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Melbourne, Roger domina, Serena risorge

28-01-2007

Roger Federer, i record continuano. Con il successo ottenuto agli Australian Open, l'indiscusso numero uno del mondo ha portato a 10 i titoli dello Slam, 4 in meno del primatista assoluto Pete Sampras. Per lui è stata la settima finale consecutiva in un major (eguagliato Jack Crawford negli anni Trenta), l'undicesima semifinale di fila (record in solitaria). Inoltre, ha vinto il torneo senza cedere nemmeno un set: l'ultimo a riuscirci, in una prova dello Slam, era stato niente meno che Bjorn Borg al Roland Garros nel lontano 1980. Soprattutto, Federer ha fornito una dimostrazione di superiorità imbarazzante, specie nel match contro Andy Roddick, che si era affacciato al confronto con qualche speranza (era arrivato al match-point nel round robin dell'ultima Masters Cup, aveva addirittura vinto in esibizione a Kooyong), ma è stato pesantemente ridimensionato, subendo una lezione davvero umiliante. L'elvetico sarà atteso alla prova del nove della sua stagione, e forse della carriera, sulla terra di Parigi: dovesse espugnarla, potrebbe davvero accarezzare un sogno proibito di nome Grande Slam.

Esce benissimo da Melbourne anche il finalista Fernando Gonzalez, cui la partnership con il coach Larry Stefanki, iniziata lo scorso maggio, ha donato grande convinzione e tranquillità. Il 27enne cileno, dopo aver eliminato Hewitt e Blake, ha travolto Rafael Nadal nei quarti e Tommy Haas in semifinale: il diritto è sempre quello devastante di qualche tempo fa, ma ora copre molto meglio il campo e anche gli altri colpi (servizio in primis) mostrano i risultati dell'ottimo lavoro svolto. Per due settimane Fernando (che ha eguagliato il piazzamento colto qui dal connazionale Marcelo Rios nove anni fa) è stato virtualmente il numero 2 del mondo: ora dovrà dimostrare di valere quel posto per tutta una stagione. Intanto, domani farà per la prima volta il suo meritato ingresso nei top five (5°).

Fra le donne abbiamo assistito all'ennesima resurrezione in casa Williams: stavolta è toccato a Serena, che, non inclusa fra le teste di serie, ha ottenuto l'ottavo centro Slam in carriera, il terzo in Australia. L'ultima sua vittoria risaliva proprio all'Open di Melbourne, due anni fa: da allora solo delusioni, miste ad infortuni e prolungate assenze dai campi. Battuta da Sybille Bammer nei quarti di Hobart alla vigilia del torneo, Serena era persino indecisa sulla sua partecipazione: ha faticato enormemente con Nadia Petrova al terzo turno e Shahar Peer nei quarti (entrambe sono giunte a due punti dal successo); poi, in semifinale, ha battuto bene Nicole Vaidisova e, in finale, ha regalato una performance di straordinario livello contro la fresca numero uno Wta Maria Sharapova, lasciandole appena tre games, dopo esser andata 5-0 nel primo set e 4-0 nel secondo. Da 81sima che era due settimane fa, domani la campionessa di Compton sarà nuovamente fra le prime quindici (14sima), pronta, se ne avrà voglia e il fisico glielo consentirà, a riprendersi ciò che era suo.


Risultati Australian Open

Quarti (uomini): Federer (1) b. Robredo (7) 6-3 7-6 7-5, Roddick (6) b. Fish 6-2 6-2 6-2, Haas (12) b. Davydenko (3) 6-3 2-6 1-6 6-1 7-5, Gonzalez (10) b. Nadal (2) 6-2 6-4 6-3.
Semifinali: Federer b. Roddick 6-4 6-0 6-2, Gonzalez b. Haas 6-1 6-3 6-1.
Finale: Federer b. Gonzalez 7-6 6-4 6-4.

Quarti (donne): Sharapova (1) b. Chakvetadze (12) 7-6 7-5, Clijsters (4) b. Hingis (6) 3-6 6-4 6-3, S. Williams b. Peer (16) 3-6 6-2 8-6, Vaidisova (10) b. Safarova 6-1 6-4.
Semifinali: Sharapova b. Clijsters 6-4 6-2, S. Williams b. Vaidisova 7-6 6-4.
Finale: S. Williams b. Sharapova 6-1 6-2.


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