Motta di Livenza

Il territorio di Motta di Livenza ha origini antichissime, sicuramente preromane. La zona si è originata da un rialzo di origine fluviale dovuto alla confluenza del Monticano nella Livenza e i primi abitanti furono paleoveneti, come attestano i rinvenimenti archeologici. Il primo insediamento ufficiale risale al 148 a.C. è  però durante le invasioni barbariche che le popolazioni dei dintorni vi si insediano. Nel X secolo, all'epoca delle invasioni degli Ungheri, viene innalzato un castello, dato più tardi, verso il 1089, in feudo ai signori "Da Camino" che qui restarono per circa 300 anni. Determinante è l'anno 1291 quando i Da Camino donano il castello, la terra e gli abitanti alla Repubblica di Venezia. Nel 1388 Motta passa definitivamente alla Repubblica di S. Marco, rimanendovi fino al 1797. Durante il periodo della Serenissima Motta raggiunge un grande splendore e dopo la conquista veneziana del Friuli nel 1420, diventa un affermato centro commerciale con un importante porto fluviale. Nel 1500 il centro storico conosce un grande sviluppo urbanistico ed architettonico: viene costruita la Basilica della Madonna, il castello è consolidato con cinque torri, viene costruito il Duomo di S. Nicolò. Dopo il 1805 con il Veneto entrò a far parte del regno italico di Napoleone e vi rimase fino al 1815, passando sotto il dominio dell'Austria fino al 1866. L'Austria a sua volta la pone sotto le dipendenze giuridiche di Oderzo. Dal 9 novembre 1915, dopo caporetto, fino al 31 ottobre 1918, Motta subisce l'invasione delle truppe Austroungariche. Per il valore dimostrato durante l'occupazione austriaca, il Gonfalone del Comune è decorato della "Croce di bronzo al merito di guerra". Nel 1947 il Gonfalone viene ancora decorato per il valore militare.  In epoca recente Motta ha conosciuto un importante sviluppo sia urbanistico che economico, tanto da essere presa ad esempio nello sviluppo economico del nord-est. Ricca di servizi, attività artigianali ed industriali è in continua e rapida crescita.