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Parigi, Ferrero e Henin, i predestinati

08-06-2003

Come da pronostico, Juan Carlos Ferrero ha vinto il Roland Garros, suo primo titolo del Grande Slam in carriera. Era il terzo anno di fila che lo spagnolo si presentava al via tra i grandi favoriti, ma, nelle precedenti due occasioni, non era riuscito a tenere fede fino in fondo alle aspettative, perdendo nel 2001 in semifinale da Kuerten (come già nel 2000) e nel 2002 in finale dal connazionale Albert Costa. Stavolta, il tabellone gli ha regalato l'opportunità di prendersi la rivincita, in semifinale, proprio su Costa e Ferrero non se l'è lasciata sfuggire, dando tre sets a zero al campione in carica (che esce comunque benissimo dal torneo). Juan Carlos ha poi dominato nell'ultimo match il sorprendente olandese Martin Verkerk, arrivato scarico all'appuntamento.
Ferrero ha lasciato per strada solo tre sets: uno al terzo turno al sorprendente Tim Henman e due nel combattuto quarto contro il cileno Fernando Gonzalez. Per il resto, né Kratochvil, né Massu, Mantilla, Costa e Verkerk, gli altri suoi avversari, sono riusciti ad impensierirlo troppo. Il ventitreenne di Valencia è il prototipo perfetto del giocatore in grado di vincere tutto sul rosso negli anni Duemila: grande condizione atletica, servizio solido anche se non velocissimo, energica pressione da fondo, specie con il pesante diritto in top spin, vera e propria arma vincente. E' il più forte e sa di esserlo. Se poi il gioco di volo risulta approssimativo così come il tocco di palla non è paragonabile, non dico a McEnroe, ma nemmeno allo stesso Costa, questo non costituisce certo un impedimento.
Scavalcando Andre Agassi, leader fin dagli Open d'Australia a gennaio, Ferrero diventa il nuovo numero 1 nella Champions Race 2003 e si candida a diventarlo, a breve, anche nell'Entry Ranking.

Martin Verkerk, alla prima partecipazione al Roland Garros, quest'anno sulla terra aveva perso al primo turno da Levy ad Estoril, Robredo a Montecarlo e Voinea a Barcellona, prima del piccolo exploit di Roma, dov'era arrivato nei quarti dopo aver eliminato Roddick. A Parigi ha trovato le migliori due settimane della carriera. E' stato prima fortunato, perché, dopo aver battuto Krajan, al secondo turno, anziché Federer, si è trovato di fronte il peruviano Horna, che aveva inopinatamente eliminato lo svizzero, quinta testa di serie. Poi, però, sfruttando al meglio il formidabile servizio (che stenta, però, a seguire a rete), ha sconfitto tutti giocatori compresi nel seeding: il n. 29 Spadea, il n. 11 Schuettler, il n. 4 Moya ed il n. 7 Coria. Nell'ultimo match non è riuscito ad opporre resistenza a Ferrero ed è arrivata così la terza finale "zoppa" negli ultimi quattro Slam, dopo Hewitt - Nalbandian a Wimbledon (sei games per l'argentino) ed Agassi - Schuettler a Melbourne (cinque giochi per il tedesco).

La finale - In campo sul Court Philippe Chatrier, Juan Carlos Ferrero, n. 3 del seeding, e Martin Verkerk, non compreso fra le trentadue teste di serie. L'andazzo si capisce già dal primo game, nel quale Verkerk salva quattro palle-break grazie al servizio, ma è costretto a cedere alla quinta occasione. Il gigante olandese tiene il proprio turno di battuta nel terzo game, ma perde i due successivi ed il primo set 6-1. Verkerk ha il suo momento migliore all'inizio del secondo parziale, quando gli riesce un break nel terzo game e, sul proprio servizio, ha una palla per il 3-1. Niente da fare: Ferrero gliel'annulla ed ottiene il contro-break grazie ad un doppio fallo dell'avversario. In verità, Verkerk ha una nuova chance di tornare avanti di un break nel gioco seguente, ma la manca, cede nuovamente la battuta nell'ottavo game, ed anche il secondo set (6-3) è andato. Nel terzo, Ferrero manca un break-point nel primo game, ma strappa il servizio all'avversario nel terzo. L'olandese, sempre in difficoltà, arriva comunque ad avere, nel sesto game, due palle per il contro-break, senza dare mai, comunque, l'impressione, che il match possa, prima o poi, girare. Mancata l'occasione del 3 pari, Verkerk non ce la fa più e cede tre giochi di fila. Ferrero chiude al primo match-point 6-1 6-3 6-2, lo stesso punteggio inflitto da Hewitt a Nalbandian nella finale di Wimbledon 2002. Malgrado abbia salvato quindici palle-break, Verkerk ha perso il servizio ben sette volte: costretto a forzare per tenere il ritmo infernale dello spagnolo, il vincitore del torneo di Milano è finito fuori giri. Ferrero riceve così la Coppa dei Moschettieri (foto sotto) dalle mani di Yannick Noah, qui vincitore esattamente vent'anni fa.

Il titolo femminile è andato a Justine Henin, al primo successo in carriera in una prova del Grande Slam. La Henin ha battuto Kim Clijsters in una finale tutta belga, ma il suo capolavoro l'aveva compiuto, prevalendo, in semifinale, sulla numero 1 del mondo Serena Williams. L'ultimo match non ha avuto storia, malgrado i precedenti parlassero a favore della Clijsters, vincitrice di sette dei dieci confronti diretti, e la Henin avesse sì battuto la rivale nella recente finale di Berlino, ma dopo averle annullato ben tre-match-points. Stavolta Justine aveva una convinzione incrollabile nei suoi mezzi: vinto il primo set addirittura a zero, non si è lasciata intimorire da un tentativo di rimonta dell'avversaria, portatasi da 2-4 a 4 pari nel secondo, ed ha chiuso, poco dopo, 6-0 6-4 in appena 1h07'. Anche per lei, come per Ferrero in campo maschile, si può senz'altro parlare di un successo atteso, da predestinata: la terra rossa, e quindi lo Slam parigino, è sempre sembrata la superficie di gioco più adatta all'esplosione del suo talento cristallino. Più dello spagnolo, però, Justine è senz'altro in grado di vincere anche sulle altre superfici. Lo testimonia, più di tante parole, un dato: la finale conquistata sull'erba di Wimbledon due anni fa.


 

I campioni di Parigi

Singolare maschile:
Juan Carlos Ferrero

Singolare femminile:
Justine Henin

Doppio maschile:
B. Bryan - M. Bryan

Doppio femminile:
K. Clijsters - A. Sugiyama

Doppio misto:
L. Raymond - M. Bryan

 


Risultati Roland Garros

Semifinali (uomini): Ferrero (3) b. Costa (9) 6-3 7-6 6-4, Verkerk b. Coria (7) 7-6 6-4 7-6.
Finale: Ferrero b. Verkerk 6-1 6-3 6-2.

Finale (donne): Henin (4) b. Clijsters (2) 6-0 6-4.


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