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(3-5-2) : Belardi, Ignoffo, Scarlato, Savino, Abate, Montesanto, Leandro (45' Corneliusson), Corrent, Mora, Varricchio( 91' Montervino), Berrettoni ( 82' Esposito). In panchina: Gianello, Terzi, Accursi, Bonomi, Montervino, Corneliusson, Esposito. All.:Ventura.
VIS PESARO (4-4-2) : Ginestra, Olivetti, Zappella,
Serafini ( 78' Balello), Caselli, Cazzola, Cacciaglia, Carloto,
Bonura, Mazzeo ( 58' Mancino), Di
Domenico. In panchina: Spitoni, Santi, Balleello, Pinto Wellington,
Gaeta, Ferretti, Croce. All.: Lorenzini.
Cronanca:
NAPOLI, 6 ottobre 2004 - Alle ore 22,23 il San Paolo è
tornato a tremare. Il gol di Varricchio al 92 affonda
la Vis Pesaro, proietta il Napoli a due punti dalla vetta della
C1 e riempie di gioia gli oltre 60 mila spettatori. I marchigiani,
in dieci contro undici per oltre mezzora, hanno bloccato
sullo 0-0 gli azzurri più di quanto fosse nelle loro possibilità,
poi hanno ceduto. Ventura aveva chiesto ai suoi di calarsi
nella mentalità della categoria e certamente questo, a
giudicare dalla prestazione di stasera, è già avvenuto.
LA GARA - Pronti via, un'ubriacante azione di Abate sulla
destra infiamma il San Paolo. Il tornante subisce fallo e sulla
sua punizione Ignoffo da pochi passi non trova la deviazione vincente.
Il copione della gara è scontato: la Vis Pesaro è
tutta rintanata nella propria metà campo e aspetta gli
errori degli azzurri per ripartire in contropiede. Il primo grave
errore lo commettono, però, i marchigiani, che liberano
Berrettoni davanti al portiere, ma la conclusione dellattaccante
viene respinta di piede da Ginestra. Immediata la replica
della Vis Pesaro: un azione dalla destra serve Di Domenico
che anticipa Scarlato ma chiude troppo in diagonale. Cè
una leggera variazione tattica nel Napoli rispetto alle prime
due gare: il 3-5-2 di partenza si trasforma presto in un 3-4-3
con Montesanto che va a coprire le discese di Abate
sulla destra. Col passare dei minuti, però, la squadra
di Ventura fa più fatica a trovare spazi, così
sono ancora i pesaresi a farsi pericolosi con una bella combinazione
non concretizzata da Cazzola.
Bisogna aspettare il 17 per vedere di nuovo i partenopei
nellarea avversaria: su cross di Mora Berrettoni
non ci arriva, Ginestra respinge male coi pugni, ma poi
rimedia ottimamente sul tentativo di tap-in di Varricchio.
Cinque minuti più tardi Abate riesce a far partire
un cross teso per la testa di Berrettoni che angola troppo
la conclusione. Al 28 il primo grande pericolo per la porta
di Ginestra: Abate crossa per Corrent il
cui tiro in corsa viene miracolosamente deviato sulla traversa
dal portiere marchigiano che poi si ripete sul tentativo di ribattuta
di Abate. È il momento migliore per il Napoli, lo
avvertono anche i tifosi che cominciano a incitare la squadra
come ai bei tempi, ma inaspettatamente fino allintervallo
gli azzurri non saranno più capaci di creare altre ocasioni
da gol. Anzi lultimo sussulto arriva dalla Vis Pesaro: ancora
una volta Di Domenico non riesce a calciare pericolosamente
verso la porta di Belardi che blocca facilmente in due
tempi.
La ripresa si apre con un cambio di Ventura: dentro Corneliusson,
fuori il timido Leandro. Il Napoli prova subito ad accelerare,
Varricchio è più attivo rispetto al primo
tempo, ma, nemmeno a dirlo, i primi pericoli arrivano ancora una
volta dai piedi di Abbate: suo il tiro-cross al 5
che il portiere Ginestra respinge poco prima che possa
superarela linea bianca; suo il destro in corsa al 9 che
colpisce in pieno il primo palo al termine di unazione confusionaria.
All11 il terzo legno azzuro: miracolo di Ginestra
su Ignoffo, riprende Corrent da un metro e palla
ancora sul palo.
Laltalena di emozioni non finisce qui: al 13 Carlotto
rifila un calcione gratuito a Mora e guadagna lingresso
anticipato negli spogliatoi. Giusto il rosso diretto. Il Napoli
capisce che è arrivato il momento giusto per chiudere la
partita e al 16 è Berrettoni a sfiorare limpresa
con unimpressionante galoppata conclusa con un sinistro
di poco fuori. È un assedio: al 25 sugli sviluppi
di un corner Varricchio batte a colpo sicuro, salva sulla
linea un difensore probabilmente colpendo la sfera con le mani
e suscitando le porteste del pubblico e dei giocatori partenopei,
ma per larbitro non è rigore. Alla mezzora ci prova
ancora Varricchio che si libera del diretto avversario
e calcia dal limite, ma la palla termina alta sulla traversa.
Quindi tocca ad Abbate andare due volte al tiro, sempre
senza fortuna. Ventura prova la carta della disperazione
al 38 inserendo Esposito per lo stanco Berrettoni.
Il Napoli si tuffa per 8 undicesimi nella metà campo marchigiana
e al 92 vede premiati i propri sforzi. Stavolta si va per
vie centrali e Varricchio, dopo una spettacolare combinazione
con i compagni di squadra, indovina langolo giusto dal limite
dellarea con la palla che si insacca alla destra del portiere.
Il San Paolo esplode. Si ripeterà 5 minuti dopo, al fischio
finale dellarbitro.