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Wimbledon, Hewitt domina la finale

07-07-2002

Per una volta, le gerarchie sono state rispettate. Le prime due prove del Grande Slam 2002 avevano visto vincitori autentici outsiders (Johansson e Costa): Wimbledon si è limitato ad un finalista a sorpresa. Lleyton Hewitt, numero 1 mondiale per l'Atp Entry System e, da domani, anche per la Champions Race, ha travolto nella finale del singolare maschile l'argentino David Nalbandian, conquistando il primo trofeo sull'erba inglese, suo secondo titolo dello Slam in carriera dopo l'Us Open 2001. Dicevo ieri che la presenza di Nalbandian, n. 28 del seeding, in finale ricordava un po' quella di Chris Lewis nell'83: ebbene, l'argentino ha conquistato appena sei games, esattamente quanti ne riuscì allora ad ottenere il neozelandese contro John McEnroe. Insomma, Hewitt, come SuperMac, era davvero troppo forte. Per David la soddisfazione, comunque, di un piazzamento di prestigio all'All England Club alla prima partecipazione, avendo superato, nel corso del torneo, giocatori validi come Arthurs, Lapentti e Malisse. Poco da ricordare dell'ultimo match: l'australiano ha dominato in lungo e in largo, c'è stata solo un'interruzione per pioggia sul 3 pari del secondo set, in un momento di maggiore equilibrio, ma dire che Nalbandian possa, per questo, recriminare appare quanto mai azzardato.

Lleyton Hewitt si appropria, dunque, anche del primato nello speciale ranking che tiene conto dei soli risultati del 2002. Malgrado una partenza ad handicap, causata dalla varicella, che gli ha fatto saltare, di fatto, i primi due mesi della stagione, il ventunenne di Adelaide domina ormai entrambe le classifiche maschili. Hewitt è il più continuo ed affidabile ad alti livelli: magari un Safin, un Federer o un Agassi possono avere punte di rendimento più alte, ma, alla riprova dei fatti, è lui, indiscutibilmente, il numero 1. Difficile, allo stato attuale delle cose, che qualcuno possa attaccare, in tempi brevi, il suo trono. Hewitt, fra l'altro, fa ritornare il tennis australiano al vertice di Wimbledon quindici anni dopo l'exploit di Pat Cash (e immediatamente dopo le due consecutive finali perse da Patrick Rafter).


Finale maschile di Wimbledon 2002

Hewitt (1) b. Nalbandian (28) 6-1 6-3 6-2.


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