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Milano, la prima di Verkerk
02-02-2003
Il Palalido di Milano,
quest'anno, non è stato prodigo di soddisfazioni per Davide
Sanguinetti, che era il detentore del titolo: eppure, ad un certo
punto, la situazione sembrava essersi messa bene per lo spezzino.
Sanguinetti era stato sorteggiato al primo turno contro Santoro,
sesta testa di serie, ma il francese, appena tornato da Melbourne
(dove, insieme a Llodra, ha vinto il torneo di doppio), ha dato
forfait per la troppa stanchezza accumulata. Al suo posto è
stato ripescato, come lucky loser, Giorgio Galimberti, che non ha
offerto grande resistenza (6-2 6-4 il punteggio). Davide ha così
trovato, al secondo round, il bielorusso Mirnyi: è partito male,
cedendo nettamente il set iniziale, ma si è rimesso bene in
carreggiata aggiudicandosi il secondo e andando a servire per il
match sul 5-4 del terzo. Qui Mirnyi ha avuto una reazione, ha
tolto la battuta all'italiano ed è arrivato ad avere tre
match-points nel successivo tie-break. Sanguinetti glieli ha
annullati ed è poi riuscito a chiudere, a suo favore, per dieci
punti ad otto (1-6 6-3 7-6 lo score dell'incontro). Nei quarti,
però, Davide è arrivato provato per la battaglia della sera
precedente ed è stato sconfitto in due sets (non senza qualche
recriminazione) da Martin Verkerk. Sulla scia di
quest'affermazione, il ventiquattrenne olandese (che aveva già
battuto Voinea ed Enqvist), ha superato, in seguito, al termine
di due incontri molto equilibrati, il croato Ljubicic e, in
finale, il veterano russo Kafelnikov, conquistando il primo
titolo Atp Tour della carriera. Decisivo, nell'ultimo match, è
stato il formidabile servizio di Verkerk, autore, nell'occasione,
di ben 30 ace (con appena 3 doppi falli). Accantonati, per il
momento, i propositi di ritiro, Kafelnikov, vincitore qui nel '95
all'età di ventun anni, è tornato a mostrare sprazzi di classe:
in particolare, ha eliminato, in semifinale, quel Nieminen da cui
aveva perso, appena due settimane fa, all'Open d'Australia e, in
finale, è anche arrivato a due punti dalla vittoria, mancandola
dopo averla sfiorata.
All'esordio erano usciti i primi tre del seeding: il ceco Novak
(n. 1) ha ceduto al connazionale Stepanek, l'olandese Schalken
(n. 2) allo svedese Enqvist, mentre il marocchino El Aynaoui (n.
3) ha perso con l'azzurro Andrea Gaudenzi. Il faentino, in campo
tramite wild card, non è, però, andato oltre, facendo appena
tre games, al secondo turno, con Bjorkman. Al secondo round si è
fermato anche il belga Malisse (n. 4) battuto, dopo aver sprecato
due match-points, dal venticinquenne francese Julien Varlet,
proveniente dalle qualificazioni, che, prima della prova
meneghina, non aveva mai vinto un match di main draw nel circuito
maggiore.
Le donne hanno disputato a Tokyo
il primo Tier I (l'equivalente dei Masters Series maschili) della
stagione. In programma subito dopo la conclusione degli
Australian Open, il torneo non ha avuto un tabellone di
primissima qualità: assente per infortunio la campionessa
uscente Martina Hingis (che, domani, uscirà dalle prime 30 del
ranking), la numero 1 del seeding era Monica Seles, solo nona
nell'ultima classifica Wta. L'ex jugoslava è puntualmente giunta
in finale, ma qui, dopo aver vinto il primo set al tie-break, ha
dovuto lasciare via libera alla condizione ritrovata di Lindsay
Davenport, che è tornata al successo dopo oltre
quindici mesi (Linz, ottobre '01). La Davenport, a lungo ferma
per il decorso di un'operazione al ginocchio destro, era
rientrata l'estate scorsa e, da allora, era approdata a ben
cinque finali, uscendone sempre sconfitta: la sesta è stata
quella buona. Per lei è il terzo titolo nella capitale
giapponese, dopo quelli del '98 e del 2001.
In gara c'era un'altra top ten: Jelena Dokic, dopo aver saltato
Melbourne, ha fatto qui il suo debutto stagionale, cedendo,
però, nei quarti, alla statunitense Lisa Raymond, che già aveva
battuto la Maleeva al turno precedente. Due le italiane nel
tabellone principale: Silvia Farina, accreditata della sesta
testa di serie e brillante semifinalista nel 2002, ha ottenuto un
bel successo all'esordio su Mary Pierce, ma è stata superata al
secondo round dalla thailandese Tanasugarn; Rita Grande, passata
attraverso le qualificazioni, ha ceduto subito alla Sugiyama.
Per finire, una brutta notizia. Il ceco Bohdan Ulihrach, n. 92 dell'ultima edizione dell'Atp Entry System Ranking, è stato trovato positivo per metaboliti del nandrolone ad un controllo antidoping effettuato a Mosca il 3 ottobre scorso. Se le controanalisi ne confermeranno la positività, Ulihrach rischia una sospensione di due anni.
Risultati
Milano (Atp International Series, sintetico indoor) - Quarti: Nieminen (8) b. Krajicek 7-6 7-5, Kafelnikov (5) b. Bjorkman 6-3 6-4, Ljubicic b. Varlet 6-4 6-1, Verkerk b. Sanguinetti 7-5 6-3. Semifinali: Kafelnikov b. Nieminen 7-6 6-3, Verkerk b. Ljubicic 3-6 7-5 7-6. Finale: Verkerk b. Kafelnikov 6-4 5-7 7-5.
Tokyo (Wta Tier I, sintetico indoor) - Quarti: Seles (1) b. Krasnoroutskaya 6-4 6-2, Rubin (4) b. Dementieva (8) 3-6 6-1 6-3, Davenport (3) b. Tanasugarn 7-5 7-6, Raymond b. Dokic (2) 6-4 6-2. Semifinali: Seles b. Rubin 4-6 6-4 6-2, Davenport b. Raymond 3-6 6-1 6-4. Finale: Davenport b. Seles 6-7 6-1 6-2.