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Melbourne, Roddick-El Aynaoui, un match per la storia
23-01-2003
Anche gli Australian Open, come le altre tre prove dello Slam, avranno la loro finale tra le sorelle Williams. Stavolta, però, è mancato davvero poco perché l'atteso derby familiare saltasse: Serena, infatti, ha rischiato grosso nella sua semifinale con Kim Clijsters. La belga, che aveva battuto entrambe le Williams (anche se Venus si era ritirata poco dopo l'inizio dell'incontro) al Masters di Los Angeles lo scorso novembre, è arrivata addirittura ad avere due match-points sul 5-3 in suo favore nel terzo set, dopo aver già condotto per 5-1. Serena è riuscita a recuperare, infilando una serie di sei games consecutivi, e a far suo il match. La numero uno mondiale non è, però, apparsa in grande forma: troppi gli errori diretti e le incertezze palesate. Mai come stavolta la finale sembra davvero in bilico: Venus appare in grado di ribaltare l'esito degli ultimi tre tornei dello Slam, che l'hanno vista soccombere alla sorella minore. La maggiore, infatti, non ha incontrato problemi nel suo cammino e, in particolare, ha dominato due avversarie di rango come la Hantuchova nei quarti e l'altra belga Henin in semifinale.
Fra gli uomini, per ora, si conosce solo il nome del primo finalista, che è Andre Agassi, a caccia del suo quarto titolo su questi campi. Lo statunitense, finora, ha ceduto un solo set in sei incontri, al terzo turno al francese Escude. Nei quarti ha concesso appena sette giochi all'altro transalpino Grosjean e analoga sorte è toccata a Wayne Ferreira in semifinale. D'altronde, il trentunenne sudafricano, più volte vincitore di Sampras nel corso della sua carriera, non aveva mai raccolto successi, al contrario, nei dieci precedenti confronti diretti con Andre: era, dunque, poco probabile che la tendenza si invertisse proprio in un'occasione di tale importanza. Ferreira, che aveva eliminato Ferrero nei quarti, può comunque essere soddisfatto del suo torneo, in cui ha raggiunto le semifinali per la seconda volta, a distanza di undici anni dalla prima.
Il secondo finalista uscirà
dalla sfida tra Rainer Schuettler e Andy
Roddick. Il sorprendente tedesco ha battuto nei quarti
l'argentino David Nalbandian, che ha mandato in campo la sbiadita
controfigura del se stesso che aveva eliminato Federer al turno
precedente. Roddick si è, invece, qualificato al termine di un
match, disputato nella sessione serale di mercoledì, che farà
epoca. Lo statunitense si è imposto 21-19 al quinto su Younes
El Aynaoui, che aveva tolto di scena Hewitt. E' stato un
incontro di altissima qualità, con pochi errori gratuiti e
numerosi winners, e due straordinari diritti a confronto, tanto
che John McEnroe, presente in veste di commentatore tv, ha detto,
nell'enfasi del momento, di non aver mai assistito ad un match
simile. La sfida è durata quattro ore e cinquantanove minuti
(due ore e ventitré solo il quinto set): El Aynaoui, dopo essere
stato in vantaggio due sets ad uno, ha avuto un match-point sul
5-4 del quinto, annullato con un diritto vincente di Roddick.
Quest'ultimo, a sua volta, in un match molto legato ai turni di
battuta, ha ottenuto un break che pareva decisivo ed è andato a
servire sull'11-10 in suo favore. Non era finita: si è
verificata, anzi, la reazione di El Aynaoui, che ha restituito il
break ed è stato di nuovo, successivamente, più volte a due
punti dalla vittoria, finché non ha perso nuovamente la battuta
sul 19 pari. Stavolta Roddick non si è lasciato sfuggire
l'occasione e, rapidamente portatosi sul 40-0, ha chiuso al
secondo match-point. I due giocatori, sfiniti, si sono
abbracciati tra gli applausi fragorosi del pubblico, felice di
essere stato presente ad un evento che si ricorderà nel tempo.
E' bello sottolineare la sportività dei protagonisti, in special
modo di El Aynaoui: il marocchino, malgrado la sconfitta (che ha
infranto il suo sogno, mai confessato, di un titolo dello Slam da
conquistare a trentun anni), ha avuto sincere parole di elogio
per il rivale.
Ora bisognerà verificare quanto Roddick abbia recuperato dopo
uno sforzo di tal genere. Lo statunitense, ad ogni modo, ha
appena vent'anni e le sensazioni positive derivanti dalla
consapevolezza dell'impresa realizzata dovrebbero essere più
forti della fatica accumulata.
Nella
foto a destra, il caloroso abbraccio |
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Risultati Australian Open
Quarti
(uomini): Roddick (9) b. El Aynaoui (18) 4-6 7-6 4-6 6-4 21-19,
Schuettler (31) b. Nalbandian (10) 6-3 5-7 6-1 6-0, Ferreira b.
Ferrero (4) 7-6 7-6 6-1, Agassi (2) b. Grosjean (12) 6-3 6-2 6-2.
Semifinali (parte bassa):
Agassi b. Ferreira 6-2 6-2 6-3.
Quarti
(donne): S. Williams (1) b. Shaughnessy (25) 6-2 6-2, Clijsters
(4) b. Myskina (8) 6-2 6-4, Henin (5) b. Ruano Pascual 6-2 6-2,
V. Williams (2) b. Hantuchova (7) 6-4 6-3.
Semifinali: S. Williams b.
Clijsters 4-6 6-3 7-5, V. Williams b. Henin 6-3 6-3.