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Melbourne, trionfano Roger ed Amelie
29-01-2006
Non è mai apparso al meglio lungo tutto il torneo, ma
proprio questo evidenzia la sua grandezza: Roger Federer ha vinto gli
Australian Open per la seconda volta (dopo il 2004), suo settimo titolo
major sulle ultime undici prove disputate, il segno di un dominio che non
conosce limiti. Cinque sets ceduti lungo il cammino (due a Haas, uno ciascuno a
Davydenko, Kiefer e Baghdatis), ma la costante sensazione di essere in grado di
cambiare marcia al momento opportuno. L'elvetico appare ormai senza avversari:
se domina pur non esprimendosi sui suoi livelli migliori, cosa accadrà quando
sarà al 100 per cento?! Il
sogno Slam, interrotto al primo ostacolo nel 2005 (da Safin, assente quest'anno),
resta più vivo che mai.
A contendere il titolo
all'inarrivabile Federer è stato il 20enne cipriota Marcos
Baghdatis, incredibile rivelazione
delle due settimane di Melbourne, nel corso delle quali ha eliminato Stepanek,
Roddick, Ljubicic e Nalbandian. Anche in finale Marcos ha inizialmente messo
paura al numero uno, facendo suo il primo set e restando pienamente in partita
fino al 5 pari nel secondo. Poi Roger, fiutando aria di guai, ha messo il turbo
e non c'è stato più nulla da fare: undici games di fila e successo messo in
bacheca. Baghdatis esce comunque da Melbourne in una nuova dimensione: si
attendeva l'esplosione di altri talenti come Gasquet, Berdych o Murray ed,
invece, Marcos ha anticipato tutti cogliendo un risultato impronosticabile alla
vigilia. Il prosieguo della stagione ci dirà se abbiamo trovato un nuovo
protagonista, capace di continuità a questi livelli (augurandoci venga superata
la questione dei due anni obbligatori di servizio militare da svolgere in
patria, che comprometterebbero una carriera più che promettente).
Fra le donne, si è finalmente sbloccata Amelie Mauresmo, che, dopo anni di buone prove nel circuito Wta e delusioni nello Slam, ha conquistato il suo primo major. Dopo aver usufruito dei ritiri di Michaella Krajicek per un'insolazione al terzo turno e di Kim Clijsters per una distorsione alla caviglia in semifinale (la sfortunata belga sarà costretta a star fuori due mesi), la giocatrice francese non ha avuto la gioia del match-point vincente nemmeno in finale. Infatti la sua avversaria, Justine Henin, sotto 6-1 2-0 30-0, ha deciso di abbandonare per un improvviso fastidio allo stomaco, che, in verità, non si era evidenziato particolarmente nel corso dell'incontro. La Mauresmo stava dominando ed avrebbe certo meritato una conclusione più consona, negatale da un'avversaria che, nella circostanza, non ha dimostrato senso sportivo, visto che il problema da lei accusato, con ogni probabilità, non era tale da impedirle la conclusione del match. Resta, comunque, la grande soddisfazione per Amelie, che torna così al secondo posto del ranking mondiale, dietro la Clijsters ed immediatamente davanti all'ex leader Davenport: l'essersi sbloccata in una prova dello Slam lascia ben sperare in vista del Roland Garros, dove, finora, le speranze transalpine sono sempre andate deluse.
Intanto, se non ancora nel singolare, Martina Hingis è tornata a vincere nel doppio misto, assieme all'indiano Mahesh Bhupathi (6-3 6-3 in finale alla coppia russo-canadese formata da Elena Likhovtseva e Daniel Nestor). Un successo di non eccelso valore tecnico ma utile per il morale: forse stiamo già ritrovando una campionessa.
Risultati Australian Open
Semifinali (uomini,
parte alta): Federer (1) b. Kiefer (21) 6-3 5-7 6-0 6-2.
Finale: Federer b. Baghdatis 5-7 7-5 6-0 6-2.
Finale (donne): Mauresmo (3) b. Henin (8) 6-1 2-0 rit.