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Doha, il gran rientro di Escudé

11-01-2004

Il primo numero 1 della Champions Race 2004 è Nicolas Escudé: il francese, al rientro sul circuito dopo sei mesi di stop per infortunio (era assente dallo scorso Wimbledon), ha vinto il torneo di Doha, nel Qatar, nel cui tabellone era entrato grazie ad una wild card. Escudé, allenato dal connazionale Thierry Champion, ha battuto in finale il croato Ivan Ljubicic per conquistare il quarto titolo di una carriera che raggiunse l'apice poco più di due anni fa, quando fu il protagonista assoluto del trionfo transalpino in Coppa Davis a Melbourne contro l'Australia.
Anche il finalista Ljubicic ha fornito ottime prove lungo un cammino che l'ha visto eliminare ben tre teste di serie: Massu (n. 5) al primo turno, Grosjean (n. 4) nei quarti e Henman (n. 7) in una combattutissima semifinale.
In gara erano ben quattro top ten (e dovevano essere cinque, visto che Coria ha rinunciato), ma nessuno di loro ha fatto molta strada: il migliore è stato proprio Grosjean, giunto ai quarti; Schuettler (n. 2) e Philippoussis (n. 3) sono usciti all'esordio, rispettivamente per mano di Youzhny e del campione uscente Koubek (che ha perso al turno successivo con Lee). Il più deludente è stato però l'attesissimo numero 1 mondiale Roddick, che ha ceduto 6-3 6-4 al secondo turno allo svedese Bjorkman. Nel main draw c'era anche Volandri, battuto al debutto dall'argentino Calleri 6-4 al terzo.

Ad Adelaide, in Australia, si è imposto lo slovacco Dominik Hrbaty, in finale sul francese Michael Llodra. Llodra aveva battuto nei quarti il n. 2 del seeding Spadea, mentre il n. 1 Ferreira era uscito ignominiosamente all'esordio, incassando un pesante 6-0 6-1 dalla wild card locale Reid. Unico italiano nel main draw era Sanguinetti, che ha superato nettamente il tedesco Elsner, prima di cedere al finlandese Nieminen.
Il torneo ha segnato il rientro alle competizioni del vincitore degli Open d'Australia di due anni fa, Thomas Johansson, che mancava addirittura da quattordici mesi (dalla Masters Cup di Shanghai, novembre 2002). Lo svedese, reduce da una lunga convalescenza, si è ben comportato, battendo agevolmente il belga Christophe Rochus e, soprattutto, il n. 3 del seeding Clement: lo ha fermato, nei quarti, lo statunitense Dent.

A Chennai, in India, torneo sorprendentemente regolare: in semifinale sono giunte le prime quattro teste di serie ed in finale le prime due, Carlos Moya e Paradorn Srichaphan. Ad imporsi, al tie-break del terzo set, è stato il n. 1 Moya. Per Srichaphan era la terza finale in tre anni nell'evento indiano: battuto da Canas nel 2002, si era rifatto su Kucera dodici mesi fa. Nessun italiano era presente nel tabellone principale.

Passando ai tornei femminili, a Gold Coast ha vinto la giapponese Ai Sugiyama, n. 1 del seeding, in finale sulla n. 2 Nadia Petrova. Farina e Schiavone hanno perso all'esordio, con Sprem e Sanchez Lorenzo.
Ad Auckland, la greca Eleni Daniilidou ha bissato il successo dell'anno scorso, battendo in finale la promessa statunitense Ashley Harkleroad. Subito fuori la Grande (- Lee-Waters), ha passato un turno la Garbin, uscita dalle qualificazioni (+ Granville, - Perry).

A Perth si è inoltre disputata la Hopman Cup, competizione mista per nazioni. Hanno vinto, per il secondo anno di fila, gli Stati Uniti, rappresentati da Lindsay Davenport e James Blake, in finale sulla Slovacchia. Determinante è stato il doppio, dopo che la Davenport aveva travolto la Hantuchova e Kucera aveva pareggiato superando 7-6 al terzo Blake. L'Italia, presente nelle due edizioni precedenti, stavolta non era in gara.

Da domani uomini in campo ad Auckland e Sydney, donne a Sydney, Hobart e Canberra, per gli ultimi tornei di preparazione agli Australian Open, al via tra otto giorni.


 

Due casi di doping nell'Atp

In settimana sono emersi due casi di positività all'antidoping nel circuito Atp. Prima Mariano Puerta, ex top twenty, è stato squalificato per sei mesi per l'utilizzo di clembuterolo. Puerta è il terzo argentino ad essere trovato positivo negli ultimi due anni, dopo Chela e Coria. Poi è stata la volta di Greg Rusedski, ex n. 4 del mondo, trovato con tracce di nandrolone nel sangue: l'anglo-canadese - in campo in settimana ad Adelaide, dov'è uscito al secondo turno - parteciperà comunque agli Australian Open. La discutibile decisione è stata comunicata dal direttore dello Slam oceanico Paul McNamee, che ha spiegato come la prima udienza disciplinare al riguardo - e dunque la prima possibilità di sanzioni - sia prevista per il 9 febbraio, otto giorni dopo la conclusione del torneo.

 


Risultati

Doha (Atp International Series, cemento) - Quarti: Calleri (8) b. Bjorkman 6-4 6-4, Escudé b. Lee 6-4 6-2, Ljubicic b. Grosjean (4) 6-3 5-7 6-4, Henman (7) b. Sargsian 6-3 6-1. Semifinali: Escudé b. Calleri 6-2 6-3, Ljubicic b. Henman 7-6 3-6 7-6. Finale: Escudé b. Ljubicic 6-3 7-6.
Adelaide (Atp International Series, cemento) - Semifinali: Hrbaty b. Nieminen (6) 6-4 6-2, Llodra b. Dent (5) 6-3 7-5. Finale: Hrbaty b. Llodra 6-4 6-0.
Chennai (Atp International Series, cemento) - Semifinali: Moya (1) b. Schalken (3) 6-3 6-4, Srichaphan (2) b. Robredo (4) 1-6 7-6 7-5. Finale: Moya b. Srichaphan 6-4 3-6 7-6.

Gold Coast (Wta Tier III, cemento) - Semifinali: Sugiyama (1) b. Stosur 7-5 3-6 6-3, Petrova (2) b. Dechy 7-6 6-4. Finale: Sugiyama b. Petrova 1-6 6-1 6-4.
Auckland (Wta Tier IV, cemento) - Semifinali: Daniilidou (3) b. Suarez (1) 7-6 6-4, Harkleroad b. Bartoli 3-6 6-4 6-1. Finale: Daniilidou b. Harkleroad 6-3 6-2.


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