Hewitt alla Masters Cup di Shanghai
Lleyton Hewitt con il trofeo vinto a Shanghai |
Turno |
Avversario |
Punteggio |
Match |
Sets |
Games |
|
RR |
+ |
Costa |
6-2 4-6 6-3 |
1-0 |
2-1 |
16-11 |
RR |
- |
Moya |
4-6 5-7 |
0-1 |
0-2 |
9-13 |
RR |
+ |
Safin |
6-4 2-6 6-4 |
1-0 |
2-1 |
14-14 |
Totale Round Robin |
2-1 |
4-4 |
39-38 |
|||
S |
+ |
Federer |
7-5 5-7 7-5 |
1-0 |
2-1 |
19-17 |
F |
+ |
Ferrero |
7-5 7-5 2-6 2-6 6-4 |
1-0 |
3-2 |
24-26 |
Totale Masters Cup |
4-1 |
9-7 |
82-81 |
Sets vinti |
Sets persi |
||
6-2 |
1 |
2-6 |
3 |
6-3 |
1 |
||
6-4 |
3 |
4-6 |
2 |
7-5 |
4 |
5-7 |
2 |
Le tabelle qui sopra evidenziano
quanto Lleyton Hewitt abbia dovuto soffrire per
bissare, a Shanghai, il titolo riportato alla Masters
Cup di Sydney 2001. In particolare, l'australiano, ha
vinto tutti i suoi quattro match al set decisivo, e cioè il
quinto nella finale ed il terzo negli altri incontri. L'unica
sconfitta, quella con Moya nel round robin, è, invece, avvenuta
in soli due sets. In tutto il torneo, Hewitt si è aggiudicato
appena un game in più dei suoi avversari di turno: ha vinto ben
quattro sets per 7-5 (tutti tra semifinale e finale), contro due
persi con il medesimo punteggio, e ne ha ceduti tre per 6-2
(contro uno a suo favore).
Questo studio non vuole in nessuna parte sminuire il successo di
Hewitt, che, ricordiamolo, nel 2001, si impose cedendo solo un
set in tutto il suo cammino: anzi, vuole mettere in luce la
straordinaria capacità del ventunenne di Adelaide di giocare al
meglio i punti importanti, tirando fuori da se stesso il colpo
giusto nel momento che conta. E', questa, una caratteristica che
lo accomuna ad alcuni grandi del passato, portando a ritenere
più che meritata la confermata leadership mondiale.
24-11-2002 (F.F.)