La cronaca:
Napoli, 9 marzo 2014
Napoli-Roma 1-0, Callejon riapre la corsa al secondo posto: azzurri a -3. I giallorossi sprecano troppo nel primo tempo, e vengono puniti da un colpo di testa dello spagnolo a 9' dalla fine.
Il 12 febbraio aveva lanciato le danze per la rimonta del Napoli nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, stavolta le ha riaperte invece per la lotta al secondo posto, che poi vale la Champions diretta. E proprio come quel 12 febbraio Callejon ha "matato" la Roma di testa, anche se stavolta a condurre il gioco sono stati prevalentemente i giallorossi, con i padroni di casa pronti a ripartire a più riprese. La squadra di Garcia a conti fatti paga il solito scarso cinismo sotto porta, quella di Benitez probabilmente raccoglie più del dovuto, ma tanto basta per riaprire i giochi fino alla fine per la piazza d'onore, alle spalle della Juventus. Già, perché da stasera i bianconeri in tasca hanno molto più di un pezzo di scudetto, quasi tutto il tricolore.
Giallorossi sciuponi Memore del 3-0 subito in Coppa Italia, Garcia passa dalla Roma ultraoffensiva della semifinale di ritorno ad una più coperta ed equilibrata, con Romagnoli per Torosidis, due mediani davanti alla difesa e nessuna punta di ruolo (Destro e Ljajic in panchina, dentro Bastos). Benitez, invece, a centrocampo deve rinunciare a Behrami (fastidio al ginocchio) e Jorginho (attacco influenzale) ed alla lunga ne pagherà il conto in termini di fantasia ed intensità. Se il primo tempo si chiude sullo 0-0, infatti, è solo perché la Roma si conferma poco cinica: Gervinho ha subito due ottimi palloni ottimi, Benatia al 25' si vede annullare per fuorigioco (giusto) il vantaggio di testa, ancora Gervinho spreca (37') a botta sicura una magia di Pjanic e cinque minuti dopo è Reina a salvarsi su un esterno da fuori di Bastos. In mezzo per i giallorossi tanto gioco, in una partita in cui la squadra di Garcia tiene costantemente il pallino del gioco, nonostante dopo 11' debba rinunciare anche a Strootman: l'olandese si fa male al 7' in un contrasto con Dzemaili, dovendosi arrendere 4 minuti dopo, quando tracolla a terra per la distorsione al ginocchio sinistro (in nazionale si era fatto male al destro, si teme un interessamento ai legamenti, domani esami strumentali). Ed il Napoli? Tanta confusione, troppe verticalizzazioni ed un Mertens che prova a mettere paura in velocità (al 39' salvataggio di Benatia a 20 metri da De Sanctis) negli spazi che inevitabilmente si aprono quando la Roma prova spingere. Prima del fischio finale, però, anche la squadra di Benitez si rende pericolosa con Mertens, sul cui destro a giro è bravo De Sanctis.
Torero decisivo La ripresa si apre con i giallorossi ancora a fare gioco, anche se stavolta è il Napoli ad andare vicino al gol nei primi 9' in ben tre occasioni; prima con una saetta da fuori di Mertens, poi con Callejon che a porta spalancata spara su De Sanctis e infine con Higuain che di controbalzo calcio alto un bel pallone di Mertens. La partita allora diventa più equilibrata, Maicon al 15' sfiora il vantaggio (bravo Reina), 4 minuti dopo è Callejon a mettere paura a De Sanctis, al 29' è invece Florenzi a mancare di un soffio la deviazione vincente di testa, su traversone di Maicon. Nel frattempo Benitez toglie un evanescente Hamsik e si gioca la carta Insigne, anche perché con il passare dei minuti la Roma perde compattezza e gli spazi dove andare in velocità aumentano. Ed infatti al 36' il Napoli passa con Callejon, che di testa insacca un cross millimetrico di Ghoulam e si fa perdonare l'erroraccio precedente. L'ultimo brivido è un destro da fuori di Maicon che sfiora l'incrocio, poi non c'è più spazio per nulla, se non per il fischio finale di Rocchi. Vince il Napoli, la lotta per il secondo posto è ufficialmente riaperta. (www.gazzetta.it - Andrea Pugliese)
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