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Parigi, solo Henman contro gli argentini

02-06-2004

Ventisette anni dopo il successo di Guillermo Vilas, al Roland Garros le semifinali del singolare maschile sono quasi monopolizzate dal tennis argentino. L'unica eccezione è l'inglese Tim Henman, che ha impedito al Paese sudamericano l'en-plein battendo nei quarti Juan Ignacio Chela, malgrado il campo reso più lento dalla pioggia caduta fino a poco prima. Henman, che, da sempre, ricerca il titolo sull'erba di Wimbledon, è la grande sorpresa del torneo parigino: su una superficie poco adatta al suo gioco d'attacco, è riuscito ad esprimersi al meglio, nell'arco di interi incontri, come con Chela, o nei momenti decisivi, come con Saulnier al primo turno e Llodra negli ottavi, cui ha annullato con coraggio dei match-points, prevalendo in combattutissimi quinti sets. Ora, per lui, sarà difficile andare ancora avanti, perché se la dovrà vedere subito con il più forte degli argentini, Guillermo Coria, numero 3 del mondo, alla seconda semifinale consecutiva nello Slam su terra. Coria, finora, è stato impressionante nel suo cammino e, in particolare, nel suo quarto di finale con il campione di Roma Carlos Moya. L'anno scorso perse con Verkerk, stavolta il dichiarato obiettivo è arrivare in fondo.

La semifinale della parte alta del main draw sarà tra Gaudio e Nalbandian. Gaston Gaudio era, tra i giocatori del suo Paese, il meno atteso a questi livelli, pur essendo noto come buon terraiolo: è stato bravo ad approfittare di un buon tabellone, che, da unseeded, gli ha messo di fronte solo due teste di serie, ed entrambe poco a loro agio sul rosso: il n. 14 Novak al secondo turno, superato 6-3 al quinto, ed il n. 12 Hewitt, travolto nei quarti. Più complicato è stato il cammino di David Nalbandian, che ha sconfitto, sempre in quattro sets, Marat Safin negli ottavi e Gustavo Kuerten nei quarti, senza giocare benissimo, ma vincendo spesso i punti che più contavano.


 

Il match: Kuerten - Nalbandian (quarti di finale, mercoledì 2)

Sul Court Philippe Chatrier, scendono in campo, per l'ultimo quarto di finale in ordine cronologico, Gustavo Kuerten e David Nalbandian. Si vede subito che "Guga" non è lo stesso della vittoria su Federer e, nel primo set, Nalbandian domina, infilando quattro giochi consecutivi dal 2 pari. Nel secondo Kuerten guadagna subito il break decisivo, salendo 3-0 e mantenendo il vantaggio acquisito fino al 6-3. Terzo set in altalena: break iniziale del brasiliano, poi quattro giochi per Nalbandian, che sale 4-1, viene raggiunto sul 4 pari, ma chiude 6-4. Quarto set con l'argentino sempre costretto a rincorrere: Kuerten va subito 2-0 e conserva il break di margine. Sul 5-3, servizio per l'argentino, "Guga" sciupa un primo set-point, altri due ne manca sul 5-4 40-15, facendosi raggiungere sul 5 pari. Il brasiliano opera un nuovo break, va a servire per il set una seconda volta sul 6-5, ma non riesce a chiudere. Tie-break: Kuerten avanti 5-2, 5 pari, quarto set-point sprecato sul 6-5, infine tre punti di fila per Nalbandian, che chiude 8-6 al primo match-point.

 


Nel singolare femminile assisteremo a due semifinali inattese alla vigilia: nella prima saranno di fronte Suarez e Dementieva, nella seconda Myskina e Capriati.
L'argentina Paola Suarez si è infilata nel varco lasciato libero dalla prematura eliminazione della Henin, battendo prima la cinese Zheng e poi la giovane russa Sharapova.
Elena Dementieva ha rischiato grosso al terzo turno con l'israeliana Smashnova - che ha vinto 6-0 il primo set, ma, dopo aver ceduto il secondo al tie-break, è stata costretta dai crampi all'abbandono all'inizio del terzo. Scampato il pericolo, la russa ha travolto la Davenport negli ottavi e poi ha dato un grosso dispiacere ai francesi, battendo la Mauresmo nei quarti. Amelie ha confermato, nell'occasione, i noti limiti di tenuta psicologica: aveva giocato un gran match con Magdalena Maleeva al turno precedente, ma, sentendo avvicinarsi il grande traguardo, ha smarrito i suoi colpi con Elena, commettendo un errore dietro l'altro.
L'altra russa Anastasia Myskina, da non sottovalutare, ha annullato un match-point negli ottavi alla connazionale Kuznetsova, prevalendo 8-6 al terzo, e, nei quarti, ha dominato Venus Williams con autorità.
Anche la sorella di Venus, Serena, lontana dalla forma migliore, è uscita malamente di scena, battuta, come a Roma, da Jennifer Capriati, che aveva sconfitto, in precedenza, la nostra Schiavone. A questo punto la favorita sembra proprio Jennifer, nettamente la più blasonata delle quattro: la statunitense già si impose a Parigi tre anni fa ed ha trovato, strada facendo, una buona condizione.


Risultati Roland Garros

3° turno (uomini): Malisse b. Costa (26) 6-4 2-6 4-6 7-6 8-6.
4° turno: Kuerten (28) b. F. Lopez (23) 6-3 7-5 6-4, Nalbandian (8) b. Safin (20) 7-5 6-4 6-7 6-3, Gaudio b. Andreev 6-4 7-5 6-3, Hewitt (12) b. Malisse 7-5 6-2 7-6, Moya (5) b. Robredo (17) 7-6 6-4 6-2, Coria (3) b. Escudé 6-0 rit., Henman (9) b. Llodra 6-7 4-6 6-4 6-3 9-7, Chela (22) b. Mutis 4-6 6-2 7-6 6-2.
Quarti: Nalbandian b. Kuerten 6-2 3-6 6-4 7-6, Gaudio b. Hewitt 6-3 6-2 6-2, Coria b. Moya 7-5 7-6 6-3, Henman b. Chela 6-2 6-4 6-4.

4° turno (donne): Suarez (14) b. Zheng 6-4 7-5, Sharapova (18) b. Weingartner 6-3 6-1, Mauresmo (3) b. Maleeva (21) 6-2 6-1, Dementieva (9) b. Davenport (5) 6-1 6-3, Myskina (6) b. Kuznetsova (11) 1-6 6-4 8-6, V. Williams (4) b. Zuluaga (23) 6-1 7-6, Capriati (7) b. Schiavone (17) 7-5 6-1, S. Williams (2) b. Asagoe 6-3 6-1.
Quarti: Suarez b. Sharapova 6-1 6-3, Dementieva b. Mauresmo 6-4 6-3, Myskina b. V. Williams 6-3 6-4, Capriati b. S. Williams 6-3 2-6 6-3.


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