La cronaca:
Milano, 15 aprile 2018
Milan-Napoli 0-0: Donnarumma salva il risultato al 91'. Decisivo l'intervento del portiere dopo un tiro di Milik. Gattuso mantiene l'imbattibilità , Sarri frena la corsa scudetto.
La manona di Gigio Donnarumma schiaccia l’interruttore dei sogni scudetto del Napoli al 92’, come nei peggiori incubi azzurri: il tocco di Milik e' di quelli che possono cambiare la storia della stagione, tenere vive le speranze di rimonta sulla Juve e rimettere benzina nel motore balbettante di questa primavera sarriana. Invece niente: Gigio si allunga e spegne la luce. A San Siro, tra Milan e Napoli finisce 0-0 e a sorridere e' solo la Juve, che contro la Samp ha l'occasione di allungare a +6 sugli azzurri e (ri)cucirsi un altro pezzetto di stoffa tricolore sul petto. Sarri vede l'impresa allontanarsi, Gattuso sciupa un'altra occasione di riavvicinare il terzetto della zona Champions: il tris di gare in casa ha portato 3 punti, l’unica euro-consolazione era arrivata da Firenze prima del match, la Fiorentina e' ancora dietro.
La partita - Gattuso sceglie di non pressare alto e intasa il campo di uomini in fase di non possesso: quando il Napoli porta palla, il 4-3-3 rossonero diventa un 4-5-1 con due linee molto strette a coprire il campo, Insigne e compagni provano a sfondare centralmente con combinazioni nello stretto ma trovano pochi sbocchi, merito anche di un Zapata sontuoso nelle chiusure - il colombiano da' sicurezza ai suoi - e dell'attento lavoro di Biglia in copertura. La banda Sarri non e' al top della condizione e si vede: raramente riesce ad alzare i ritmi e quando lo fa, manca la zampata vincente. Prima del match ball fallito da Milik nel recupero, il palloni migliori capitano al quarto d'ora del primo tempo sul destro di Mertens, liberato da un tacco favoloso di Insigne al limite dell'area (azione viziata da un fuorigioco del fantasista), con Donnarumma a dire di no, e in avvio di ripresa: Hamsik spreca allargando troppo l'angolo del suo diagonale su un'altra magia nello stretto di Insigne. Rispetto alle uscite con Inter e Sassuolo, il Milan sta meglio e prova a creare pericolo soprattutto nella prima fetta di gara, allargando sulle fasce e cercando Kalinic con i cross: il croato manda fuori di testa all'11', poi soffre gli anticipi di Albiol e Koulibaly. Al 70', quando Silva prendera' il suo posto, saranno fischi, come sempre. La vera chance, pero', il Milan se la crea con un tiro da fuori di Bonaventura nei primi minuti: bravissimo Reina ad allungarsi. Nel finale di gara, invece, le ultime accelerate ancora a forza di palloni in mezzo all’area: Silva e Locatelli mettono i brividi agli azzurri ma non si passa.
I soliti noti - Look “casual” ma non solo: Sarri e Gattuso si somigliano anche quanto alle scelte a gara in corso. Entrambi si affidano ai propri titolarissimi e tardano ad effettuare le sostituzioni. Il toscano inserisce Milik a meta' ripresa (continua il periodaccio di Mertens, peraltro sempre all'asciutto contro i rossoneri), Ringhio gioca la carta Silva poco dopo. E il polacco, fermato dal miracolo di Donnarumma al 92', togliera' il sonno a Sarri: con piu' tempo a disposizione, avrebbe avuto altre occasioni di bucare la porta rossonera?
E' 0-0, un risultato che porta il Milan a mantenere la propria imbattilita' in casa (7 partite, 4 vittorie e 3 pareggi) senza subire gol. Una difesa di ferro contro la quale si e' scontrato il Napoli e Insigne: l'attaccante aveva di fronte la sua vittima preferita, sei reti complessive segnate al Milan.
A fine partita, l'amarezza di Jorginho registrata dai microfoni di Premium: "Non serve a niente pensare alla Juve se poi non vinciamo''. "Dispiace per il pareggio - ha detto - anche se il Milan e' in salute ed era una gara difficile. Abbiamo avuto le nostre occasioni ma non siamo riusciti a segnare. Guardiamo avanti perche' mancano ancora altre partite. Difficolta' a trovare la rete? Non saprei dire quale sia il problema a caldo. Ci troveremo e lavoreremo per cercare di tornare ad avere una vena realizzativa migliore". "Occhi puntati sulla gara della Juventus? Si, ma prima dobbiamo pensare a vincere noi - conclude Jorginho - Non serve a niente pensare alla Juve se poi non vinciamo". |
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