L'Italia Fascista
La Milizia Volontaria di
Sicurezza Nazionale
M.V.S.N.
Il 1° Febbraio 1923, anno I, il
Gran Consiglio del Fascismo, su proposta del Duce, deliberò la trasformazione in
M.V.S.N. delle squadre d’azione.
Netta espressione di volontarismo, la
Milizia affermò subito la caratteristica funzione di Guardia Armata della
Rivoluzione, inquadrandosi, attraverso la molteciplità dei compiti gradualmente
ad essa affidati, nel piano dell’attività della Nazione.
Il I° Febbraio
1928-VI, al Gran Rapporto degli Ufficiali della M.V.S.N., il Duce precisò ancora
una volta spirito, finalità e compiti della Milizia.
Possono far parte della
Milizia i fascisti che abbiano compiuto il 18° anno di età e che non abbiano
superato il 55°.
Gli Ufficiali sono tratti dalle categorie in congedo delle
Forze Armate in seguito a domanda.I sottocapimanipolo possono essere reclutati
anche dai sottufficiali della Milizia previo accertamento della loro idoneità al
grado.
La Milizia si suddivide in Milizia Ordinaria, Specialità di questa e
Milizie Speciali.
La Milizia ordinaria oltre al ruolo speciale che comprende
i Quadrunviri con il grado di Comandante Generale e i Luogotenenti Generali che
durante la Rivoluzione hanno esercitato le funzioni di comandanti di colonna o
assolti speciali incarichi rivoluzionari, ha le seguenti tre categorie di
Ufficiali :
Ufficiali in servizio permanente;
Ufficiali nei
quadri;
Ufficiali nella riserva.
Comandante generale della M.V.S.N. è il
Duce, che riveste il grado di I° Caporale d’Onore.
Egli ha alle sue
dipendenze il Capo di Stato Maggiore che regge il Comando Generale con sede in
Roma, costituito da Reparti, Direzioni ed Ispettorati che sovraintendono ai vari
servizi.
Dal Comando Generale dipendono 14 Comandi di Zona CC.NN. che hanno
proprie giurisdizioni territoriali con alle dipendenze Gruppi di Legioni
CC.NN.
Ogni Legione CC.NN. è costituita da un Comando di Legione, da un
battaglione CC.NN. e da una o più Coorti di reclutamento.
(Dall'Agenda del P.N.F. per l'Anno
XX)