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(3-5-2): Navarro; Santacroce (dal 23' st Aronica), Cannavaro, Contini; Maggio (dal 36' st Montervino), Pazienza, Gargano, Hamsik, Mannini; Lavezzi (dal 32' st Zalayeta), Denis. (A disp.: Gianello, Rinaudo, Vitale, Russotto). All. Reja. |
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(3-5-1-1): Campagnolo; Lanzaro, Valdez, Costa; Alvarez, Carmona, Tognozzi, Barreto (dal 28' st Hallfredsson), Barillà (dal 16' st Di Gennaro); Vigiani; Corradi (dal 27' st Rakic). (A disp.: Puggioni, Cosenza, Ceravolo, Sestu). All.: Orlandi.
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La cronaca:
NAPOLI, 29 ottobre 2008 - Avviso ai naviganti: il Napoli fa paura. D'altronde, non sarebbe primo in classifica dopo nove giornate, è vero. Tuttavia la prestazione di stasera dei ragazzi di Reja, almeno nei 45' iniziali, ha rasentato la perfezione. Certo, la Reggina ci ha messo del suo, senza quasi scendere in campo; ma il trio Hamsik-Lavezzi-Denis ha fatto impazzire tutti, avversari e tifosi. Il risultato finale, 3-0, è quasi bugiardo. Sarà da brividi il match di domenica contro il Milan a San Siro.
RESSA IN MEDIANA - Se il Napoli va sul sicuro, col rientro di Cannavaro e l'ingresso di Pazienza al posto dello squalificato Blasi, Orlandi ribalta la Reggina. Cozza e Brienza a casa, va bene; ma la creatività dei due non viene sostituita adeguatamente. Per cercare di arginare il centrocampo azzurro il tecnico calabrese esagera con l'infoltire la mediana. Risultato, una specie di 3-6-1, con Corradi isolatissimo.
TAMBUR BATTENTE- Metterla sul ritmo, allora? Perché no. In un quarto d'ora la partita è già chiusa. Andiamo con ordine. Dopo 7' Denis al limite dell'area apre per Hamsik, che quasi alla cieca gli restituisce il pallone; Costa scivola per un a finta di Denis e per il Tanque è un gioco da ragazzi scaricare sotto la traversa.
CHE HAMSIK - Ritmo, dicevamo. Lavezzi fa quello che vuole, svariando su tutto il fronte. La Reggina ci capisce poco e sbaglia in maniera grossolana il fuorigioco su passaggio in profondità dell'argentino. Hamsik si ritrova da solo davanti a Campagnolo con a fianco Denis. Generosamente, lo slovacco regala al centravanti la doppietta, nonché il gol più facile in carriera, a porta vuota.
PIOGGIA - Gli ospiti sono in bambola, e rischiano il k.o. tecnico quando Lavezzi, dopo un rimpallo, si ritrova la palla a tu per tu con Campagnolo. Ma il portiere si supera. A centrocampo, comunque, il Napoli va che è un piacere; quantità e qualità, con Hamsik superlativo (sbaglierà il primo passaggio al 55') e Mannini mai così propositivo. Pioggia di occasioni e poi anche reale, con il diluvio che si scatena sul San Paolo a inizio ripresa.
APOTEOSI - La Reggina almeno ci prova, con Di Gennaro buttato nella mischia al posto di Barillà. Ma non appena i calabresi provano a spingere vengono infilzati, in maniera quasi amatoriale, in contropiede. Maggio si ritrova a dover gestire un 4 contro 1, e una volta in area crossa per Denis. Risultato? Ovvio. Piattone a porta vuota e tripletta per lui, che non aveva ancora segnato in casa. E che in un colpo solo diventa capocannoniere del Napoli. E' il 63', ma virtualmente è il fischio finale. Pratica archiviata, ora sotto con il Milan. Fa quasi paura a dirlo, ma è così. (Alessandro Ruta - gazzetta.it)
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