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Roma, finalmente Mauresmo

16-05-2004

Dopo aver perso tre volte in finale (nel 2000 dalla Seles, nel 2001 dalla Dokic e l'anno scorso dalla Clijsters), finalmente Amelie Mauresmo è riuscita a fare suo il titolo del Tier I di Roma.
E' stato un successo tutt'altro che agevole, poiché la francese ha dovuto dare fondo alle proprie energie, fisiche e nervose, per superare la resistenza, in finale, di
Jennifer Capriati, cui, appena una settimana fa, nella semifinale di Berlino, non aveva concesso che due games. Stavolta Jennifer era reduce dalla vittoria in semifinale su Serena Williams, in un match giocato molto male dalla minore delle sorelle di Compton. La statunitense di origini italiane si è aggiudicata il primo set, la Mauresmo ha reagito, portando la situazione in parità; poi, nel terzo set, la battaglia si è fatta più intensa. La Capriati ha sciupato un vantaggio di 4-2 ed un match-point sul 5-4; nel decisivo tie-break, ha ceduto 8-6, sancendo il trionfo di Amelie.

La Mauresmo non aveva avuto problemi in semifinale con Vera Zvonareva - autrice dell'eliminazione, nei quarti, di Francesca Schiavone -, ma se l'era vista brutta al turno precedente con la nostra Silvia Farina. L'azzurra, ceduto nettamente il primo set, ha dominato il secondo e, dopo un'interruzione per pioggia, è arrivata a condurre 5-3, e poi 5-4 0-30 servizio Mauresmo, nel terzo. La francese non si è arresa ed ha chiuso 7-5, suscitando più di un rimpianto in Silvia, impegnata, da domani, nella difesa del triplo titolo di Strasburgo.

Nel complesso abbiamo assistito a due settimane di buon tennis. Gli spettatori paganti sono aumentati nettamente rispetto all'anno scorso, grazie, soprattutto, ad una politica di prezzi al ribasso, senza dimenticare la presenza di amati campioni del recente passato nel Delta Tour, che hanno regalato alcune serate di bel tennis, e la parziale copertura dell'evento in chiaro in tv di Italia Uno. La speranza è che il segnale positivo non sia un fuoco di paglia e che il tennis torni ad occupare il posto che merita nella considerazione degli sportivi italiani.


 

Il cammino romano di Amelie Mauresmo

1° turno:
bye
2° turno:
+ N. Dechy 7-5 6-2
3° turno:
+ C. Martinez (13) 6-3 6-4
Quarti:
+ S. Farina (10) 6-1 2-6 7-5
Semifinali:
+ V. Zvonareva (8) 6-2 6-3
Finale:
+ J. Capriati (5) 3-6 6-3 7-6

 


Il Masters Series di Amburgo ha evidenziato, se ci fossero stati dubbi in proposito, come, anche sulla terra, Roger Federer abbia tutte le possibilità di primeggiare. Il numero uno del mondo, che a Roma era uscito malamente al secondo turno per mano di Albert Costa, ha ritrovato in Germania, cammin facendo, un'ottima condizione. Il match più difficile, paradossalmente, è stato quello di primo turno con Gaston Gaudio, che l'ha impegnato duramente, mancando anche più di un'opportunità per il break decisivo nel terzo set. Superato quell'ostacolo, Federer è divenuto inavvicinabile per chiunque, dominando, fra gli altri, anche Carlos Moya nei quarti.
In finale Roger ha concluso l'incredibile serie positiva del campione uscente Guillermo Coria, reduce da trentuno vittorie consecutive sulla terra battuta, dal luglio scorso in poi. L'argentino, assente a Roma ma vincitore a Montecarlo, non è riuscito a contenere il numero uno, ma, al Roland Garros, chi aspirerà al titolo dovrà fare i conti con lui.

turno - Due gli italiani in tabellone: Volandri cede netto a Lapentti, Seppi, proveniente dalle qualificazioni, perde solo 7-5 1-6 6-3 con Henman (n. 5), dopo avere mancato favorevoli opportunità nel primo set. Subito fuori Schuettler (n. 4), battuto da Burgsmueller, ed il finalista di Roma Nalbandian (n. 6), superato da Ferrer. Ottimo inizio di Safin, che regola Grosjean (n. 8), fatica il n. 1 Federer, costretto al terzo set dall'argentino Gaudio.
2° turno - Mentre Pavel travolge Henman, interessante è il successo di Hewitt su Haas in un match che, due anni fa, di questi tempi, avrebbe messo in campo i primi due giocatori del mondo.
3° turno - Esce Safin, battuto dall'austriaco Melzer. Moya fatica con il connazionale Verdasco, vincitore del torneo di Valencia, Federer convince contro il cileno Gonzalez.
Quarti - Nel match più atteso, con uno di fronte all'altro i primi due della Champions Race 2004, Federer non concede chances al vincitore di Roma Moya. Hewitt non si lascia sfuggire l'occasione con Melzer, mentre in basso Coria domina Ferrer e Ljubicic vince in rimonta su Youzhny.
Semifinali - Si forma la miglior finale possibile: Federer non ha problemi con Hewitt, più dura per Coria, portato al terzo da Ljubicic.
Finale - Coria parte bene, aggiudicandosi il primo set, ma poi esce fuori Federer, che vince i successivi tre e bissa così il successo qui riportato due anni fa.


Risultati

AMBURGO (Atp Tennis Masters Series, terra)
3° turno: Federer (1) b. Gonzalez (13) 7-5 6-1, Moya (7) b. Verdasco 6-4 3-6 6-4, Hewitt (17) b. Saretta 6-4 2-6 6-4, Melzer b. Safin 6-4 6-4, Ljubicic b. Pavel 4-6 6-4 6-3, Youzhny b. Mayer 6-0 7-6, Ferrer b. Costa 5-7 6-4 6-3, Coria (2) b. Robredo (16) 7-6 6-4.
Quarti: Federer b. Moya 6-4 6-3, Hewitt b. Melzer 6-4 6-3, Ljubicic b. Youzhny 4-6 7-5 6-1, Coria b. Ferrer 6-2 6-2.
Semifinali: Federer b. Hewitt 6-0 6-4, Coria b. Ljubicic 3-6 6-1 6-4.
Finale: Federer b. Coria 4-6 6-4 6-2 6-3.

ROMA (Wta Tier I, terra)
Quarti: S. Williams (1) b. Kuznetsova (9) 7-5 6-0, Capriati (5) b. Smashnova (16) 6-3 6-3, Zvonareva (8) b. Schiavone (14) 6-3 6-3, Mauresmo (2) b. Farina (10) 6-1 2-6 7-5.
Semifinali: Capriati b. S. Williams 6-4 6-4, Mauresmo b. Zvonareva 6-2 6-3.
Finale: Mauresmo b. Capriati 3-6 6-3 7-6.


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