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(4-3-3): Handanovic; Motta, Coda, Domizzi, Lukovic; Isla, D'Agostino (dal 17' s.t. Tissone), Inler; Sanchez, Quagliarella (dal 30' s.t. Floro Flores), Di Natale (dal 20' s.t. Pepe). (Koprivec, Nef, Sala, Pasquale). All. Marino.
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(3-5-2): Iezzo; Santacroce, Rinaudo, Aronica; Montervino (dal 30' s.t. Contini), Gargano, Blasi, Pazienza, Vitale (dal 17' s.t. Mannini); Pià (dal 1' s.t. Denis), Zalayeta. (Gianello, Cannavaro, Hamsik, Russotto). All. Reja.
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La cronaca:
UDINE, 21 settembre 2008 - Pareggio giusto al Friuli tra Udinese e Napoli al termine di una gara molto tirata. Primo tempo bloccato, con l'Udinese che cerca di fare la gara e gli ospiti che si chiudono bene e ripartono in velocità. Buona la prova di Sanchez, sempre pericolo sulla destra (poi sulla sinistra, con l'uscita di Di Natale),applaudito dei tifosi friulani. La ripresa è più vivace: pali di Blasi e Inler. Espulso Santacroce per doppia ammonizione.
COPPIA CILENA - Marino vuole vendicare lo 0-5 subìto al Friuli contro i partenopei nella passata stagione e riconferma i cileni Isla e Sanchez, positivi in Uefa contro il Borussia Dortmund. Davanti, oltre al cileno, ci sono Quaglierella e Di Natale. Lukovic prende il posto di Pasquale sulla corsia mancina. Il Napoli si presenta invece con un ampio turnover, a causa dei forfait di Lavezzi e Maggio. Reja lascia in panchina anche Denis e Hamsik, e si affida al tandem Pià-Zalayeta. L'uruguaiano, all'esordio da titolare quest'anno, ha segnato il suo primo gol con la maglia del Napoli l'anno scorso proprio contro l'Udinese.
LE CHIAVI - E' l'Udinese a cercare di fare la partita sin dalle prime battute. Di Natale e Sanchez sono molto attivi sulle corsie, e non è un caso che i rispettivi marcatori, Santacroce e Vitale, vengano ammoniti nei primi venti minuti. Il cileno, ex River Plate, mette in mezzo diversi palloni interessanti, ma la retroguardia partenopea è sempre attenta. Quagliarella fatica a trovare spazi e viene contrastato, anche con le cattive, a ogni abbozzo di genialità. Il più pericolo è sempre Di Natale, ipnotizzato da Iezzo in due occasioni: a tu per tu col portiere dopo un'indecisione dei centrali ospiti, e poi su una bella punizione dal limite. Tra gli ospiti, da segnalare un paio di incursioni di Vitale (più positivo in fase offensiva che difensiva) che non trovano la necessaria dose di fortuna.
I CAMBI - Nella ripresa i tecnici provano a cambiare qualcosa, alla ricerca di una svolta. Denis prende subito il posto di Pià, vivace ma poco concreto, e la squadra di Reja trova più incisività nei metri finali. Dopo un solo minuto l'argentino serve Blasi, il cui destro dal limite si infrange sul palo. Il Napoli si fa più vivace e si rende pericoloso con Denis e Zalayeta, ma Handanovic non trema. Col passare dei minuti, l'Udinese riprende fiducia e questa volta è Inler a scuotere la porta di Iezzo, con un sinistro improvviso dai trenta metri che incoccia sulla traversa. Il Napoli arretra e contrasta la vivacità dei locali con la muscolarità di Blasi, Pazienza e Gargano, provando a ripartire in contropiede.
LA SVOLTA - Marino toglie Di Natale, apparso stanco nel secondo tempo e inserisce Pepe. Alla mezz'ora, in una fase molto nervosa del match, viene espulso Santacroce per un veniale intervento su Domizzi che gli vale la doppia ammonizione. Reja corre ai ripari: dentro Contini e difesa a quattro, con Mannini a destra per contrastare Sanchez. L'Udinese continua a spingere, ma senza la lucidià necessaria per riuscire a sbloccare l'incontro. Al Napoli va bene così: ancora imbattuto, sale a 5 punti e mercoledì sera ospiterà il Palermo. Qualche recriminazione in più per l'Udinese, che sperava di ripetersi dopo l'ottima prova di Dortmund, ma che trova una conferma importante nel giovane Alexis Sanchez. (Emiliano Pozzoni - gazzetta.it)
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