Archivio

Parigi Bercy, Safin si qualifica per Shanghai

30-10-2002

Giunti a metà settimana, con il tabellone del Masters Series di Parigi Bercy allineato al terzo turno, è interessante fare il punto della situazione sulla corsa agli otto posti validi per partecipare alla Masters Cup di Shanghai. Quello francese è l'ultimo torneo ad assegnare punti per l'ammissione alla prova di fine anno, per la quale hanno già il passaporto, da tempo, i primi due della classifica, Lleyton Hewitt ed Andre Agassi. L'australiano, ventun anni, e lo statunitense, trentadue, si stanno sfidando per la leadership definitiva del 2002 in un autentico conflitto generazionale. Entrambi sono attesi da impegni tutt'altro che agevoli negli ottavi: Hewitt se la vedrà con Kafelnikov, mentre Agassi affronterà un Thomas Johansson molto motivato. Lo svedese, infatti, per agguantare l'ultimo posto disponibile per la Masters Cup (quello riservato al vincitore di una prova dello Slam classificato fra l'ottava e la ventesima posizione), ha la necessità di raggiungere la finale: si porterebbe così a 400 punti, contro i 394 del rivale Albert Costa, battuto all'esordio da Escude e dunque non più in grado di migliorare il suo score.

Con il successo su Nalbandian al secondo round, Marat Safin è il terzo giocatore ad assicurarsi un posto fra gli otto di Shanghai. Il russo, quest'anno, non ha vinto neanche un torneo, ma ha ottenuto alcuni buoni piazzamenti, in particolare la finale agli Australian Open e ad Amburgo e la semifinale al Roland Garros. Ancora non può dormire sonni tranquilli, invece, Juan Carlos Ferrero, che ha ceduto al formidabile thailandese Paradorn Srichapan: appare comunque altamente improbabile che lo spagnolo, al momento quarto, venga scavalcato da più di tre avversari che lo seguono in classifica. Rischia molto Jiri Novak, che, infortunatosi alla vigilia della finale di Madrid, è rientrato a Parigi in condizioni ancora precarie ed ha subito ceduto nettamente al rumeno Pavel. Novak, alla vigilia quinto nel ranking, è stato già superato da Roger Federer, che ha battuto Malisse. Il ceco sarebbe clamorosamente fuori dalla Masters Cup qualora Tim Henman raggiungesse almeno i quarti e Carlos Moya le semifinali. Questi ultimi avranno, come prossimi avversari, due giocatori di casa: Escude per Henman ed il detentore del titolo Grosjean per Moya, che fronteggerebbe, poi, il vincente fra Agassi e Johansson. Sono ancora in corsa Tommy Haas ed Andy Roddick: ambedue devono piazzarsi, come minimo, in finale per poter nutrire una speranza di qualificazione. Negli ottavi, Haas lancia la sfida a Federer nel match clou di domani: i due furono protagonisti, a gennaio, di un lungo incontro nello Slam oceanico, vinto dal tedesco al quinto dopo aver annullato un match-point. Chi si imporrà stavolta se la vedrà, nei quarti, con Hewitt o Kafelnikov. Roddick, al contrario, non ha confronti diretti in prospettiva immediata ed è inserito in una zona di tabellone piuttosto favorevole, per quanto può essere tale una situazione a questi livelli: al terzo turno ha Pavel e poi, eventualmente, il vincente fra Canas e Srichapan.
Insomma, in nove si stanno giocando i cinque posti disponibili rimasti: il prosieguo del torneo chiarirà gli ultimi dubbi.

La tabella qui sopra sintetizza l'andamento del torneo di Parigi Bercy per quanto riguarda gli aspiranti "maestri". Nella colonna seed è inserito il n° di testa di serie di cui ogni giocatore è stato accreditato nella prova francese. Nelle ultime due colonne, possiamo vedere i punti che ognuno ha già matematicamente conquistato a Bercy ed il totale aggiornato nella Champions Race (tra parentesi la posizione parziale in graduatoria). Questi i punteggi attribuiti nel circuito Masters Series (dalla vittoria alla sconfitta al primo turno): 100, 70, 45, 25, 15, 7, 1.

Back