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REGGIANA Paoletti; Campana; Foschini; Olorunleke; Redavid; De Vezze; Minetti(65' Ranalli); Napolioni; Bertolini; De Florio(82' Morello); Bonfanti(85' Urbano). All. Giordano
Belardi; Ignoffo;
Scarlato; Savino; Abate; Gatti; Montesanto(52' Corneliusson);
Corrent(52' Montervino); Mora(64' Bonomi); Varricchio; Berrettoni.
All. Ventura
Cronanca:
Toh, c'è anche un Napoli che fa flop. Sembrava che per
gli azzurri del nuovo corso la vita (e il campionato) fosse solo
un trionfo e un successo, Come se tutto fosse già scritto.
Non è così: gli azzurri cadono meritatamente al
'Giglio' al termine di una prestazione deludente. Evidente che
anche la C1 merita attenzione e concentrazione.
La Reggiana che ha piegato gli azzurri è una squadra rapidissima, che gioca un calcio allegro, divertente ed efficace. Il Napoli credeva di farne un boccone, ne è uscito invece scornato di brutto, e senza appello.
La partita di Reggio Emilia è stata assai piacevole nel primo tempo, quand'era anche molto equilibrata. Sia i padroni di casa che gli ospiti facevano un bel calcio, assai meglio di quello che si ritiene possa esserci in serie C.
Il Napoli cercava disperatamente di innescare i suoi uomini di fascia, Mora a sinistra e Abate a destra, ma Giordano, evidentemente ben informato sull'arma letale azzurra, chiudeva i corridoi laterali e costringeva il Napoli a giocare in mezzo, là dove la rapidità e la grinta dei suoi uomini dell mediana aveva la meglio su quel Napoli un po' troppo compunto.
Accadeva così che la gara vivesse del titic titoc del Napoli senza sbocchi e della mordace velocità reggiana, che 'faceva male' pur senza creare chissà quali sconquassi nella retroguardia azzurra. Insomma equilibrio, equilibrio ed equilibrio.
Poi, in avvio di ripresa, il Napoli decideva di suicidarsi: prima perdeva palla in disimpegno mediano e lasciava praterie di spazio al bravissimo Deflorio lasciando che mirasse dal limite dell'area e facesse l'1-0. Successivamente faceva ancor peggio: Belardi, portiere azzurro, si lasciava scappare di mano una palla comodissima e spiovente, proveniente da un angolo: il nigeriano Olorunleke era là e come un gatto la metteva dentro. Era il 2-0 che schiantava il Napoli.
Napoli che restava sotto choc dopo la doppia bambola: era folgorato nei muscoli e nel morale, soprattutto nel morale.
Da quel momento la partita non aveva
storia: la Reggiana faceva quel che doveva, rallentava, allungava
i tempi degli infortuni e delle sostituzioni, ma era soprattutto
il Napoli che non riusciva mai una volta a rialzarsi per provarci.
Aveva già perso nella testa prima ancora che nelle gambe.
Per Ventura un peccato, sta al Napoli farlo diventare veniale.
Il tempo c'è. (10 ott 2004)
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