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Parigi, le conferme di Nadal e Henin

11-06-2006

Una serie aperta di 60 vittorie consecutive sulla terra, due successi su altrettante partecipazioni al Roland Garros (con un bilancio di 14-0 negli incontri disputati), un vantaggio di 6-1 (4-0 quest'anno) negli head to head con il numero uno del mondo. Stavolta a far paura non sono i numeri di Roger Federer, ma quelli del suo grande rivale Rafael Nadal, che ha battuto l'elvetico nella finale di Parigi, stroncando già prima dell'inizio di Wimbledon il suo sogno Slam. Ancora una volta Federer ha trovato nel ventenne spagnolo la propria nemesi, un giocatore che non si arrende mai, non lascia nulla di intentato e non subisce il suo carisma. Anzi, ormai pare vero proprio il contrario: è Roger ad essere in seria difficoltà quando fronteggia "Rafa", in grado di correre su e giù per il campo per ore, sempre con la grinta stampata in volto, mentre lo svizzero, contro di lui, appare, a momenti, quasi rassegnato.
Dopo un inizio sfavorevole, Nadal ha tenuto sempre saldo in mano il big match, cercando costantemente il rovescio dell'avversario, che ha più volte steccato o scentrato il colpo. Per Federer (che ha commesso veramente troppi errori gratuiti) è la prima sconfitta in una finale dello Slam dopo sette affermazioni (da quella iniziale, a Wimbledon 2003 con Philippoussis, all'ultima, lo scorso gennaio a Melbourne con Baghdatis): a Roma si era avvicinato moltissimo all'iberico, qui la distanza in termini di rendimento sul rosso si è fatta nuovamente consistente.
Nadal aveva battuto in semifinale Ivan Ljubicic, rischiando solo nel terzo set, vinto 9-7 al tie-break, mentre Federer, dopo una brutta partenza (sotto 3-6 0-3) aveva ben recuperato con David Nalbandian, costretto poi al ritiro alla fine del terzo set per un infortunio ai muscoli addominali.

La finale - Per Federer l'illusione dura un set, il primo, in cui l'elvetico, dopo essersi salvato da 15-40 nel game d'apertura, vola sul 5-0 e chiude 6-1. La musica cambia già all'inizio del secondo: Nadal si porta sul 3-0 e restituisce il 6-1. Nel terzo set Nadal salva quattro palle break (di cui tre consecutive) sull'1-2 ed è lui a strappare il servizio all'avversario nel game successivo, mantenendo il vantaggio sino al termine del parziale. Federer è scosso e cede la battuta nel primo game del quarto set: qui Nadal commette l'errore, con l'avversario ormai alle corde, di non uccidere l'incontro, limitandosi a controllare la situazione e facendo affidamento sull'unico break ottenuto. Con lo spagnolo avanti 5-3, il numero uno si salva da 15-30; "Rafa" serve per il match sul 5-4, va 30-15, ma, complice un nastro sfortunato, cede la battuta per la prima volta dopo oltre due ore. Poco dopo è "jeu decisif": determinanti i due mini-break che Federer subisce in vantaggio 2-1. Nadal si porta sul 5-2, cede due punti e chiude 7-4 al primo match-point sul proprio servizio con un diritto incrociato al volo.

Tre è il numero perfetto per Justine Henin, che ha centrato il proprio tris parigino, dominando in semifinale la connazionale Kim Clijsters, mai entrata in partita, e regolando in finale Svetlana Kuznetsova, che aveva sconfitto in rimonta la rivelazione ceca Nicole Vaidisova. La belga, già finalista a gennaio agli Australian Open, non ha ceduto nemmeno un set in tutto il torneo, ottenendo così il suo quinto titolo dello Slam: oltre ai tre dei Campi Elisi (2003 e 2005 i precedenti), vanta successi a New York (2003) e Melbourne (2004). Buona, comunque, anche la prova della Kuznetsova, tornata quest'anno su livelli di eccellenza dopo un 2005 da dimenticare: la russa aveva fermato negli ottavi la nostra Francesca Schiavone, rimontandole un set e lasciandole qualche rimpianto per l'occasione mancata.


Risultati Roland Garros

Semifinali (uomini): Federer (1) b. Nalbandian (3) 3-6 6-4 5-2 rit., Nadal (2) b. Ljubicic (4) 6-4 6-2 7-6.
Finale: Nadal b. Federer 1-6 6-1 6-4 7-6.

Semifinali (donne): Kuznetsova (8) b. Vaidisova (16) 4-6 7-6 6-2, Henin (5) b. Clijsters (2) 6-3 6-2.
Finale: Henin b. Kuznetsova 6-4 6-4.


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