La cronaca:
Napoli, 26 ottobre 2016
Mertens e Chiriches stendono i toscani. Con due gol nel secondo tempo, gli azzurri superano la squadra di Martusciello e scavalcano il Milan in classifica tornando al terzo posto.
Vittoria doveva essere e vittoria e' stata. Napoli ancora a quattro punti dalla Juve in attesa dello scontro diretto di sabato a Torino. La sintesi del successo azzurro sull'Empoli e' tutta qui, piuttosto. Che poi il protagonista assoluto sia stato Mertens non e' una novita'. Non lo e' piĆ¹ di sicuro da quando Sarri ha deciso di schierarlo centravanti al posto di Milik prima e Gabbiadini poi. Il belga ha aperto le marcature, Chiriches le ha chiuse. Nel mezzo troppo poco Empoli per impensierire i padroni di casa. L'astinenza da gol della squadra di Martusciello, ormai, e' tanto conclamata quanto preoccupante. A proposito, la conoscenza approfondita tra i due allenatori ha contribuito allo sviluppo di una partita molto tattica, almeno in avvio. Sarri aveva deciso di rilanciare Jorginho (marcato a vista da Saponara) e tenere Hamsik in panchina per la prima volta in stagione. L'unico intoccabile, oltre Reina (che ha festeggiato le 100 presenze in azzurro) resta dunque Koulibaly, cui stavolta e' stato affiancato Chiriches. Scelte obbligate per Martusciello, privo di Laurini e Gilardino, ma tante novita' rispetto al solito con i giovani Dimarco, Veseli e Diousse in campo dall'inizio.
Bravo Skorupski - Nell'attacco del Napoli "folleggiavano" Mertens ed Insigne anche perche' senza un vero uomo d'area la manovra era molto perimetrale tanto che il primo tiro in porta era di Koulibaly in una scorribanda offensiva. Il belga provava a fare il centravanti con discreti risultati e risultava pericoloso in girata alla mezz'ora ed in contropiede, su lancio al bacio proprio di Insigne, dieci minuti dopo. Al Napoli mancavano centimetri in area avversaria ma Callejon era sempre pronto ad attaccare la profondita' e creava qualche grattacapo a Demarco ed in una circostanza pure a Skorupski. Il portiere ex Roma era chiamato spesso in causa e si faceva sempre trovare pronto cercando cosi' di tenere in piedi un Empoli molto rinunciatario complice anche il fatto che Mchedlidze faceva rimpiangere Maccarone quando c'era da tenere il pallone.
Senza troppo sforzo - Ripresa inizialmente senza cambi ma con ritmi piu' alti da parte del Napoli che faceva salire la sua pressione sui centrocampisti avversari. Da un recupero palla di Allan nasceva cosi' il gol di Mertens, su cross di Callejon sporcato da Demarco. A quel punto cominciava un'altra partita anche se l'Empoli essenzialmente si affidava ai nuovi entrati (Maccarone e Tello) mentre il Napoli si limitava a gestire il vantaggio con Koulibaly versione muro. Di Big Mac l'occasione piu' importante al 25' dopo un rimpallo tra Saponara e Chiriches che aveva mandato il pallone a sbattere sulla traversa: pronto Maccarone al tap in, bravo Reina nella parata a mano aperta. Tutte le difficolta' offensive dei toscani venivano fuori in fase conclusiva perche' fino ai venti metri avversari finalmente la squadra di Martusciello si faceva vedere con frequenza: al momento di concludere, pero', l'Empoli svaniva. Cosi', senza neppure sforzarsi troppo, il Napoli raddoppiava con Chiriches su azione d'angolo: spizzata di Hamsik e tocco facile sotto porta del rumeno che dedicava il gol alla moglie incinta. A quel punto era gia' tempo di pensare al big match dello Stadium: la Curva A intonava il coro "A Torino undici leoni", la supersfida e' appena cominciata. |
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