Per due stretti passaggi, ai lati dell’Altare della Madonna, si scende nella CRIPTA, dove si venera l’antichissima statua della Vergine col Bambino Gesù. La statua è posta in una nicchia di marmo sotto l’altare ed ha una espressione soavemente materna. La bianca veste della Madonna e il Bambino Gesù, come pure i due Angeli inginocchiati ai lati, sono costellati di ori e di doni votivi. La corona d’oro che splende sul capo della Vergine è dono del popolo di Motta; la statua fu incoronata solennemente il 18 Settembre 1859 dal Legato Pontificio Mons. M. Bellati, Vescovo di Vittorio Veneto, per incarico del Papa Pio IX.
La miracolosa Immagine della Madonna dei Miracoli viene portata in processione per le vie di Motta ogni 25 anni e in altre rare circostanze, come nel 1959 in cui ricorreva il I° Centenario dell’Incoronazione. Vi ha presenziato il Card. Giovanni Urbani, Patriarca di Venezia, con quattro Vescovi, fra i quali il futuro Papa ALBINO LUCIANI. L’ultima processione si svolse nell’Anno Santo del 1975, il 14 Settembre. Fu presenziata dal Card. Ferdinando Antonelli, da Mons. A. Cunial Vescovo di Vittorio Veneto, da Mons. E. Pizzoni Ausiliare di Udine,da Mons. A. Melotto Vescovo di Sololà in Guatemala. La partecipazione dei fedeli è stata davvero enorme.
In alto, nelle lunette, ammiriamo scene graziose della vita della Madonna di autore ignoto. Un lampadario pendente dal soffitto stellato e il riflesso luminoso della nicchia mantengono la CRIPTA in una penombra mistica, in cui anche l’anima si riposa. La CRIPTA è piccola, pochi metri quadrati, ma ha un respiro spirituale vasto come le moltitudini, che da oltre 490 anni vengono qui a domandare il miracolo, a cercare sollievo per l’anima e per il corpo.
Nel 1959, in occasione del Centenario dell’Incoronazione della statua della Vergine qui venerata, la CRIPTA è stata ampliata con un conveniente prolungamento, diviso da un intercolumnio.
Le 20 lunette in alto, dove sono raffigurati i fatti più notevoli della Storia del Santuario, sono state dipinte nel 1965-66 dal Frate pittore Fr. Terenzio Barbone da Fiuggi.
Uno degli ultimi restauri è del 1978 ed è stato diretto dall’arch. P. Angelo Polesello: è stato risistemato il pavimento della primitiva cripta e si è collocato il nuovo altare al centro tra le colonne usufruendo di un piedestallo attribuito al Sansovino.
Sulle pareti si sono poste le scritte del messaggio della Madonna e delle date principali che riguardano il luogo.
Si è pure murata una lapide del sec. XVI che prima si trovava sul
muro esterno della cripta e che attesta che l’immagine della Madonna che sta
sotto l’Altare è stata posta “in
quell’istesso luogo dove essa Vergine apparve”.
Dalla CRIPTA, un ambulacro che gira dietro l’abside conduce nella Cappella delle Confessioni o dell’Addolorata. A SINISTRA, uscendo dalla CRIPTA, da notare l’artistico PRESEPIO permanente, opera in legno del 1891.
Tornando al centro della Basilica su per gli stretti passaggi della CRIPTA, si presenta alla nostra ammirazione l’ALTARE MAGGIORE.
L’
ALTARE MAGGIORE
rifatto nel 1947, è un vero capolavoro per l’incantevole
ANCONA del SANSOVINO che lo
sormonta. L’ ANCONA, divisa in 5 riquadri, con le sculture dell’ANNUNZIATA,
di S. Francesco e di S. ANTONIO, è lavorata con gusto finissimo e presenta un
ardito gioco di prospettiva.
In alto, nelle vele del Presbiterio e dell’Abside, troviamo figure di PROFETI e
di SANTI Francescani dipinti recentemente dal Prof. DONADON e dal Prof.
MATTIELLI.