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Toronto, Canas batte tutti
05-08-2002
Nell'Open del Canada, disputatosi quest'anno sul cemento di Toronto, si è registrato il primo titolo Masters Series della carriera di Guillermo Canas. L'argentino, che non era compreso fra le teste di serie, ha dovuto affrontare un tabellone pieno di insidie, ma ne è uscito fuori alla grande, arrivando a livelli mai raggiunti in precedenza. Canas ha esordito eliminando in due sets combattuti (7-6 7-5) il n. 10 del seeding, lo svizzero Roger Federer. Al secondo turno ha travolto (6-2 6-1) il qualificato thailandese Paradorn Srichapan, quindi, negli ottavi, ha fatto lo stesso con la quinta testa di serie, Yevgeny Kafelnikov, cui ha inflitto un secco 6-2 6-2. Nei quarti, Canas si è trovato di fronte un altro russo, il n. 2 Marat Safin, ed ha vinto di nuovo in due sets. Il match chiave è stato la semifinale con il n. 3 Tommy Haas. Il tedesco, dopo aver saltato Wimbledon a causa di seri problemi familiari, si è espresso qui al meglio ed è stato protagonista dell'incontro più bello del torneo, quello vinto al terzo turno su un Pete Sampras (13) in ripresa (ma ha commesso doppio fallo sul match-point!) 7-6 3-6 7-6. Anche nel match con Canas, Haas è arrivato fino al tie-break del terzo, ma stavolta lo ha ceduto per sette punti a cinque, mandando l'argentino in finale. Qui Canas ha sfidato l'astro nascente del tennis U.S.A., quell'Andy Roddick, che compirà vent'anni il 30 di questo mese. Roddick aveva rischiato molto al secondo round, costretto al tie-break del terzo dall'ecuadoriano Lapentti, ma, per il resto, non aveva perso un set al cospetto di avversari come Hrbaty, Koubek, Nalbandian e Novak. Lo statunitense partiva favorito, ma non aveva fatto i conti con la straordinaria condizione fisica di Canas, che non gli ha lasciato scampo. L'argentino si è imposto in due sets piuttosto equilibrati (6-4 7-5), tenendo sempre in mano il pallino del gioco. Con il titolo, Canas sale al 7° posto della Champions Race 2002, sempre guidata da Hewitt davanti a Safin e Henman.
Il torneo si era aperto con un doppio botto, uno in campo ed uno fuori. Quello fuori dal campo ha visto protagonista, come al solito, Andre Agassi. La stella di Las Vegas, accreditata della settima testa di serie, ha dato forfait a tabellone già compilato, senza un giustificato motivo. Agassi aveva appena vinto il torneo di Los Angeles ed appariva in buona forma, ma la sua serietà, ormai è assodato, è quella che è. Il trentaduenne statunitense sarà, con ogni probabilità, multato di 80.000 dollari per la rinuncia ritardata. Andre aveva fatto la stessa cosa a maggio, quando, subito dopo aver vinto a Roma, si era rifiutato di partecipare ad Amburgo, dimostrando scarso rispetto per gli organizzatori e per i suoi stessi tifosi. Il botto in campo è stato l'uscita al primo turno del n. 1 del mondo Lleyton Hewitt, sconfitto (2-6 6-4 6-3) dal terraiolo spagnolo Felix Mantilla. Hewitt è stato svantaggiato da un'interruzione per pioggia quando era avanti di un set, ma, insomma, la sua sconfitta non può essere imputata alla meteorologia. Al primo round fuori anche il n. 6 Albert Costa (6-3 6-1 da Spadea), l'italiano Sanguinetti (- Zabaleta) e Gustavo Kuerten (ritiratosi sotto di un set con Pavel). Il brasiliano, a dimostrazione dell'elevato livello della competizione, non era entrato fra le sedici teste di serie. Da segnalare anche le uscite al secondo turno del n. 8 Ferrero (- Koubek) e del n. 9 Johansson (- Todd Martin) e la bella vittoria, al round successivo, del finalista di Wimbledon David Nalbandian sul n. 4 Tim Henman (4-6 7-6 7-5). Discreta prova di Marcelo Rios, che ha superato Carlsen ed il n. 16 Moya, cedendo solo 7-6 al terzo a Safin.
Mentre gli uomini battagliavano sul cemento canadese, le donne erano impegnate a San Diego, per un Tier II. Ha vinto, per il terzo anno consecutivo, Venus Williams, al sesto titolo stagionale. Venus, n. 1 del seeding, non ha avuto problemi né in semifinale con la Davenport, né in finale con la Dokic. Aveva invece rischiato nei quarti con la Clijsters, superata solo 6-4 al terzo. Jelena Dokic è giunta all'ultimo atto, eliminando la n. 2 Capriati nei quarti e infliggendo un 6-0 al terzo, dopo aver salvato due match-point, alla Kournikova in semifinale. Da quest'ultima sono arrivati segnali di recupero, come i successi su Martinez e Smashnova. Curiose le modalità dell'eliminazione della n. 7 Daniela Hantuchova al secondo turno: sotto 6-5 al terzo con la giapponese Sugiyama, la slovacca si è vista infliggere un penalty point sulla palla del match per la sua avversaria, per aver ritardato la ripresa del gioco. Tre le italiane in tabellone: la Schiavone ha passato un turno sulla Tanasugarn, prima di perdere dalla n. 9 Myskina 6-4 al terzo, subito fuori Rita Grande (- Harkleroad) e Adriana Serra Zanetti (- Husarova).
Nella settimana appena trascorsa, si è disputato anche un challenger da 100.000 dollari sulla terra di San Marino, teatro, fino a due anni fa, di una prova Atp Tour. Ha vinto l'argentino Jose Acasuso, reduce dal titolo di Sopot, battendo in finale (3-6 6-3 6-2) lo spagnolo Albert Portas. Un solo italiano nei quarti, Stefano Galvani, superato da Davydenko. Da oggi uomini in campo a Cincinnati, per il settimo Masters Series dell'anno, donne a Los Angeles per un Tier II e ad Helsinki, per un Tier IV sulla terra.
Risultati
TORONTO
(uomini, Masters Series)
Quarti: Novak (14) b. Grosjean
(11) 7-5 6-3, Roddick (12) b. Nalbandian (15) 6-3 6-2, Haas (3)
b. Santoro 6-4 4-6 6-3, Canas b. Safin (2) 7-5 6-3.
Semifinali: Roddick b. Novak
6-4 6-3, Canas b. Haas 6-4 3-6 7-6.
Finale: Canas b. Roddick 6-4
7-5.
SAN DIEGO
(donne, Tier II)
Quarti: V. Williams (1) b.
Clijsters (5) 6-3 5-7 6-4, Davenport (3) b. Sugiyama 6-1 6-1,
Kournikova b. Smashnova (12) 1-6 6-3 6-4, Dokic (6) b. Capriati
(2) 2-6 6-2 6-4.
Semifinali: V. Williams b.
Davenport 6-2 6-1, Dokic b. Kournikova 6-7 7-6 6-0.
Finale: V. Williams b. Dokic
6-2 6-2.