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Coppa Davis, l'Italia vola in Zimbabwe
15-09-2003
Il prossimo fine settimana sarà caratterizzato dalla disputa delle semifinali di Coppa Davis. Sul cemento di Melbourne, l'Australia di Hewitt e Philippoussis ospiterà la Svizzera di Federer, mentre, sulla terra di Malaga, la Spagna riceverà la visita dell'Argentina. Entrambi gli incontri preannunciano scintille, ma per noi italiani l'attenzione sarà concentrata soprattutto sullo spareggio che il nostro team dovrà affrontare ad Harare, in trasferta, contro lo Zimbabwe, per evitare un'umiliante discesa nella "serie C" del tennis. Il capitano azzurro Corrado Barazzutti ha selezionato, per lo scomodo incontro, i medesimi quattro giocatori che finirono sconfitti di misura ad aprile in Marocco: Filippo Volandri, Davide Sanguinetti, Giorgio Galimberti e Massimo Bertolini. Da allora Volandri è molto cresciuto: in quell'occasione, ben al di fuori dei primi cento del ranking, era ancora considerato una giovane promessa tutta da verificare, ora è fra i top 50 ed ha già raggiunto, pur perdendola, una finale Atp a Umag. Sul livornese Barazzutti punta per conquistare due punti in singolare. Sanguinetti non appare in condizione da tempo, ma dovrebbe comunque essere in grado di portare a casa quantomeno un punto, che, aggiunto ai due di Volandri, vorrebbe dire salvezza. Sarà più difficile per il doppio, presumibilmente formato da Bertolini e Galimberti, che se la vedrà con Wayne Black e Kevin Ullyett, una delle coppie più forti ed affiatate della specifica classifica Atp. Gli stessi Black ed Ullyett dovrebbero scendere in campo anche per i singolari, in cui la differenza tecnica a nostro favore dovrebbe far valere il suo peso, pur su un campo veloce, difficile ed in altura - a circa 1.500 metri - come quello su cui si giocherà. L'Italia si affaccia dunque alla sfida nelle vesti di favorita, ma dovrà stare ben attenta a non sottovalutare l'impegno ed a rifuggire passi falsi, sempre possibili quando ci si trova in un ambiente sconosciuto e non ci si è preparati al meglio per evitare di essere colti impreparati.
Due i tornei Atp in programma nella
settimana appena terminata. Sul cemento di Costa do
Sauipe, Sjeng Schalken ha fatto suo
l'Open del Brasile, secondo titolo dell'anno dopo quello
sull'erba casalinga di 's-Hertogenbosch. L'olandese, accreditato
della seconda testa di serie, ha battuto in finale il n. 1 Rainer
Schuettler, confermando una superiorità negli head to head già
emersa recentemente prima a Wimbledon e poi agli Us Open.
Schuettler aveva sconfitto in una combattuta semifinale l'idolo
locale Gustavo Kuerten, n. 3 del seeding e campione uscente.
A Bucarest, in una finale disputata solo oggi
(lunedì) a causa della pioggia, lo spagnolo David
Sanchez ha prevalso nettamente sul cileno Nicolas Massu.
Sanchez aveva, invece, corso grossi rischi nella semifinale
contro l'argentino Jose Acasuso, cui aveva annullato quattro
match-points nel secondo set prima di chiudere 6-3 al terzo.
Le donne erano impegnate a Bali, in Indonesia, per un Tier III. In finale sono giunte le prime due del tabellone, Chanda Rubin ed Elena Dementieva, ed è stata quest'ultima ad imporsi, lasciando appena tre games all'avversaria. Grazie al successo, la russa fa ritorno fra le top ten del ranking Wta, da dove mancava dal maggio 2001, insediandosi all'ottavo posto. Da notare la buona vittoria, al primo turno, di Tathiana Garbin su Jelena Dokic, n. 4 del seeding: purtroppo la mestrina non è andata oltre, facendosi fermare subito dopo dalla Widjaja.
Risultati
Costa
do Sauipe (Atp International Series, cemento) -
Semifinali: Schuettler (1) b. Kuerten (3) 6-4 2-6 7-5, Schalken
(2) b. Etlis 6-1 2-0 rit. Finale: Schalken b. Schuettler 6-2 6-4.
Bucarest (Atp International
Series, terra) - Semifinali: D. Sanchez (4) b. Acasuso 6-7 7-6
6-3, Massu (2) b. Sabau 6-1 6-4. Finale: D. Sanchez b. Massu 6-2
6-2.
Bali (Wta Tier III, cemento) - Semifinali: Rubin (1) b. Obata 6-2 7-5, Dementieva (2) b. Vento 6-4 6-3. Finale: Dementieva b. Rubin 6-2 6-1.