Musica indie al cento per cento, ricca di suoni volutamente grezzi, con un genere che svaria molto;queste
le caratteristiche di Crooked rain crooked rain , in cui c'è uno sfondo di rock alternativo e di lo-fi , con delle varianti interessanti.
Il tono generale dell'album è abbastanza calmo ; non sono presenti le canzoni pesanti del precedente Slanted and enchanted.
Nonostante ciò il risultato è molto coinvolgente , con testi altamente ironici e a tratti di pura derisione.
Gli arrangiamenti sono il pezzo forte della band californiana con la chitarra (elettrica) che è l'elemento dominante,
sempre emozionante negli
accompagnamenti lenti e arpeggiati. Inoltre la voce di Stephen Malkmus è davvero bellissima.
L'inizio è un esempio di ottima musica , con una lunga parte strumentale che vede una chitarra isolata, grezza , che poi si trasforma in riff e viene infine spazzata da un oooh che sancisce l'inizio della parte cantata; Silence kit riesce già ad emozionare, ma ancora di più vi riesce la ballata malinconica Stop breathin' .
Questa la si può definire decisamente alternativa rispetto alle altre del suo genere.
La canzone si basa su arpeggi di chitarra e basso , con un leggerissimo accompagnamento della batteria
; l'accompagnamento sfocia poi in una parte strumentale, molto delicata e riflessiva,
che porta a conclusione la canzone e che risulta una delle cose migliori di tutto l'album.
Se si considera la melodia , un altro buon esempio è Gold Soundz, mentre se vogliamo incrementare il ritmo basta ascoltare Cut your hair , uno dei singoli di più successo, e soprattutto Unfair , in cui si alternano strofe regolari a strofe più veloci ed enormemente trascinanti; aleggia nella canzone una atmosfera punk e si intravedono alcuni aspetti dei Nirvana.
Le varianti come già detto sono molte e l'esempio più lampante è la strumentale 5-4=unity , musica sul Jazz che spezza il ritmo dell'album,
che riparte subito dopo con la canzone più trascinante , Range life , manifesto di una vita errante , che giusta o sbagliata è ciò che sanno fare.
L'andamento è abbastanza calmo, poppeggiante con un accompagnamento in arpeggio della chitarra lungo tutta la canzone ; il climax si raggiunge al termine della seconda strofa con la frase "Don't worry we're in no hurry" .
Il testo fa esplicito riferimento alla vita da cantanti con tour, esibizioni e non risparmia critiche a gruppi quali Smashing Pumkins e Stone temple pilots.
Si continua e si cambia ancora in modo deciso con Hit the plane down ,che va completamente al di fuori di ogni schema dell'album rifacendosi all'elettronica, soprattutto per gli effetti sulla voce.
Molto particolare ed interessante è la conclusiva Fillmore Jive.
I punti di interesse sono tanti e si susseguono per tutti i quasi sette minuti della
canzone; dal riff iniziale di chitarra, supportato dalla voce, messa però in secondo piano dal
mixaggio, all'assolo dopo la prima
strofa.
Una degna conclusione dell'album che ci regala emozioni fino all'ultimo istante e ci fa notare nuovamente la grande capacità di Malkmus e compagni nell'arrangiare canzoni sempre piene di emozioni.
Del resto grazie a questo si può far breccia nel cuore della gente come hanno fatto i Pavement con i loro primi due album.
MirAn
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