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Agassi imbattibile a Miami
01-04-2002
Andre Agassi ha vinto
per la quinta volta il Masters Series di Miami,
tradizionalmente considerato il torneo più importante dopo i
quattro del Grande Slam. Il campione statunitense, che aveva
deluso perdendo subito ad Indian Wells, si è immediatamente
rifatto della sconfitta e, con il successo, è risalito fino al
7° posto della Champions Race 2002 (sempre guidata da Johansson,
davanti a Henman, mentre Federer si è insediato in terza
posizione). Dopo il bye al primo turno, Agassi, nona testa di
serie, ha superato agevolmente Rusedski e Calleri per approdare
negli ottavi, dove ha trovato il vincitore degli Open d'Australia
Thomas Johansson (8). Andre, con un match di qualità, si è
imposto in due sets, spianandosi la strada verso il titolo. Il
successivo incontro con l'ecuadoriano Lapentti è stato poco più
di una formalità, mentre la semifinale con Rios si è rivelata
più dura del previsto. Il cileno, che aveva eliminato Kafelnikov
(2) al terzo turno, ha vinto il primo set al tie-break e sembrava
in grado di vincere per la terza volta in tre confronti diretti.
Un infortunio al ginocchio lo ha però frenato: Rios ha provato
ad accelerare i tempi per chiudere in due partite, ma, perso il
secondo set di misura, ha mollato, ritirandosi senza iniziare il
set decisivo.
In finale Agassi ha trovato Roger Federer, che ha disputato un
eccellente torneo, eliminando Henman (5) negli ottavi (l'inglese
si è ritirato in svantaggio di un set) e, soprattutto, il numero
1 mondiale Hewitt in semifinale, al termine di un perfetto match
d'attacco. Per lo svizzero era la prima finale in carriera in un
torneo Masters Series ed Agassi ha approfittato della sua
inesperienza per volare subito avanti due sets a zero. L'incontro
si è complicato quando Federer ha vinto il terzo set e si è
portato 4-2 nel quarto, ma qui il fuoriclasse di Las Vegas ha
stretto i denti, dando fondo alle proprie energie per infilare
quattro giochi consecutivi e portare a casa il titolo.
Il torneo ha riservato sorprese fin dal secondo turno, dopo il bye che aveva esentato le 32 teste di serie dalla disputa del primo. Ha perso subito Roddick (10), superato dall'argentino Chela, mentre al round successivo sono usciti Ferrero (3), battuto da Voinea, Haas (4), per mano di Pavel in un incontro caratterizzato da tre tie-breaks, e Grosjean (7), da Gaudio. Al terzo turno ha salutato anche Pete Sampras (11), che ha deluso le attese cedendo nettamente al cileno Gonzalez, poi eliminato da Safin. Proprio il russo è stato protagonista di una sfida spettacolare nei quarti con Hewitt, che ha vinto 7-6 al terzo, spendendo le ultime energie rimastegli (già al turno prima aveva battuto Gambill 7-5 al terzo). La semifinale con Federer ha dimostrato che l'australiano non ne aveva proprio più. In tabellone erano presenti due italiani ed entrambi hanno passato un turno: Sanguinetti ha superato Koubek e perso poi con Canas (15), Gaudenzi ha avuto la meglio su Rosset prima di cedere a Grosjean (7).
Nel torneo femminile grande impresa di Serena
Williams, che ha vinto senza cedere un set e battendo,
dai quarti in poi, le prime tre giocatrici della classifica Wta.
Infatti, Serena, con le sue terribili bordate, ha concesso appena
quattro games sia alla Hingis (3) sia a sua sorella Venus (2),
prima di battere in finale, in due sets tiratissimi, la Capriati
(1). La più giovane delle terribili sorelle aveva già sconfitto
quest'anno sia la Hingis sia la Capriati a Scottsdale, mentre il
successo su Venus è il secondo nei loro confronti diretti dopo
quello nella Grand Slam Cup '99. La Capriati, che resta numero 1
del mondo, aveva rischiato molto già al terzo turno con la
Myskina, cui aveva dovuto recuperare un set, e, soprattutto, in
semifinale con la Seles (che aveva vinto un bel match con la
Clijsters), superata solo al tie-break del terzo. Anche Venus non
era apparsa nelle migliori condizioni, avendo ceduto parziali
alla qualificata Dyrberg all'esordio e alla Dementieva nei
quarti. Male la Henin (6), subito eliminata dalla Smashnova, e la
Dokic (7), superata di nuovo dalla Kremer, come a Indian Wells.
La Hantuchova (12) non si è ripresa dai festeggiamenti per
l'inattesa vittoria californiana ed ha perso immediatamente con
Cara Black.
Come al solito, Silvia Farina è stata la migliore delle
italiane: accreditata della nona testa di serie, Silvia, dopo
aver usufruito di un bye, ha superato Likhovtseva e Tanasugarn,
prima di cedere alla Seles negli ottavi al termine di due sets
equilibrati (7-6 6-4). Le altre azzurre, purtroppo, non hanno
vinto un match: Adriana Serra Zanetti e la Garbin sono uscite al
primo turno per mano, rispettivamente, di Foretz e Likhovtseva,
mentre Schiavone e Grande, dopo il bye iniziale, hanno ceduto a
Pisnik e Suarez.
Risultati
MIAMI (uomini)
Quarti: Hewitt (1) b. Safin
(6) 2-6 6-2 7-6, Federer (12) b. Pavel (26) 6-1 6-1, Rios (31) b.
Chela 7-6 6-2, Agassi (9) b. Lapentti (20) 6-3 7-5.
Semifinali: Federer b. Hewitt
6-3 6-4, Agassi b. Rios 6-7 6-4 rit.
Finale: Agassi b. Federer 6-3
6-3 3-6 6-4.
MIAMI (donne)
Quarti: Capriati (1) b. Panova
(28) 6-2 6-0, Seles (5) b. Clijsters (4) 4-6 6-3 6-3, S. Williams
(8) b. Hingis (3) 6-4 6-0, V. Williams (2) b. Dementieva (12) 5-7
6-3 6-2.
Semifinali: Capriati b. Seles
4-6 6-3 7-6, S. Williams b. V. Williams 6-2 6-2.
Finale: S. Williams b.
Capriati 7-5 7-6.