La cronaca:
Milano, 9 dicembre 2012
È l'Inter l'anti-Juve! Ko un grande Napoli. I nerazzurri battono 2-1 un grande Napoli. Reti di Guarin, Milito e Cavani. La squadra di Stramaccioni seconda a -4 dai bianconeri .
Napoli coraggioso e un po' sprecone, Inter cinica e spietata. E tra i due litiganti della grande sfida di Sa Siro, alla fine gode la Juve. Grazie a due lampi di Guarin e Milito, la squadra di Stramaccioni vince 2-1 e si riprende il secondo posto in classifica scavalcando proprio gli azzurri. L'undicesimo gol in campionato di Cavani non è bastato ad un Napoli troppo distratto nel primo tempo, che ha ritrovato la ferocia quando ormai l'Inter si era preso la partita. Ride quindi la squadra di Conte, che allunga a più quattro sul suo avversario più vicino.
GUARIN-MILITO - Stramaccioni con il Napoli cambia ancora: Cambiasso in difesa, Guarin e Cassano a ridosso di Milito. Niente tridente, quindi, con Palacio che va in panchina. Il modulo scelto dal tecnico interista per affrontare la squadra di Mazzarri è un 3-4-2-1. Il Napoli, invece, schiera il consueto 3-4-1-2 con Hamsik dietro Cavani e Insigne. Solo panchina per l'ex Pandev. Le scelte tattiche danno ragione ai nerazzurri, che all'8' sono già avanti. Pertetto lo schema da calcio d'angolo, con Guarin che fulmina De Sanctis con un preciso piatto destro. Dopo il contraccolpo iniziale, con il passare dei minuti il Napoli cresce di intensità e inizia a mettere paura all'Inter. Al 18' Cavani serve al limite Insigne, ma il tiro a giro dell'ex Pescara sfiora il palo alla destra di Handanovic. Passano 2' e questa volta è Hamsik ad andare vicino al pareggio. La squadra di Mazzarri ci crede, ma alla seconda disattenzione arriva la firma di Milito. Ottimo il suggerimento in area di Guarin, perfetto il rasoterra dell'argentino che supera De Sanctis.
CAVANI NON BASTA - Mazzarri non ci sta e in avvio di ripresa cambia. Dentro Pandev e fuori Gamberini per un Napoli ultraoffensivo con il 4-2-3-1: il macedone, Hamsik e Insigne dietro Cavani. L'Inter si chiude ma quando riparte è sempre pericolosa. Al 6' Cassano colpisce il palo con un sinistro velenoso. Il Napoli però è vivo e non si arrende. All'8' Handanovic respinge un tiro da fuori di Inler, ma 1' dopo nulla può sulla zampata di Cavani al termine di un'azione confusa. Mazzarri inserisce Dzemaili per Inler, Stramaccioni risponde con Palacio al posto di Cassano. Gli azzurri spingono con foga e chiedono due rigori nel giro di cinque minuti. Prima sul contatto tra Jesus e Maggio, poi su un tocco di mano di Cambiasso. Rizzoli, però, lascia correre in entrambe le circostanze. Il forcing finale è teso e vibrante. L'ultimo brivido lo regala Alvaro Pereira sfiorando uno dei più incredibili autogol della storia.
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