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Us Open, trionfano Roger e Maria
11-09-2006
Nono titolo dello Slam in carriera (sugli ultimi 14 complessivamente disputati). Terzo major stagionale (come già nel 2004), cui aggiunge la finale raggiunta nell'unico sfuggitogli (il Roland Garros). Terzo titolo consecutivo agli Us Open, ottenuto cedendo appena due sets in sette incontri. Decima vittoria in undici confronti diretti con l'altro finalista, quel Roddick tornato su ottimi livelli con l'aiuto di coach Connors. Tutto questo, e molto di più, è Roger Federer, l'indiscusso numero uno del mondo, una spanna sopra a qualunque avversario (salvo la sua nemesi Nadal, almeno sulla terra). Solo cinque giocatori nella storia del tennis hanno conquistato più prove dello Slam: Bill Tilden (10), Bjorn Borg (11), Rod Laver (11), Roy Emerson (12) e l'attuale primatista assoluto Pete Sampras, che arrivò a quota 14 proprio con il successo agli Us Open del 2002, l'ultimo torneo della sua carriera professionistica. Con il trionfo a Flushing Meadow aumentano forse i rimpianti per la brutta sconfitta patita a Parigi, un big match incolore contro Nadal, venuto, fra l'altro, dopo la splendida sfida del Foro Italico nella quale Roger era arrivato ad un passo dall'affermazione: davvero quest'anno si sarebbe potuto celebrare il quarto Grande Slam della storia, trentasette anni dopo il secondo di Laver.
L'andamento della finale ha ricordato quello del match con Agassi di dodici mesi fa: Federer ha vinto bene il primo set, ha ceduto il secondo, è stato in difficoltà nel terzo, conquistandolo a fatica, ed ha dominato nel quarto, chiudendo 6-1 su un Andy Roddick ormai spento. Il 24enne del Nebraska esce comunque rinfrancato dal major di casa, in cui si impose nel 2003, e può rilanciare la propria candidatura al ruolo di primo sfidante del re, che gli spettava di diritto fino a poco più di un anno fa. Da sottolineare anche le buone prove dei due semifinalisti, i russi Nikolay Davydenko e Mikhail Youzhny: il primo ha confermato la sua continuità, visto che era già arrivato nei quarti sia a Melbourne sia a Parigi; il secondo si è ritrovato quattro anni dopo il boom in Coppa Davis, cui non erano seguite prestazioni all'altezza delle aspettative.
Dopo il clamoroso trionfo a Wimbledon risalente a due anni fa Maria Sharapova non si era più ripetuta e non era riuscita nemmeno a qualificarsi per un'altra finale del Grande Slam, fermandosi spesso al penultimo gradino del tabellone. A New York la 19enne siberiana ha conquistato una vittoria dai grandi significati, sconfiggendo in "semi" la numero uno del mondo Amelie Mauresmo e nel big match la n° 2 Justine Henin. Quest'ultima ha raggiunto la quarta finale stagionale in un major, ma la sua unica affermazione è rimasta quella a Parigi contro la Kuznetsova e si è aggiunta una terza sconfitta dopo le due patite con la Mauresmo in Australia ed a Wimbledon. Nel tennis femminile c'è un forte equilibrio al vertice, con tutte le tre protagoniste dell'annata (Amelie, Justine e Maria) in grado di aspirare legittimamente al trono: saranno le ultime competizioni in programma, ed in particolare, il Masters di Madrid, a determinare la regina del 2006.
Resta da citare l'ennesimo successo di Martina Navratilova, che si è aggiudicata il doppio misto assieme a Bob Bryan: dovrebbe essere la sua ultima vittoria, visto che la quasi 50enne fuoriclasse di origine ceca aveva annunciato alla vigilia del torneo il proprio ritiro.
Risultati Us Open
Quarti (uomini,
parte alta): Federer (1) b. Blake (5) 7-6 6-0 6-7 6-4, Davydenko (7) b. Haas
(14) 4-6 6-7 6-3 6-4 6-4.
Semifinali:
Federer (1) b. Davydenko (7) 6-1 7-5 6-4, Roddick (9) b. Youzhny 6-7 6-0 7-6
6-3.
Finale: Federer b. Roddick 6-2 4-6 7-5 6-1.
Semifinali (donne):
Sharapova (3) b. Mauresmo (1) 6-0 4-6 6-0, Henin (2) b. Jankovic (19) 4-6 6-4
6-0.
Finale: Sharapova b. Henin 6-4 6-4.