

cheese

chokoreto

chocolate

coohii

coffee

dezaato

dessert

disuko

disco(teca)

doa

door

eapooto

airport

erebeeta

elevator

gomu

gomma

gorufukoosu

golf course

hanbaagu

hamburger

handobaggu

handbag (borsetta)

hankachi

handkerchief (fazzoletto)

hoteru

hotel

insutorakutaa

instrunctor

kamera

fotocamera

lunch

ranchi

naifu

knife (coltello)

nekutai

necktie (cravatta)

nooto

block notes

paasento

percent (%)

paati

party

pen

pen

poketto

pocket (tasca)

post

buca postale

purasuchikku

plastic

puuru

pool (piscina)

rajio

radio

ranchi

lunch (pranzo)

robotto

robot

sandaru

sandali

sarada

salad(insalata)

seetaa

sweater (maglione)

shatsu

shirt (camicia)

sukaato

skirt (gonna)

surippa

slipper(pantofole)

suupotsu

sports

suupaa

super(market)

suupu

soup (zuppa)

tabako

sigaretta

taipuraitaa

typewriter

takushii

taxi

teeburu

table

tenisu kooto

tennis court

terebi

television

toire

toilette

uisuki

whisky

Sostantivi di uso comune: astratti, tempo, luoghi, cose, persone (ordinati per tipo)

*********

Astratti ****

ai

amore

àka(i)

colore rosso

ào(i)

colore blu

bangoo

numero

chaìro(i - no)

colore marrone

chotto

un attimo

eìgo

inglese

haììrò(no)

color cenere (grigio)

ichibàn

il migliore

ìro

colore

kaimono

acquisto

kaku

angolo

kekkòn

matrimonio

kessaku

capolavoro

kiìrò(i - no)

colore giallo

kimìdori

giallo/verde

kokoro

mente, anima, sentimento

koto

cosa, faccenda

kotoba

parola

kùro(i)

colore nero

maru

cerchio

me

occhio, sguardo

mìdori(no)

colore verde

mìzùìrò(no)

colore acqua (azzurro)

momoìro, pìnku

color pesca (rosa)

monò

cosa, persona

muràsakì

colore viola

myooji

cognome

namae

nome

okanè, kanè

denaro

orènji(no), daidài

colore arancio

renshùu

esercizio

ryokoo

viaggio

sankaku(no)

triangolo

shikaku(i)

quadrato

shìro(i)

colore bianco

ùso

bugia

utà

canzone

yumè

sogno

*********

Tempo *****

akì

autunno

asà

mattina

ban

sera

bangohàn

cena

fuyù

inverno

gogo

pomeriggio

gohàn

pasto, riso

hàru

primavera

hi

giorno

hirugohàn

pranzo

natsù

estate

yòru

sera, notte

*** Luoghi

Naturali ****

higashi

est

hoshì

stella

ikè

laghetto

kita

nord

kawà

fiume

kèshiki

paesaggio

minami

sud

mizuumi

lago

nishi

ovest

sekai

mondo

shima

isola

tani

valle

umì

mare

yamà

montagna

*** Luoghi

Artificiali ***

baiten

negozio

bòchi

cimitero

byooin

ospedale

chikatetsu

metropolitana

chuugàkkoo

scuola media

daidokoro

cucina

daigaku

università

danchi

condomìni

eigakàn

cinema

eki

stazione

gaikoku

paese straniero

gakkoo

scuola

ginkoo

banca

hashì

ponte, bordo

hèya

stanza

hon

cancello

iriguchi

entrata

jimushitsu

ufficio

jinja

santuario shintoista

kaisha

ditta

kissaten

bar

kooèn

parco pubbl.

koojoo

fabbrica

kunì

paese

kyooshitsu

aula

machì

città

madò

finestra

michì

strada

misè

negozio

mon

cancello d’ing.

niwà

giardino

rooka

corridoio

shirò

castello

shokudoo

mensa

shoogakkoo

scuola elem.

taku

casa (d’altri)

tatemono

edificio

toshokàn

biblioteca

uchì

casa (mia)

yaoya

fruttivendolo

yukà

pavimento

yoobintèn

negozio d’abiti

yuubin,

yuubinkyoku

posta,

ufficio postale

***** Cose

Naturali ****

àme

pioggia

amè

caramelle

bara

rosa (fiore)

chà, ochà

gyùunyuu

latte

hanà

fiore

hi

fuoco

kazè

vento

ki

albero

koori

ghiaccio

kudàmono

frutta

kusà

erba

kusurì

medicina

ìshi

pietra

mìkan

mandarino

mizù

acqua

momò

pesca (frutta)

nàri

alghe secche

nikù

carne

oyu, yu

bagno caldo

ringo

mela

sakè

sakè

sakura

ciliegio

sora

cielo

sushì

sushì

tabemono

cibo

tamago

uova

tènpura

frittura

toofu

formaggio di soia

tsukì

luna

yasai

verdura

yu, oyu

acqua calda

yukì

neve

***** Cose
*********

Artificiali ***
Piccole *****

bin

bottiglia

booshi

cappello

chizu

mappa

denwà

telefono

enpìtsu

matita

fude

pennello

fudebako

astuccio (pennelloscatola)

fuutoo

busta

hagaki

cartolina

hako

scatola

hasami

forbici

hàshi

bastoncini

hon

libro

kabàn

valigia

kamì

carta, capelli

kasa

ombrello

kitte

francobollo

kutsu

scarpe

kutsushità

calze (scarpesotto)

mannenhitsu

penna stilografica

megane

occhiali

nàbe

pentola

nikki

diario

nimotsu

bagaglio

omocha

giocattolo

saifu

borsellino

sakkèn

sapone

sarà

piatto, disco

sèbirò

abito completo

shatsu

camicia

shinbùn

giornale

shitagi

biancheria intima

tokèi

orologio

uwagi

giacca

zasshì

rivista

zubòn

pantaloni

***** Cose
*********

Artificiali ***
Grandi *****

denki

elettricità, luce elettrica

densha

treno elettrico

funè

nave

hikooki

aeroplano

isù

sedia

jidosha, kuruma

automobile

jitensha

bicicletta

kabè

muro

reizòoko

frigorifero

tobira

porta

todana

credenza

tsukuè

tavolo

*********

Persona ****

chi

sangue

futari

2 persone

gakusèi

studente

goshujìn

marito

hanà

naso

hito[ri]

[1] persona

honè

osso

kamì

capelli, carta

ke

capelli, pelo

kòdòmò

bambino

kokoro

mente, anima, sentimento

kuchi

bocca

me

occhio, sguardo

mimì

orecchio

miyoogi

cognome

musukosàn

figlio

musumesàn

figlia

obàasàn

nonna

oitokosàn

cugino

oimootosàn

sorella minore

ojìisàn

nonno

ojisàn

zio

okàasàn

madre

okusàn

moglie

omagosan

nipote di nonni

oneesan

sorella magg.

onìisàn

fratello magg.

ònna

donna

otòkò

uomo

otoosan

fratello minore

seito

studente inf.

sensèi

professore

te

mano

tomodachi

amico

yubì

dito

*********

Animali ****

amè

ragno

hebì

serpente

inù

cane

kaeru

rana

kingyo

pesce rosso

kobutachan

porcellino

mushi

insetto

nèko

gatto

niwatori

pollo

ookami

lupo

sakanà

pesce

sàru

scimmia

tori

uccello

umà

cavallo

ushì

bovino

Avverbi di uso comune, ordinati per tipo

*********

Tempo *****

asattè

dopodomani

ashità

domani

ato

dopo

hayaku

presto

ima

adesso

itsumo

sempre

kinoo

ieri

korekara

dopo

kyoo

oggi

osoku

tardi

tokidoki

qualche volta

yoku

spesso

*********

Quantità ***

sùkoshi

poco

amari

troppo

taihen, totemo

moltissimo (qualitativi)

takusan

molti (quantità)

ooi

molti

oozei

molti(persone)

minna

tutti (persone)

zènbù

tutto

*********

Luogo *****

soko

asoko

koko

qui

hidarì

sinistra

migì

destra

tsukiatari

in fondo

*********

Vari *******

kitto

sicuramente

-goto

ogni -, tutti -

hotondo

quasi

Aggettivi qualificativi di uso comune

*********

Positivi ****

amài

sapore dolce

atarashii

nuovo

atsùi

caldo

chikai, chikaku

vicino

daiji na

importante

jyoobu na

robusto, sano

karùi

leggero

nagài

lungo

oishii

buon sapore

ooki(i)

grande

utsukushii, kirei na

bello

yasùi

facile, economico

*********

Negativi ****

chiisài

piccolo

furùi

vecchio

futòi

grasso

hosòi

magro, affusolato

karài

salato, pepato

katài

duro

kitanài

brutto, sporco

kooka na

costoso

mazùi

sapore insipido

mijikài

corto

nigài

sapore amaro

omòi

pesante

takài

alto, costoso

tsumetài

freddo al tatto

usui

pallido, diluito

yawarakai

morbido

Verbi di uso comune, ordinati secondo la parte del corpo che li compie, dal cervello ai piedi

*********

Cervello ****

ai suru

amare

benkyoo suru

studiare

kangaeru

pensare

omou

ritenere

shinjiru

credere

shiru

sapere

wakaru

capire

wasureru

dimenticare

*********

Occhi ******

miru

vedere

mitsukeru

trovare

sagasu

cercare

yomu

leggere

*********

Bocca *****

iu

dire

kiku

ascoltare

nomu

bere

shaberu

conversare

taberu

mangiare

warau

ridere

yobu

chiamare

*********

Mani ******

ageru

dare

fureru

toccare

hataraku

lavorare

kaku

scrivere

kau

comprare

kowasu

rompere

iku

togliere

miseru

mostrare

orosu

scaricare

toru

prendere

*********

Gambe *****

aruku

camminare

hairu

entrare

hashiru

correre

iku

andare

kaeru

ritornare

kuru, tsuku

venire, arrivare

matsu

aspettare

*********

Persona ****

aru

esistere(animali)

iru

esistere (cose),

occorrere,servire

dasu

emettere

eru

ottenere

hikaru

splendere

naru

diventare

okuru

mandare

owaru

finire

suru

fare

motsu

avere

uru

vendere

Sostantivi di uso comune: astratti, luoghi, cose, persone (ordinati in giapponese)

ai

amore

àka(i)

colore rosso

akì

autunno

amè

caramelle

amè

ragno

àme

pioggia

ào(i)

colore blu

asà

mattina

baiten

negozio

ban

sera

bangohàn

cena

bangoo

numero

bara

rosa (fiore)

bin

bottiglia

bòchi

cimitero

booshi

cappello

byooin

ospedale

chà, ochà

chaìro(i - no)

colore marrone

€chi

sangue

chikatetsu

metropolitana

chizu

mappa

chotto

un attimo

chuugàkkoo

scuola media

daidokoro

cucina

daigaku

università

danchi

condomìni

denki

elettricità, luce elettrica

densha

treno elettrico

denwa

telefono

eigakàn

cinema

eìgo

inglese

eki

stazione

enpìtsu

matita

fude

pennello

fudebako

astuccio (pennelloscatola)

funè

nave

futari

2 persone

fuutoo

busta

fuyù

inverno

gaikoku

paese straniero

gakkoo

scuola

gakusèi

studente

ginkoo

banca

gogo

pomeriggio

gohàn

pasto, riso

goshujìn

marito

gyùunyuu

latte

hagaki

cartolina

haììrò(no)

color cenere (grigio)

hako

scatola

hanà

fiore

hanà

naso

hàru

primavera

hasami

forbici

hashì

ponte, bordo

hàshi

bastoncini

hebì

serpente

hèya

stanza

hi

giorno

hi

fuoco

higashi

est

hikooki

aeroplano

hirugohàn

pranzo

hito[ri]

[1] persona

hon

cancello

hon

libro

honè

osso

hoshì

stella

ichibàn

il migliore

ikè

laghetto

inù

cane

iriguchi

entrata

ìro

colore

ìshi

pietra

isù

sedia

jidosha, kuruma

automobile

jimushitsu

ufficio

jinja

santuario shintoista

jitensha

bicicletta

kabàn

valigia

kabè

muro

kaeru

rana

kaimono

acquisto

kaisha

ditta

kamì

carta, capelli

kamì

capelli, carta

kasa

ombrello

kawà

fiume

kaze

vento

ke

capelli, pelo

kekkòn

matrimonio

kèshiki

paesaggio

kessaku

capolavoro

ki

albero

kiìrò(i - no)

colore giallo

kimìdori

giallo/verde

kingyo

pesce rosso

kissaten

bar

kita

nord

kitte

francobollo

kobutachan

porcellino

kòdòmò

bambino

kokoro

mente, anima, sentimento

kokoro

mente, anima, sentimento

kooèn

parco pubbl.

koojoo

fabbrica

koori

ghiaccio

koto

cosa, faccenda

kotoba

parola

kuchi

bocca

kudàmono

frutta

kùro(i)

colore nero

kusà

erba

kusuri

medicina

kutsu

scarpe

kutsushità

calze (scarpesotto)

kyooshitsu

aula

machì

città

madò

finestra

mannenhitsu

penna stilografica

maru

cerchio

me

occhio, sguardo

me

occhio, sguardo

megane

occhiali

michì

strada

mìdori(no)

colore verde

mìkan

mandarino

mimì

orecchio

minami

sud

misè

negozio

miyoogi

cognome

mizù

acqua

mìzùìrò(no)

colore acqua (azzurro)

mizuumi

lago

momò

pesca (frutta)

momoìro, pìnku

color pesca (rosa)

mon

cancello d’ing.

mono

cosa

mono

cosa, persona

muràsakì

colore viola

mushi

insetto

musukosàn

figlio

musumesàn

figlia

myooji

cognome

nàbe

pentola

namae

nome

nàri

alghe secche

natsù

estate

nèko

gatto

nikki

diario

nikù

paese

nikù

carne

nimotsu

bagaglio

nishi

ovest

niwà

giardino

niwatori

pollo

obàasàn

nonna

oimootosan

sorella minore

oitokosàn

cugino

ojìisàn

nonno

ojisàn

zio

okàasàn

madre

okanè, kanè

denaro

okusàn

moglie

omagosan

nipote di nonni

omocha

giocattolo

oneesan

sorella magg.

onìisàn

fratello magg.

ònna

donna

ookami

lupo

orènji(no), daidài

colore arancio

otaku

casa (d’altri)

otòkò

uomo

otoosan

fratello minore

oyu, yu

bagno caldo

reizòoko

frigorifero

renshùu

esercizio

ringo

mela

rooka

corridoio

ryokoo

viaggio

saifu

borsellino

sakanà

pesce

sakè

sakè

sakkèn

sapone

sakura

ciliegio

sarà

piatto, disco

sàru

scimmia

seito

studente inf.

sekai

mondo

sensèi

professore

shatsu

camicia

shima

isola

shinbùn

giornale

shirò

castello

shìro(i)

colore bianco

shitagi

biancheria intima

shokudoo

mensa

shoogakkoo

scuola elem.

sora

cielo

sushì

sushì

tabemono

cibo

tamago

uova

tani

valle

tatemono

edificio

te

mano

tènpura

frittura

tobira

porta

todana

credenza

tokèi

orologio

tomodachi

amico

toofu

formaggio di soia

tori

uccello

toshokàn

biblioteca

tsukì

luna

tsukuè

tavolo

uchì

casa (mia)

umà

cavallo

umì

mare

ushì

bovino

ùso

bugia

utà

canzone

uwagi

giacca

yamà

montagna

yaoya

fruttivendolo

yasai

verdura

yòru

sera, notte

yu, oyu

acqua calda

yubì

dito

yukà

pavimento

yukì

neve

yumè

sogno

yuubin,

yuubinkyoku

posta,

ufficio postale

zasshì

rivista

zubon

pantaloni

 

Verbi Giapponesi

si coniugano tutti nello stesso modo. Esempi: iru (esistere, animali) , taberu (mangiare)

certe volte si coniugano in modo diverso. Ci sono 8 categorie principali, dipende da come finiscono:

kaku (scrivere), iku(andare)

oyogu (nuotare)

dasu (emettere)

matsu (aspettare)

yobu (chiamare)

yomu(leggere)

toru (prendere), shiru (sapere), kaeru (ritornare)

iu (dire), kau (comprare)

 

nella tabella è usato taberu (mangiare); se ci sono differenze con i verbi della 2a classe, si userà anche yomu (leggere); se ci sono differenze tra i verbi della 2a classe, saranno messi tutti i rappresentanti delle 8 categorie. Sono irregolari suru (fare), kuru (venire), aru (essere, se non significa "esistere") che mutano nella parte iniziale.

 

Forma e Tempo

Coniugazione Positiva

Coniugazione Negativa

Esempio

Presente, Futuro certo

taberu

( aru -> de aru, da )

tabenai , (raramente : tabenu )

( suru -> shinai, kuru -> konai )

( aru -> de wa nai, ja nai )

mangio, mangerò

Futuro incerto

taberu daroo

tabenai daroo

forse mangerò

Gentile: Presente, Futuro certo

tabemasu, yomimasu

taberu (no) desu *

( suru -> shimasu, kuru -> kimasu )

( aru -> de arimasu, desu )

tabemasen, yomimasen

tabenai (no) desu *

( suru -> shimasen, kuru -> kimasen )

( aru -> de wa arimasen, ja arimasen )

mangio, mangerò

Gentile: Futuro incerto

tabemasu dashoo

tabemasen dashoo

forse mangerò

Passato, forma TA

tabeta #

kaita, oyoida, dashita,

matta, yonda, totta, itta

( suru -> shita, kuru -> kita )

( aru -> de atta, datta )

( iku -> itta )

tabenakatta

yomanakatta

( suru -> shinakatta, kuru -> konakatta )

( aru -> de wa nakatta, ja nakatta )

ho mangiato, mangiai

Gentile: Passato

tabemashita

yomimashita

tabeta (no) desu * (-> #)

( suru -> shimashita, kuru -> kimashita )

( aru -> de arimashita, deshita )

tabemasen deshita

yomimasen deshita

tabenakatta (no) desu *

yomanakatta (no) desu *

( aru -> de wa arimasen deshita )

ho mangiato, mangiai

Forma Esortativa

tabeyoo, yomoo

( suru -> shiyoo, kuru -> koyoo )

taberu na

mangiamo !

Passivo,

Forma Potenziale

taberareru, yomareru

( suru -> shirareru, kuru -> korareru )

 

essere mangiato,

poter mangiare

Gerundio, forma TE

Imperativo familiare

tabete @

kaite, oyoide, dashite,

matte, yonde, totte, itte

( suru -> shite, kuru -> kite)

( aru -> de atte, de )

( iku -> itte )

tabenakute, tabenaide

( raramente: tabezu ni )

yomanakute, yomanaide

( raramente: yomazu ni )

( aru -> de wa nakute, ja nakute )

mangiando, avendo mangiato, mangia!

Richiesta gentile

tabete kudasai (-> @)

tabenaide kudasai

lei mangi per favore

Richiesta

tabenasai, yominasai

tabete wa ikemasen

tabete wa narimasen (-> @)

mangia

Forma Desiderativa

tabetai

kaitai, oyoidai, dashitai,

mattai, yondai, tottai, ittai

( suru -> shitai, kuru -> kitai )

tabetaku

voler mangiare

Condizionale debole

(moshi) tabereba, yomeba

( aru -> de arimasu, desu )

( aru -> de wa nekattara, ja nekattara )

(se) mangiassi

Condizionale forte

taberunara

 

se mangio, se mangerò

Infinito come soggetto

taberu koto , taberu ni

 

es: mangiare fa bene

Ci possono essere anche delle combinazioni di forme; ad esempio, il passato gentile del passivo si fa così:

taberaremashita in quanto il passivo di taberu è taberareru, e il passato di taberareru è taberaremashita

Vediamo ora una tabella, opposta alla precedente, che dal suffisso ci fa vedere quale è la forma corrispondente:

Coniugazione positiva

Coniugazione negativa

Forma e Tempo

Esempio

- (daroo)

-nai (daroo) , -ne

Presente, Futuro certo (incerto)

mangio, mangerò, forse mangerò

- no desu

-nai no desu

Gentile: Presente, Futuro certo

mangio, mangerò

-tai, -itai, -idai, -ndai, -ttai

-taku

forma Desiderativa

voler mangiare

-ta (-ru), -ita (-ku),

-ida (-gu), -nda (-bu,-mu), -tta (-ru, -iu..)

-nakatta

Passato

ho mangiato, mangiai

-ta no desu , " "

-nakatta no desu

Gentile: Passato

ho mangiato, mangiai

-te , -ite , -ide , -nde , -tte

-nakute , -naide , -zu ni

Gerundio, imperativo familiare

mangiando, mangia !

-te kudasai , " "

-nakute kudasai , " "

Richiesta gentile

mangia per favore

 

-te wa [narimasen | ikemasen]

Richiesta

non mangiare

-nasai

 

Richiesta

mangia

-rareru , -areru

 

Passivo

essere mangiato

-rareru , -eru

 

forma Potenziale

poter mangiare

-yoo , -oo

- na

forma Esortativa

mangiamo !

- koto , - ni

 

Infinito come soggetto

es: mangiare fa bene

-nara

 

Condizionale forte

se mangio, se mangerò

(moshi) -eba

 

Condizionale debole

(se) mangiassi

-masu (dashoo)

-masen (dashoo)

Gentile: Presente, Fut.(incerto)

mangio, mangerò, forse mangerò

-mashita

-masen deshita

Gentile: Passato

ho mangiato, mangiai

da, de aru

desu, de arimasu

ja nai, de wa nai

ja arimasen, de wa arimasen

essere, presente

essere, presente gentile

è , non è

datta, de atta

deshita, de arimashita

deshita, de arimashita

de wa arimasen deshita

essere, passato

essere, passato gentile

era , non era

dattara, de attara

deshitara(ba)

ja nekattara, de wa nakattara

essere, condizionale

essere, condizionale gentile

se fossi , se non fossi

de, de atte

deshite, de arimashite

ja nakute, de wa nakute

de wa arimasen de

essere, gerundio

essere, gerundio gentile

essendo , non essendo

 

Per quanto riguarda le frasi, si mette prima la secondaria, di solito non gentile (nella quale può esserci il gerundio o il condizionale) e poi la primaria (che può essere gentile, ma senza gerundio o condizionale).

Quindi il gerundio gentile e il condizionale gentile di solito non si usano.

 

 

Pronomi e Avverbi Interrogativi, Indefiniti, Negativi, Affermativi

Pr. e Avv.

interrogativi

+ka (indefiniti)

+mo, +demo

COSA ?

nani, nan

questo qua cosa è? = kore wa nan desu ka?

nanika (qualcosa, qualche)

qualcosa c’è? = nanika arimasu ka?

nandemo (qualsiasi cosa)

qualsiasi cosa c’è = nandemo desu

nanimo (niente <verbo neg.>)

niente c’è = nanimo arimasen

[DI]CHI?

dare [no], donata [no] (gentile)

questa persona chi è?= kono kata wa donata desu ka?

chi  vide l’Ufo? = dare ga Ufo o mimashita ka?

questo [libro] di chi è?= kore wa dare no [hon]desuka?

dareka, donataka (qualcuno)

qualcuno c’è? = dareka desu ka?

daredemo, donatamo (chiunque)

chiunque  sa = daredemo shiru.

daremo, donatamo (nessuno <v. neg.>)

nessuno lo sa = daremo shinai.

[DI]DOVE?

doko [no], dochira [no]

dove vai? = [doko|dochira] e ikimasu ka?

dove mi trovo? ->

dove è qui ? = doko ni koko wa arimasuka?

qui dove  è? = koko wa doko desu ka?

di che nazionalità è l’orologio? ->

di dove è l’orologio = doko no tokei desu ka?

di dove paese è ? = doko no kuni no desu ka?

dokoka (da qualche parte)

da qualche parte andate?

= dokoka e ikimasu ka?

dokodemo (ovunque)

dokomo (ovunque <verbo aff.>)

ovunque buio è=[dokodemo/dokomo] makkura desu

(da nessuna parte <verbo neg.>)

da nessuna parte non c’è= dokonimo arimasen

QUALE?

dochira (tra 2 scelte)

dochira desu ka? = quale (delle due) è ?

dore (pronome)

quale è nuova? = dore ga atarashii desu ka?

dono (aggettivo)

quale auto è nuova?= dono kuruma ga atarashii desu ka?

dochiraka (uno dei due)

uno dei due prendete per favore= dochiraka totte kudasai

doreka (uno qualsiasi)

uno qualsiasi prendete per favore= doreka totte kudasai

dochirademo (l’uno o l’altro)

l’uno o l’altro mangio = dochirademo taberu

dochiramo (entrambi <verbo aff.>)

entrambi mi piacciono=dochiramo suki desu

(nessuno dei due <verbo neg.>)

nessuno dei due mi piace= dochiramo dewa arimasen

doredemo (uno qualsiasi)

uno qualsiasi mangio = doredemo taberu

QUANDO?

itsu

quando entrasti? = itsu ikimasu ka?

itsuka (un giorno)

un giorno capirà = itsuka wakaru

itsumo (sempre <verbo aff.>)

sempre c’è = itsumo desu

itsumo (mai <verbo neg.>)

mai c’è ->sempre non c’è = itsumo dewa arimasen

QUANTO?

ikura (quanto costa)

questo libro quant’è ?= kono hon wa ikura desu ka?

ikutsu, iku (quanti)

quanti sono? = ikutsu arimasu ka?

quante persone ci sono? = ikunin imasu ka?

ikutsuka (alcuni)

alcuni li mangio= ikustuka taberu

iku+...+ka (alcuni…)

alcune persone sono venute=ikuninka kita

 

PERCHE?

naze, dooshite

perché ? = naze desu ka?

perché non mangiate? = naze tabemasen deshita ka?

nazeka (per qualche motivo)

per qualche motivo corre=nakeka hashiru

 

COME ?

doo

come andiamo? = doo ikimashoo ?
L’hotel come è ? = hoteru wa doo desuka?

ka doo ka (se... o no)

andare se o no non so= iku ka doo ka wakarimasen

 

Pronomi e Aggettivi dimostrativi

vicina a chi parla lontana da entrambi vicina a chi ascolta pronome interrogativo

oggetto:kore  oggetto:are  oggetto:sore dore (quale?)

oggetti:korera oggetti:arera oggetti:sorera dore (quali?)

oggetti:kono [-]  oggetti:ano [-]  oggetti:sono [-] dono [-] (quale oggetto?)

direzione:kochira  direzione:achira  direzione:sochira dochira (da che parte?)

luoghi:koko  luoghi:asoko  luoghi:soko doko (dove?)

 

Sì e No

quando rispondo, dico se la domanda precedente è vera o falsa.

se la domanda è positiva, si risponde sì=hai , no=iie vieni al cinema? hai, vengo

se la domanda è negativa, si risponde sì=iie , no=hai non ti sei fatto male? hai, non mi sono fatto male.

oltre a hai, in ambiente familiare si può usare ee è una bella giornata, vero? ee, hai ragione

 

Pronuncia delle parole

Il dittongo che si scrive "ou" si legge "oo", ad esempio Kyouko si legge Kyooko

Il dittongo che si scrive "ei" si legge "ee", ad esempio Tokei si legge Tokee

Gli accenti: in generale, le parole di 2 sillabe hanno l’accento sull’ultima, tranne :

- i colori (ìshi, àka, ào, kùro, shìro)

In questo documento, se non specificati, gli accenti vanno su tutte le sillabe (in genere funziona).

Il verbo esistere /essere : ARU (arimasu) & IRU (imasu) / DE ARU (desu)

Quando significa "esistere", si coniuga come un normale verbo della 2a classe, e si mette dopo il ga.

A ga [arimasu|imasu] = A esiste.

per le cose: aru - es: un libro c’è = hon ga arimasu

per le persone: iru - es: una donna c’è = onna no hito ga imasu

Quando si usa come "essere", si usa de aru e le sue coniugazioni irregolari, e spesso ometto la particella wa:

A wa B desu [ka?] = A è B [?]

un libro è = hon desu ; quell’uomo svelto era = quell’uomo wa svelto deshita

quella donna Miss Kyoko è = sono onna no hito wa Kyookosan desu

A wa B [dewa|ja] arimasen = A non è B

Chiambretti wa alto de wa arimasen

Attenzione: nelle negative, B non può essere aggettivo solo: in tal caso, scambiare di posto con A e togliere wa.

es: non è un’auto nuova= nuova auto de wa arimasen (e non: auto wa nuova de wa arimasen)

Congiunzioni

ma, tuttavia = keredomo, keredo, kedomo, kedo, ga venne curato bene, keredomo è morto.

kedo viene usato al termine di una risposta come per dire "perchè mi fai questa domanda"?

sei a casa giovedì sera? hai, imasu kedo....

inoltre = sore ni -  es.: ho ereditato una fortuna, sore ni ricevo una pensione.

poi = sore kara - es.: questa è la sua merce, sorekara questo è lo scontrino

quindi = sore de [wa]- es.: i miei genitori ritornano stasera, sore de devo pulire la mia stanza

e, allora, quindi = soshite, suruto -es.: il gatto entrò in giardino, soshite il cane lo inseguì

perchè = kara, node- es.: era caro kara non l’ho comprato = non l’ho comprato perchè era caro

Il Presente-Futuro gentile

Si usa quasi sempre, parlando al di fuori della propria famiglia.

La forma affermativa si usa per fatti abituali: yoku caffè o nomimasu =spesso il caffè bere

La forma negativa per fatti non abituali: amari uscire shimasen =molto uscire non fare

La forma negativa+interrogativa per invitare: teatro ni ikimasen ka ?= non andiamo a teatro ?

Avverbi di posizione: <luogo> NO <posizione> NI[WA]

no naka ni = dentro a ; dentro questa stanza una persona c’è = kono heya no naka ni hito ga imasu

no au ni = sopra a ; sopra il tavolo dei fiori ci sono = teeburu no au ni hana ga arimasu

no shita ni = sotto a ; sotto il tavolo un cane c’è = teeburu no shita ni inu ga imasu

no mae ni = davanti a ; davanti alla casa un cane c’è = uchi no mae ni inu ga imasu

no chikaku ni = vicino a ; vicino alla casa un albero c’è = uchi no chikaku ni ki ga imasu

.. to .. no aida ni = tra ; albero è tra la stazione e il giardino = ki wa eki to ko-en aida ni arimasu

no hoo ni = verso a ; verso il fiume un ponte c’è = kawa no hoo ni hashi ga arimasu

 

nelle frasi negative spesso si aggiunge l’enfasi wa dopo il ni

no hoo niwa = verso a ; verso il fiume un ponte non c’è = kawa no hoo niwa hashi ga arimasen

Tipi di frase

Qui c’è una sedia (che è) bianca.

Questa sedia è bianca.

koko ni SHIROI isu GA ARIMASU.

kono isu WA SHIROI (DESU). (con DESU è più gentile)

Oggi la casa è molto fredda.

kyoo WA uchi WA TAIHEN SAMUI DESU. (posso anche invertire kyoo con uchi)

Davanti alla stazione cosa (c’)è ?

· C’è un fiorista.

· C’è anche una banca.

eki no mae WA nan DESUKA ? – eki no mae NI nani GA ARIMASUKA ?

· (eki no mae WA) hanaya DESU – (eki no mae NI) hanaya GA ARIMASU.

– (eki no mae NI) ginkou MO ARIMASU.

Questo è di Paolosan ?

· No, è mio.

kore WA Paolosan NO DESUKA ?

· iie, (kore WA) WATASHI NO DESU.

Questo (libro) di chi è ?

kore WA DARE NO (hon) DESUKA ? (DONATA è più gentile di DARE)

Quest’uomo chi è ?

Chi è quest’uomo ?

kare WA DARE DESUKA ? (DONATA è più gentile di DARE)

DARE GA kare DESUKA ?

Dove sono ?

KOKO WA DOKO DESUKA ? (= Qui dove è?)

DOKO NI KOKO WA ARIMASUKA ? (= Dove qui è ?)

Di dov’è l’orologio ?

Di quale nazione è l’orologio ?

DOKO NO tokei DESUKA ?

DOKO NO KUNI NO tokei DESUKA ?

La stazione dove è ?

· E’ oltre il fiume.

eki WA DOKO DESUKA ? – eki WA DOKO NI ARIMASUKA ?

· (eki WA) kawa no muko DESU – (eki WA) kawa no muko NI ARIMASU

Quale è nuova ?

Quale auto è nuova ?

DORE GA atarashii DESUKA ?

DONO KURUMA GA atarashii DESUKA ?

Questo libro quanto costa ?

kono hon WA IKURA DESUKA ? (=questo libro quant’è ?)

Quanti sono ?

Quante persone sono ?

IKUTSU ARIMASUKA ?

IKUNIN IMASU KA ?

Tu in quel negozio cosa hai comprato?

anata wa ano mise DE NANI O KAIMASHITAKA ?

Posposizioni dei casi

Seguono il nome a cui si riferiscono e dicono che cosa rappresenta per la frase: soggetto, complemento, ecc...

Q Ga

quando compare, fare attenzione a ciò che c’è prima.

soggetto, con il verbo aru (esistere, cose) [N ni N ga arimasu] : questa gioielleria ni belle collane ga arimasu

soggetto come pronome interrogativo [P ga N desu ka?] : chi ga Ufo vide? = chi vide l’ u.f.o.?

quale ga rosso è ? questo ga rosso è. (e non quest’altro. Il tema del discorso è la scelta di qualcosa, quindi uso ga).

congiunzione "ma, tuttavia" : al lavoro in inglese parlo ga a casa in italiano parlo.

soggetto della secondaria : pioggia ga è caduta poichè parco al non sono andato

oggetto di frase passiva: domani busta ga viene spedita ; ieri treno ga era affollato ; luci ga furono accese.

oggetto di verbo potenziale o d’abilità : egli wa tennis ga sa giocare

y Wa

quando compare, fare attenzione a ciò che c’è dopo, perchè aggiunge informazioni a ciò a cui wa si riferisce, che viene prima.

soggetto, tema del discorso : questo libro wa interessante ; Mario wa, gli occhi ga azzurri sono ;

questo wa rosso è ? questo wa rosso è. (Il tema del discorso è la cosa vicina a sè).

dove ci sono rari oggetti? [quel negozio in]wa rari oggetti ga ci sono. (il tema del discorso è il luogo, non gli oggetti)

0 No

compl. di specificazione : Giappone no bandiera è ; ieri no giornale è = è il giornale di ieri

io no automobile wa vecchia è = la mia auto è vecchia

sostituto di un nome noto dal contesto : nuovo no wa anata no desu ka ? = il nuovo tuo è ?

compl. d’agente : bambino no cose dette le erano divertenti = le cose dette dal bambino erano divertenti

/ O

compl. oggetto : bambino wa mela o mangia ; davanti o guarda = guarda il davanti

compl. moto per luogo : strada o camminare

compl. moto fuori da luogo : casa o uscire

o E

compl. moto a luogo : montagna e vado ; ovest e cammino ; mia casa e ritorno

t Ni

compl. moto a luogo, la destinazione è in risalto : America ni vado

compl. esistenza in luogo : America ni sono

compl. di termine, dativo : Mario ni lettera o scrivo = a Mario una lettera scrivo

compl. di tempo : otto ni torno = torno alle otto

compl. d’agente in frase passiva : topo wa gatto ni è stato mangiato = il topo, dal gatto è stato mangiato

rende soggetto un verbo infinito : mangiare ni fa ingrassare

rende avverbi questi aggettivi : konna ni , sonna ni , anna ni (in tal modo), donna ni (in quale modo?)

V De

compl. evento in luogo : Dove de l’hai visto ? Tokyo de l’ho visto = Dove l’hai visto ? L’ho visto a Tokyo

Il cane all’incrocio verso l’altro lato la strada attraversò = cane wa incrocio de altro lato e strada o attraversò.

può essere seguito da "wa" come rafforzativo : casa dewa libro o leggerò

compl. di mezzo : posta wa aereo de spedita ; nan de Tokyo andasti? = per mezzo di cosa a Tokio andasti?

al lavoro parlo inglese = lavoro de inglese de parlo

compl. di causa : Giappone wa Monte Fuji de famoso è = il Giappone, a causa del Monte Fuji è famoso

unisce più aggettivi qualificativi : montagna wa bella de maestosa è = la montagna, bella e maestosa è

compl. di tempo per compiere un’azione : due giorni de l’ho letto = in due giorni l’ho letto

q - Kara

compl. di origine : sake wa riso kara deriva ; finestra kara mare il si vede = dalla finestra si vede il mare

compl. d’agente : mio amico kara ricevuto libro wa interessante = il libro ricevuto dal mio amico è interessante

compl. di durata (da) : settimana scorsa kara Milano ni sono = sono a Milano dalla settimana scorsa

perché:  era caro kara non l’ho comprato = non l’ho comprato perchè era caro

0 V Node

perché : era caro node non l’ho comprato = non l’ho comprato perchè era caro

b To

compl.di compagnia : Mario to America e vado = con Mario in America vado

unisce nomi elencati, se l’elenco è completo : Milano to Venezia e vado = vado a Milano e Venezia

"se, quando, mentre" (dopo un verbo presente) : [primavera ga arriva] to fiori ga sbocciano

"si dice" (to + iu) : arigatoo to iimasu = si dice grazie

introduce il discorso indiretto : [silenzio ni fare] to è stato detto = è stato detto di fare silenzio

n Ya

unisce nomi elencati, se l’elenco non è completo :libri ya penne ya gomme [nado] ga ci sono = ci sono libri, penne, gomme, [eccetera]...

se segue un oggetto, indica il negozio che vende quell’oggetto : hanaya = fiorista, honya = libreria, ecc…

 q Ka

punto interrogativo : mi piace questo fiore ka = mi piace questo fiore ?

"oppure" : un giapponese ka un cinese = un giapponese o un cinese

"se... o no" : andare ka doo ka non so = non so se andare o no

h V Made

"fino a" : Milano made vado ; le tre made scuola ni sono = fino alle tre, a scuola sono

"entro" : lunedì made ni ritorna = ritorna entro lunedì

; Mo , V; Demo

"anche" (col verbo al positivo) : io mo ci vado ; i bambini demo lo sanno = anche i bambini lo sanno

"sia...sia" (col verbo al positivo) : giornale mo rivista mo ci sono ; giornale demo rivista demo ci sono

"neanche" (col verbo al negativo) : Mario mo non è venuto = neanche Mario è venuto

"né...né" (col verbo al negativo) : cani mo gatti mo non ci sono = non ci sono cani gatti

Z e Dake , Y q = Bakari

fanno anche decadere le particelle "ga", "wa", "o"

"soltanto", "solo" : lei dake vada = solo lei vada ; Venezia bakari ho visto = solo Venezia ho visto

, = Yori

comparativo di maggioranza : caffè yori ga piace = il tè, più del caffè mi piace

Tokyo wa Milano yori grande è = Tokyo, più di Milano è grande

6 Na

forma un aggettivo da un sostantivo astratto : binboo na = povero (da binboo = povertà)

romantikku na = romantico (dall’inglese "romantic")

                 

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L'Alfabeto Katakana

Il Katakana rappresenta l'alfabeto più usato dai giapponesi ogni giorno che passa e viene utilizzato per la trascrizione di tutte le parole straniere che non hanno riscontro nel vocabolario giapponese, per esempio: caffè (kohi), spaghetti (supaghetti), ecc.
Viene usato anche per le parole di uso internazionale e quando si vuole sottolineare l'importanza di una parola; i nomi delle nazioni straniere e per finire itutti i suoni onomatopeici ovvero tutti i suoni che vengono trascritti nei fumetti: splash, sigh, sob...

           

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