La cronaca:
Lecce, 22 settenbre 2019
Lecce-Napoli 1-4: Llorente fa volare Ancelotti. Doppietta dell'attaccante spagnolo, rigore di Insigne e gol di Fabian Ruiz: terza vittoria consecutiva degli azzurri fra campionato e coppa.
Il Napoli non sbaglia, come aveva chiesto il presidente De Laurentiis. Passa con autorita' a Lecce e centra la terza vittoria in una settimana dopo Samp e Liverpool: tre punti che consentono ad Ancelotti di restare in scia di Inter e Juve che guidano la classifica. Il grande trascinatore degli azzurri e' stato Fernando Llorente, autore di una doppietta (tre gol e un assist in tre partite per lui): il suo acquisto e' stato evidentemente troppo sottovalutato, l'impatto che sta avendo in azzurro e' devastante. Insigne e Fabian Ruiz hanno poi arrotondato il punteggio, ha fatto troppo poco il Lecce per reggere il confronto.
La rivoluzione di Ancelotti - E' un Napoli quasi tutto nuovo quello che scende in campo al Via del Mare sotto gli occhi di Eric Abidal, team manager del Barcellona in tribuna: otto cambi rispetto alla formazione che ha incantato con il Liverpool anche perche' restano ai box Manolas e Allan (nemmeno convocati insieme a Younes). Confermati titolari solo Koulibaly, Fabian Ruiz e Insigne, nel solito 4-4-2 che pero' ha una fisionomia completamente diversa. Innanzitutto davanti, dove Ancelotti sceglie l'artiglieria pesante e lancia le due torri, Llorente e Milik, al rientro dopo l'infortunio. A centrocampo Fabian agisce sul versante destro, a casa Callejon, ma ovviamente l'interpretazione e' completamente diversa cosi' come quella degli esterni difensivi Malcuit e Ghoulam, sempre coinvolti nella costruzione del gioco.
Llorente e Insigne sfondano - Ci mette un po' il Napoli a prendere le misure, e' impreciso nelle trame e poco efficace in avvio, anche perche' il Lecce di Liverani non ha paura di mettere palla a terra e provare a giocare con Mancosu, Falco e Farias. La sveglia la suona Insigne con un destro dei suoi, lo stesso fa Llorente che costringe Gabriel a una superparata. Sono le prove generali dei gol, firmati dallo stesso attaccante spagnolo (facile tap-in di sinistro su tiro smorzato di Milik) e dal capitano, a segno su rigore (valida la seconda esecuzione, nella prima Gabriel aveva respinto avanzando pero' troppo presto dalla linea di porta). Sorride Ancelotti, che chiude il primo tempo con il 68% di possesso palla e 12 tiri a 2 (5 contro 0 nello specchio).
Fabian Ruiz e ancora Llorente chiudono i conti - Liverani prova a scuotere i suoi con Petriccione al posto dell'ammonito Tachtsidis, ma un preciso sinistro a giro di Fabian Ruiz dal limite a inizio ripresa aumenta il divario: 3-0 per il Napoli. Partita chiusa? Nemmeno per idea, perche' una sciocchezza di Ospina (uscita inutile a valanga su Farias) consente a Mancosu di segnare il rigore che riapre le speranze del Lecce. Liverani gioca le carte Lapadula e Benzar (fuori Falco e Rispoli), Ancelotti risponde con Lozano, Callejon e Luperto. Nel finale e' ancora Llorente a farsi trovare pronto per il tap in del 4-1 che chiude la partita: per lo spagnolo tre gol in tre partite e prima doppietta in azzurro. Meglio di così... (P. Salvione - corrieredellosport.it) |
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