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Miami, la sesta di Agassi
30-03-2003
Dopo aver saltato Indian Wells
per un malanno alla spalla destra, Andre Agassi
è tornato in campo, più in forma che mai, per aggiudicarsi il
Masters Series di Miami. E' la sesta volta
(terza consecutiva) che il Kid di Las Vegas fa suo il torneo
comunemente considerato il più importante dopo i quattro dello
Slam, un record che sarà difficile avvicinare. Andre ha ora un
impressionante bilancio vittorie - sconfitte nella stagione di 18
a 1, essendosi imposto, in precedenza, agli Australian Open e a
San Josè: l'unico stop è arrivato a Scottsdale per mano di
Thomas Enqvist. Agassi rafforza la sua leadership nella Champions
Race 2003 (dove ha raggiunto quota 336 punti, ben 103 più di
Schuettler, secondo) e si rilancia anche nell'Entry Ranking,
dov'è vicinissimo al n. 1 Hewitt. Quest'ultimo, semifinalista
l'anno scorso, reduce dal titolo di Indian Wells, è uscito
inopinatamente all'esordio contro Clavet, complice uno dei soliti
virus che lo affliggono periodicamente: l'atteso confronto
diretto con Agassi, che manca dagli ultimi Us Open, è ancora una
volta rimandato.
Finalista sconfitto è stato Carlos Moya: lo
spagnolo, ormai stabile tra i top five Atp, nulla ha potuto
contro Agassi, ma aveva ben figurato negli incontri precedenti,
specie con Escude e nella semifinale con il thailandese
Srichaphan. Bene anche l'altro iberico Albert Costa:
il campione in carica del Roland Garros, poco considerato al di
fuori della terra, è approdato in semifinale, battendo negli
ottavi Coria, e, nei quarti, addirittura il finalista 2002
Federer, al termine di un emozionante match disputato in due
giorni.
1° turno - Con
le trentadue teste di serie avanzate di un turno in un tabellone
principale a novantasei posti, la notizia principale del primo
turno è il ritorno al successo di Michael Chang, impegnato nel
tour d'addio al tennis agonistico, che lascerà a fine stagione.
Il cinese d'America travolge il tedesco Nicolas Kiefer, ormai
ombra di quel giocatore arrivato nei top ten poco più di tre
anni fa. Buono l'esordio dell'unico italiano in gara, Davide
Sanguinetti, che concede poco allo spagnolo Montanes.
2° turno - Entrati in scena i big, subito si
verifica la sorpresa più clamorosa: il numero 1 del mondo
Lleyton Hewitt, in serie positiva da undici incontri (con i
titoli di Scottsdale ed Indian Wells), cede allo spagnolo
Francisco Clavet, trentacinquenne, uscito dalle qualificazioni,
anche lui - come Chang - all'ultimo anno sul circuito. Hewitt
accusa un dolore allo stomaco che gli impedisce di rendere al
meglio e sono proprio queste frequenti indisposizioni il
principale ostacolo attuale per l'australiano, al di là degli
avversari sul campo. Le eliminazioni eccellenti non finiscono lì
e di una si rende protagonista l'azzurro Sanguinetti, che regola
in due sets combattuti (7-6 7-5) Marat Safin, n. 7 del seeding.
Fuori anche Novak (n. 8, - Lapentti), Grosjean (n. 11, - Fish),
un Kuerten (n. 15) provato dalle fatiche di Indian Wells (-
Enqvist), Corretja (n. 16, - Ginepri) e Henman (n. 18, - Escude).
Chang perde con Agassi 6-4 6-2, il medesimo punteggio inflittogli
da Andre un mese fa a San Josè.
3° turno - I protagonisti del terzo round sono
due "vecchi", Marcelo Rios (classe '75) e Todd Martin
('70), che sconfiggono, rispettivamente, Ferrero (n. 3, '80) e
Roddick (n. 6, '82), due fra i giovani più (giustamente)
accreditati. Sanguinetti perde con l'argentino Coria, come già a
Indian Wells, disilludendo le speranze azzurre. Il ceco Radek
Stepanek, dopo aver eliminato il n. 23 Youzhny, si ripete con
Schuettler (n. 12), mentre lo statunitense Ginepri si impone sul
più quotato connazionale Blake (n. 21). Da segnalare i
combattuti incontri vinti dal thailandese Paradorn Srichaphan (n.
12) su Yevgeny Kafelnikov (n. 24), da El Aynaoui (n. 19) su
Nalbandian (n. 10) e dalla wild card Philippoussis su Enqvist.
4° turno - Sfortunato Rios, obbligato a dare
forfait per un malanno fisico prima del suo incontro con
Srichaphan. Agassi è costretto a rimontare un set a
Philippoussis, ma ne esce bene. Convince Roger Federer, che
lascia appena cinque games all'olandese Schalken.
Quarti - Tutti i quarti vanno al set decisivo. I primi
due hanno luogo mercoledì, con Moya che batte a fatica Ginepri e
Srichaphan che prevale su Martin. Il terzo incontro, tra Federer e
l'inatteso Albert Costa, inizia giovedì, con lo svizzero che,
dopo aver perso il primo set al tie-break, sembra in grado di
chiudere comunque la pratica a suo favore, quando va a servire
per il match sul 5-4 nel terzo. Costa, però, dopo aver annullato
due match-points, recupera il break e tiene il suo successivo
turno di battuta, quando un acquazzone interrompe l'incontro. Si
riprende venerdì, con Costa avanti 6-5 e Federer 40 pari sul suo
servizio, dunque in una situazione quanto mai scomoda. L'elvetico
riesce ad arrivare al tie-break, ma è lo spagnolo a prevalere,
per nove punti a sette. In seguito, Agassi batte El Aynaoui, che
gioca i primi due sets alla pari, aggiudicandosi il secondo, ma
cala alla distanza.
Semifinali - Al contrario dei combattutissimi
quarti, due incontri a senso unico: troppo forti Moya ed Agassi
per i già appagati Srichaphan e Costa.
Finale - Anche l'ultimo atto del torneo,
riportato al meglio dei tre sets, non ha avuto storia: Agassi si
è imposto con un doppio 6-3 su un Moya poco convinto.
Fra le donne ha vinto Serena
Williams, battendo in finale, come nel 2002, Jennifer
Capriati, che le ha strappato un set (cosa che spesso
accade nei loro head to head), crollando, però, alla distanza.
Serena aveva dominato in semifinale la Clijsters, uscita un po'
ridimensionata dall'atteso confronto. La numero 1 del mondo è
ancora imbattuta quest'anno, avendo vinto 17 incontri su 17 e
conquistato, prima di Miami, i titoli dell'Australian Open e di
Parigi indoor.
La Capriati, alla terza finale consecutiva persa a Miami, ha
tratto giovamento dalle disgrazie altrui, battendo nei quarti la
Shaughnessy, che le aveva tolto dalla strada Venus Williams, ed
in semifinale la Rubin, autrice dell'eliminazione di Mauresmo e
Henin. Jennifer, dopo un inizio stagione sotto tono, appare
comunque in ascesa. In ribasso, invece, le quotazioni della
Hantuchova, che, dopo la fallita difesa del titolo di Indian
Wells, è uscita all'esordio per mano della Molik: l'australiana
le ha recuperato un set, infliggendole poi un pesante 6-0 al
terzo.
Rivelazione del torneo è stata la diciottenne francese Marion
Bartoli: uscita dalle qualificazioni, ha esordito nel
main draw con un terrificante doppio 6-0 alla wild card locale
Ally Baker, speranza del tennis americano, ed ha poi raggiunto i
quarti, dove Serena le ha dato un brusco stop. Oltre le attese
anche la statunitense Sarah Taylor, in gara tramite wild card,
approdata agli ottavi dopo aver battuto Myskina e Sugiyama.
Cinque le italiane in tabellone: la migliore è stata, ancora una
volta, Flavia Pennetta, spintasi al terzo turno (dove ha
strappato un set alla Davenport), con buoni successi su Widjaja e
Majoli. Discreta la Schiavone, che ha eliminato la Rittner ed
impegnato, almeno per un set, Serena Williams. Male le altre,
tutte eliminate all'esordio: la Garbin dalla Talaja, la Grande
dalla Poutchek e la Farina (dopo il bye iniziale) dalla
Srebotnik, contro la quale si è ritirata sotto 4-3 al terzo.
Risultati
MIAMI
(Atp Tennis Masters Series, cemento)
4° turno: Ginepri b. Lee 6-3
6-2, Moya (5) b. Escude 6-4 7-6, Srichaphan (13) b. Rios (28) per
rinuncia, T. Martin b. Stepanek 6-3 6-2, Costa (9) b. Coria (26)
7-5 3-6 6-3, Federer (4) b. Schalken (14) 6-3 6-2, El Aynaoui
(19) b. Lapentti 6-0 7-6, Agassi (2) b. Philippoussis 4-6 6-3
6-2.
Quarti: Moya b. Ginepri 6-7
6-3 7-6, Srichaphan b. T. Martin 6-3 6-7 7-5, Costa b. Federer 7-6
4-6 7-6, Agassi b. El Aynaoui 7-6 4-6 6-1.
Semifinali: Moya b. Srichaphan
6-4 6-2, Agassi b. Costa 6-2 6-4.
Finale: Agassi b. Moya 6-3
6-3.
MIAMI
(Wta Tier I, cemento)
4° turno: S. Williams (1) b.
Tulyaganova 6-0 6-4, Bartoli b. Davenport (7) 6-0 rit., Clijsters
(3) b. Smashnova (15) 6-1 6-1, Dokic (9) b. Molik 6-1 6-4, Rubin
(12) b. Mauresmo (8) 6-0 6-2, Henin (4) b. Weingartner 6-1 6-2,
Capriati (6) b. Taylor 6-1 6-0, Shaughnessy (23) b. V. Williams
(2) 7-6 6-1.
Quarti: S. Williams b. Bartoli
6-1 6-2, Clijsters b. Dokic 6-2 6-0, Rubin b. Henin 6-3 6-2,
Capriati b. Shaughnessy 4-6 7-6 6-4.
Semifinali: S. Williams b.
Clijsters 6-4 6-2, Capriati b. Rubin 6-2 6-4.
Finale: S. Williams b.
Capriati 4-6 6-4 6-1.