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Indian Wells, Federer inarrestabile

22-03-2004

Il torneo di Indian Wells ha segnato il terzo successo stagionale - secondo in carriera in un Masters Series, dopo Amburgo 2002 - di Roger Federer, indiscutibilmente di gran lunga il più forte giocatore del mondo. L'elvetico ha fornito impressionanti prove di superiorità, l'unico a strappargli un set è stato Andre Agassi in semifinale, ma, per il resto, i suoi incontri sono sempre stati a senso unico. Il suo attuale dominio ricorda da vicino quello di Pete Sampras, che, in alcune fasi della propria carriera, apparve ingiocabile per chiunque. Nell'Entry Ranking - che considera i risultati delle ultime cinquantadue settimane - Federer ha ora 5635 punti, 1210 più di Ferrero, secondo, mentre nella Champions Race 2004 è a quota 372, con un vantaggio di 221 su Safin, più diretto inseguitore.

Bravo è stato anche il finalista Tim Henman, che già si era dovuto arrendere nell'ultimo atto qui due anni fa di fronte a Lleyton Hewitt. Stavolta l'inglese nulla ha potuto contro Federer, che aveva battuto negli ultimi due confronti diretti, a novembre a Parigi Bercy ed un mese fa a Rotterdam. Henman, risalito all'ottavo posto dell'Entry Ranking, dopo essere scivolato l'anno scorso fuori dai primi trenta a causa di un infortunio, si è reso protagonista dell'eliminazione, nei quarti, di Andy Roddick, che soffre in modo particolare il suo gioco d'attacco. In questo momento nemmeno Roddick (così come Ferrero, qui neanche sceso in campo a causa della varicella) sembra in grado di impensierire il primato di Federer: il calendario gli offre comunque una nuova opportunità già da questa settimana, con il Masters Series di Miami.

L'Italia di Coppa Davis può iniziare a preoccuparsi, visto lo stato di forma di Irakli Labadze, leader della Georgia che affronteremo a Cagliari nel week-end di Pasqua nel match d'esordio della "serie C". Labadze, che aveva disputato un inizio di stagione decisamente sotto tono, ha realizzato qui il maggiore exploit della carriera, raggiungendo addirittura le semifinali, dopo aver battuto, fra gli altri, Moya e Blake. In Sardegna si giocherà sulla terra, dove il giocatore georgiano rende meno, ma, ad ogni modo, un incontro che si preannunciava piuttosto agevole sembra complicarsi, considerate anche le precarie condizioni di Volandri - costretto al ritiro per infortunio già nel primo turno - e le incertezze di Sanguinetti.

1° turno - Due gli italiani in gara: Volandri si ritira sotto 6-4 4-0 con l'argentino Canas, Sanguinetti vince un match equilibrato sul veterano francese Santoro. Da segnalare il primo successo dal rientro, dopo due sconfitte al primo turno, di Tommy Haas, costretto da un infortunio a saltare l'intera stagione 2003: il tedesco supera di misura lo svedese Enqvist.
2° turno - Entrano in scena le trentadue teste di serie. Mentre Sanguinetti cede nettamente a Grosjean, vanno subito fuori Moya (n. 7), battuto dal georgiano Labadze, e Philippoussis (n. 9), sconfitto dal russo Youzhny. Haas prosegue la sua corsa, travolgendo il n. 10 Srichaphan.
3° turno - L'eliminazione più clamorosa è quella del bicampione uscente Hewitt (n. 8), superato alla distanza dall'argentino Chela. Haas supera anche Albert Costa (n. 23), su tutti gli incontri spicca la rivincita di Roddick, che, sconfitto da Safin agli Open d'Australia, si impone qui sul russo in due sets (7-6 6-2).
4° turno - Nessuna sorpresa: tra i favoriti rischia solo Coria con Grosjean, pochi problemi per Federer, Roddick, Agassi e Henman. Avanza ancora Labadze, in rimonta sull'argentino Calleri, mentre si ferma la bella corsa di Haas, battuto da Chela.
Quarti - Avanzano Federer, su Chela, Agassi, su Coria, ed il sorprendente Labadze, su James Blake. Henman si conferma giocatore ostico per Roddick e batte in rimonta il numero uno del 2003.
Semifinali - Henman ferma agevolmente la corsa di Labadze, l'atteso match tra Federer ed Agassi vede prevalere l'elvetico, ma solo per 6-4 al terzo.
Finale - Federer batte Henman in due sets, vendicando così l'unica sconfitta patita quest'anno. Lo svizzero è sempre più numero uno.

Il titolo femminile è andato a Justine Henin, che sta instaurando un dominio simile a quello di Federer nel settore maschile. La belga non ha ceduto un set lungo il suo cammino, lasciando le briciole alle avversarie: due games ad Anastasia Myskina in semifinale, cinque a Lindsay Davenport in finale. L'unica che avrebbe potuto impensierire la Henin, ossia la sua connazionale Kim Clijsters, è stata costretta al forfait prima del suo match di terzo turno con la Granville, a causa di un infortunio al polso che la terrà lontana dai campi per qualche settimana.
Non può essere positivo il bilancio delle italiane, prive della numero uno Silvia Farina: nessuna è riuscita a vincere più d'un match. In due derbies di primo turno le qualificate Antonella Serra Zanetti e Santangelo hanno battuto, rispettivamente, Grande e Garbin, ma si sono poi fermate di fronte a Frazier e Davenport (la Santangelo ha incassato addirittura un doppio 6-0 da Lindsay). Il round iniziale è stato superato anche dalla Pennetta sulla Cervanova e dalla Camerin sulla Cohen Aloro: Flavia ha poi perso in tre sets con la Sharapova, Maria Elena è stata dominata dalla Myskina. Subito fuori, infine, dopo un bye, la Schiavone, travolta (6-2 6-1) dalla modesta Brandi.

Ora il circuito, come accennato, si trasferisce a Miami, in Florida, in quello che è considerato il torneo più prestigioso dopo i quattro dello Slam: l'attesa è principalmente per l'annunciato rientro, dopo oltre otto mesi (manca dalla finale di Wimbledon vinta sulla sorella Venus), di Serena Williams.


 

Il punto: Rusedski assolto dall'accusa di doping

Greg Rusedski è stato assolto dall'accusa di doping dal tribunale dell'Atp e potrà dunque continuare regolarmente la sua attività. L'anglo-canadese è stato già convocato per il match di Coppa Davis della Gran Bretagna contro il Lussemburgo, in programma dal 9 all'11 aprile. Tutto sembra essersi concluso, dunque, in una bolla di sapone: la presunta positività al nandrolone di Rusedski, che aveva suscitato molte polemiche, anche a causa di illustri interventi non richiesti (in primis, quello di John McEnroe), è stata infine negata, così come era successo per la questione riguardante il ceco Bohdan Ulihrach l'anno scorso. Il direttore della WADA (Agenzia mondiale antidoping), Dick Pound, è però intenzionato a far riaprire il caso, ritenendo insoddisfacente la difesa fornita da Rusedski.

 


Risultati

INDIAN WELLS (Atp Tennis Masters Series, cemento)
4° turno: Federer (1) b. Fish (18) 6-4 6-1, Chela (32) b. Haas 6-4 6-2, Coria (4) b. Grosjean (13) 3-6 7-6 6-2, Agassi (5) b. Youzhny 7-5 6-2, Henman (9) b. Arthurs 6-1 6-3, Roddick (3) b. Escude 6-3 6-2, Labadze b. Calleri (22) 1-6 6-3 6-4, Blake b. Dent 7-6 4-6 6-1.
Quarti: Federer b. Chela 6-2 6-1, Agassi b. Coria 6-4 7-5, Henman b. Roddick 6-7 7-6 6-3, Labadze b. Blake 6-7 6-4 6-1.
Semifinali: Federer b. Agassi 4-6 6-3 6-4, Henman b. Labadze 6-3 6-2.
Finale: Federer b. Henman 6-3 6-3.

INDIAN WELLS (Wta Tier I, cemento)
4° turno: Henin (1) b. Strycova 6-3 6-4, Kuznetsova (12) b. Frazier (33) 6-0 6-3, Myskina (4) b. Sharapova (16) 6-2 6-1, C. Martinez (11) b. Schett 6-1 6-2, Dulko b. Irvin 7-6 7-6, Davenport (3) b. Shaughnessy (20) 6-1 6-3, Dechy (19) b. Zvonareva (6) 2-6 6-2 6-2, Zuluaga (15) b. Granville 7-5 6-2.
Quarti: Henin b. Kuznetsova 6-4 7-5, Myskina b. C. Martinez 7-6 2-6 6-3, Davenport b. Dulko 6-3 6-2, Dechy b. Zuluaga 7-6 6-3.
Semifinali: Henin b. Myskina 6-1 6-1, Davenport b. Dechy 6-2 7-6.
Finale: Henin b. Davenport 6-1 6-4.


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