Edberg vs Wilander
Stefan Edberg |
Mats Wilander |
Anno |
Torneo |
Superficie |
Turno |
Vincitore |
Punteggio |
Bilancio |
|
1983 |
Bastad |
Terra |
2 |
|
WIL |
6-3 7-5 |
0-1 |
1984 |
Milano |
Indoor |
F |
EDB |
|
6-4 6-2 |
1-1 |
1984 |
Australian O. |
Erba |
Q |
|
WIL |
7-5 6-3 1-6 6-4 |
1-2 |
1985 |
Bastad |
Terra |
F |
|
WIL |
6-1 6-0 |
1-3 |
1985 |
Cincinnati |
Cemento |
Q |
|
WIL |
6-3 6-7 6-2 |
1-4 |
1985 |
Australian O. |
Erba |
F |
EDB |
|
6-4 6-3 6-3 |
2-4 |
1986 |
Boca West |
Cemento |
S |
|
WIL |
6-4 1-0 rit. |
2-5 |
1986 |
Cincinnati |
Cemento |
S |
|
WIL |
6-4 6-3 |
2-6 |
1986 |
Stoccolma |
Indoor |
F |
EDB |
|
6-2 6-1 6-1 |
3-6 |
1987 |
Indian Wells |
Cemento |
S |
EDB |
|
6-1 7-5 |
4-6 |
1987 |
Us Open |
Cemento |
S |
|
WIL |
6-4 3-6 6-3 6-4 |
4-7 |
1987 |
N. Y. Masters |
Indoor |
RR |
EDB |
|
6-2 7-6 |
5-7 |
1987 |
N. Y. Masters |
Indoor |
S |
|
WIL |
6-2 4-6 6-3 |
5-8 |
1988 |
Australian O. |
Cemento |
S |
|
WIL |
6-0 6-7 6-3 3-6 6-1 |
5-9 |
1988 |
Cincinnati |
Cemento |
F |
|
WIL |
3-6 7-6 7-6 |
5-10 |
1988 |
N. Y. Masters |
Indoor |
RR |
EDB |
|
6-2 6-2 |
6-10 |
1989 |
Cincinnati |
Cemento |
S |
EDB |
|
7-6 7-6 |
7-10 |
1990 |
Australian O. |
Cemento |
S |
EDB |
|
6-1 6-1 6-2 |
8-10 |
1990 |
Stoccolma |
Indoor |
2 |
EDB |
|
6-4 6-3 |
9-10 |
1995 |
Montreal |
Cemento |
2 |
|
WIL |
3-6 6-3 6-4 |
9-11 |
Vincitore |
Terra |
Erba |
Cem. |
Ind. |
Tot. |
Edberg |
0 |
1 |
3 |
5 |
9 |
Wilander |
2 |
1 |
7 |
1 |
11 |
Al di là di questioni inerenti la sfera privata, la rivalità fra Stefan Edberg e Mats Wilander si fonda essenzialmente sulla comune nazionalità svedese. Dopo l'incredibile Borg, Wilander fu il primo, all'inizio degli anni Ottanta, a calcarne le orme, riprendendone i tratti essenziali dello stile, come il rovescio a due mani, le rotazioni in top spin e le grandi capacità tattiche ed atletiche, in un gioco basato sulla regolarità da fondo campo. Dietro Mats fiorirono vari emuli (Nystrom, Sundstrom, Kent Carlsson...), cosicché si può dire che, se Borg fu un fenomeno a sé stante, Wilander diede il via ad una vera e propria scuola svedese, trascinando il movimento tennistico della sua nazione. Da questa scuola, Edberg, (un anno e mezzo più giovane del rivale: nato a gennaio '66 contro agosto '64) si dissociò: lo si può, per questo, considerare uno svedese atipico. Innanzi tutto, Stefan si costruì un solido rovescio ad una mano e poi puntò tutto sull'attacco, sul gioco a rete ad ogni costo, contrapponendosi, di fatto, allo stile di Wilander. C'è da dire che Mats, con il passare degli anni, fu bravo a non limitare il suo gioco alla regolarità, ma, anzi, fondò alcune fra le sue più grandi vittorie (su tutte, l'Us Open '88) sull'imprevedibilità, su attacchi studiati con assoluta metodologia. Per tutti questi motivi, la rivalità fra i due svedesi, campioni anche nella correttezza, produsse incontri di apprezzabile valore tecnico.
Entriamo più nello specifico delle statistiche sugli head to head tra i due, che vedono Wilander prevalere per undici vittorie a nove. Mats, un po' a sorpresa, basa il suo vantaggio soprattutto sugli incontri disputati sul cemento, che l'hanno visto vincitore sette volte su dieci. Edberg recupera nel bilancio indoor, dove vanta cinque successi in sei match. Nei tornei del Grande Slam, Mats è in vantaggio 3-2: ben quattro confronti hanno avuto luogo agli Australian Open, con due vittorie per parte, cosicché risulta determinante la semifinale degli Us Open '87 vinta da Wilander in quattro sets. Da notare che Wilander, confermando una sua peculiarità, ha vinto tutti gli incontri lottati (fra cui l'unico arrivato al quinto set, a Melbourne '88): quando ha ceduto un set, Edberg ha sempre perso anche il match. Stefan si rifà con il bilancio delle finali fra i due, dove comanda 3-2; curiosamente i due si sono trovati di fronte in ben otto semifinali (5-3 per Wilander il bilancio). Da ricordare, infine, ciò che accadde al Masters dell'87: Stefan e Mats si affrontarono nel loro terzo incontro di round robin, essendo entrambi già matematicamente qualificati per le semifinali. Edberg si impose, conquistando così il primo posto del girone, ma un sorteggio beffardo lo rimise di fronte a Wilander l'indomani nel ben più importante match di semifinale. Stefan, stranito, non fu in grado di replicare la bella prova del giorno prima e fu così Mats a prevalere, conquistando la finale poi persa con Lendl.