I DOCUMENTI
"La morte di un Vero Fascista"

"Alessandro Pavolini - Segretario del Partito Fascista Repubblicano"


Il giorno 28 Aprile 1945 alla ore 17:30 i condannati, in file indiana, escono dal municipio e si dirigono nel luogo fissato per l'esecuzione. In testa avanza PAVOLINI. Ha la barba lunga e nera. L'impermeabile abbottonato male gli forma una grossa piega sul petto. Cammina zoppicando. Padre Accursio del vicino santuario della Madonna delle Lacrime chiede al colonnello valerio il permesso di confessare i moriturima valerio dice "esigenze di carattere militare mi costringono a procedere in fretta, vi congedo tre minuti".
PAVOLINI si "erge fiero e irrigidito", come racconta un testimone oculare. A un certo momento trova la forza per ordinare l' "attenti!" ai suoi compagni. La "bella morte" sta per arrivare. Quando valerio grida "dietro-front!", tutti obbediscono prontamente, ma poi si rende conto che deve essere il capo del plotone a dare gli ordini, allora costringe i condannati a voltarsi nuovamente verso le canne dei fucili. A questo punto, nell'immenso silenzio che è caduto sulla piazza, si ode la voce di riccardo:
"Giustiziandi, attenti! Dietro-front!"
"PLotone di esecuzione, attenti!"
"Plotone di esecuzione, caricate!"
"Puntate!"
PAVOLINI grida: "Viva l?Italia". Altri condannati ripetono il suo grido. Quasi contemporaneamente, la voce di riccardo tuona "Fuoco!". E i mitra cominciano a sgranare le loro raffiche mortali.
Racconta un testimon oculare: "I corpi s'abbattono come un sol uomo, poi, da quel groviglio di membra, si vede qualche capo che si erge, qualche braccio che annaspa, qualche petto che sussulta, qualche gamba che si stira..."
All'improvviso, accade un fatto terrificante: PAVOLINI, avvolto in un impermeabile insanguinato, lentamente si rialza e volge in giro lo sguardo trasognato, protendendo in avanti il braccio destro, con gesto che potrebbe sembrare un saluto romano o un atto d'accusa. Un altra scarica di mitra lo abbatte. Poi riecheggiano sinistri i colpi di grazia. Trasportato con gli altri cadaveri a Milano PAVOLINI rimase esposto in piazzale loreto e successivamente sepolto a Musocco, nel campo 10, dove sono tumulati i caduti della RSI e dove la famiglia ha voluto che rimanesse.


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