La cronaca:
Napoli, 23 novembre 2013
Napoli-Parma 0-1. Decide Cassano nella ripresa. Secondo k.o. di fila per Benitez. Nel primo tempo Mirante è decisivo su Higuain, nella ripresa colpisce il barese. Hamsik entra nel secondo tempo ed esce zoppicando dopo 10': preoccupazione in chiave Champions.
E' la notte, inattesa e felice, di Cassano. E' la notte, inattesa e triste, del Napoli. Il verdetto del San Paolo premia la classe di Fantantonio e rimpicciolisce gli azzurri, a tre giorni dalla sfida chiave di Champions a Dortmund col Borussia (andranno, peraltro, valutate le condizioni Hamsik, entrato per Pandev nella ripresa e uscito zoppicando dopo soli 10'). Un gol nel finale dell'attaccante barese decide il match: il Parma merita i 3 punti, gli azzurri lasciano il terreno di gioco con un pieno di delusione e sotto i fischi del pubblico, per nulla guariti dal 3-0 con la Juventus.
Vivacità Il Napoli si schiera col consueto modulo 4-2-3-1, Benitez preferisce lasciare a riposo Hamsik e Mertens e dà spazio a Pandev e Insigne sulla trequarti, mentre in difesa Britos prende il posto di Fernandez. Il Parma adotta robuste contromisure in mezzo, piazzando Marchionni davanti alla difesa e predisponendo una linea a 4 con Biabiany, Gargano, Parolo e Sansone: Cassano falso centravanti. Al 6' Pandev lancia in profondità Higuain, ma l'argentino è in netto fuorigioco. Gli ospiti ripartono con una certa spigliatezza e al 13' l'iniziativa di Sansone viene stoppata da Armero, il quale si ripete al 17' arginando ancora l'attaccante del Parma, lanciato a rete da un ispirato Cassano. Ma il Napoli resta in agguato. E, al 20', una leggerezza di Felipe in chiusura libera Higuain al tiro, eppure la conclusione del Pipita è intercettata coi piedi da Mirante, prontissimo nell'occasione. Ancora Parma, al 24'. E si tratta di un'occasione nitida: cross di Cassano, velo di Sansone e tiro improponibile di Biabiany in area. Niente da fare. Allora ci riprova il Napoli con Insigne, ma la sua conclusione a giro 1' dopo finisce sul fondo. Ritmi alti, è un botta e risposta continuo al San Paolo. E la gente si diverte sugli spalti. Al 30' Higuain addomestica da campione un assist rasoterra di Armero: Mirante respinge ancora col piede destro. Poi viene su il Parma ed è Parolo ad impegnare in tuffo Reina. Capovolgimenti continui, riparte addirittura più spesso il Napoli in contropiede, ma il risultato non si sblocca. E non mancano i momenti di nervosismo, quando Higuain viene ammonito per proteste e aver allontanato un pallone dopo un fuorigioco rilevato dall'assistente di Mazzoleni, Schenone.
All'attacco Si ripresenta in campo un Parma aggressivo, più di prima. E' Cassano al 4' ad ispirare l'accorrente Felipe in area, libero di calciare a colpo sicuro: la mira però è imprecisa, un'altra occasione sfumata per i gialloblù. E non finisce qui. Al 21', dopo tre tentativi azzurri con Pandev, Higuain e Insigne, sbaglia sul più bello Marchionni, illuminato ancora da Cassano: tiro sbilenco, niente da fare. Il San Paolo si illude, quando al 28' Higuain segna di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo, la posizione di fuorigioco è netta. Benitez si gioca la carta Hamsik, ma lo slovacco subisce un pestone al collo del piede e Rafa preferisce toglierlo subito: dentro Mertens. Il Parma non crede ai suoi occhi quando Cassano, al 36', dopo aver guadagnato indisturbato metri di campo s'nventa un destro irresistibile in diagonale che non lascia scampo a Reina. Vince la classe, perde il Napoli tra i fischi (ultimo k.o. casalingo il 14 febbraio 2013 in Europa League col Viktoria Plzen). (www.gazzetta.it - Alessio D'Urso)
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