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(4-2-3-1): Meret, Hysaj, Manolas, Di Lorenzo, Mario Rui, Zielinski (81' Elmas), Demme (69' Lobotka), Fabian Ruiz, Callejon, Insigne, Milik (90' Llorente). A disp. Karnezis, Luperto, Maksimovic, Lozano. All.Gennaro Gattuso |
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(4-3-1-2): Szczesny, Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro, Bentancur, Pjanic (50' Rabiot), Matuidi (72' Douglas Costa), Dybala (72' Bernardeschi), Cristiano Ronaldo, Higuain. A disp. Pinsoglio, Rugani, Coccolo, Buffon, Ramsey All. Maurizio Sarri |
La cronaca: Napoli, 26 gennaio 2020 Napoli da urlo. Zielinski e Insigne battono la Juve. Ronaldo, quasi inesistente, non basta a Sarri. La capolista non approfitta dei pari di Inter e Lazio. Diavolo di un Napoli. Riesce a regalare al campionato una notte magica, che tiene aperto il discorso scudetto piu' di ogni altra cosa. Inter e Lazio guadagnano addirittura un punto sulla capolista, nonostante i rispettivi pareggi del pomeriggio. Puo' esultare, Rino Gattuso. E lo fa per la prima volta da allenatore al San Paolo. Mai in precedenza, infatti, gli era riuscito di conquistare i tre punti. Stavolta, gli e' venuta bene, perche' Zielinski e Insigne non hanno perdonato l'inconcludenza della Juventus che, soltanto nel finale ha provato a rimettere in piedi il risultato dopo che Cristiano Ronaldo ha ridotto le distanze. Non e' stato un buon ritorno quello di Maurizio Sarri, al San Paolo, la sua Juventus e' stata bruttina sul piano della manovra e per niente concreta sotto porta se si esclude il gol di Ronaldo. Il Napoli, dunque, torna a vincere in campionato dopo poco piu' di tre mesi, l'ultima volta era stato contro il Verona, il 19 ottobre. Dentro Higuain - Non si puo' nemmeno considerare una sorpresa l'impiego di Gonzalo Higuain. La possibilita' che potesse giocare l'attaccante argentino, in luogo di Aaron Ramsey, era stata anche quotata alla vigilia. Nel suo San Paolo, Maurizio Sarri schiera la grande bellezza, quel tridente che gli invidia mezzo mondo e che vanno a completare Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala. Sugli esterni bassi, le scelte del tecnico bianconero sono obbligate: Cuadrado a destra e Alex Sandro a sinistra. Deve fare di necessita' virtu', invece, Rino Gattuso. Gli manca ancora mezza difesa e deve spostare Di Lorenzo centrale al fianco di Manolas, mentre Hysaj viene confermato sulla detsra. A centrocampo, l'assenza di Allan apre alla soluzione Demme, con Zielinski e Fabian Ruiz ai suo lati. Quanti fischi - Nulla di nuovo o di inaspettato. I primi fischi del San Paolo sono per Gonzalo Higuain: la gente lo prende di mira durante la fase di riscaldamento. Ogni qualvolta che tocca il pallone, la contestazione sale. Poi, alla lettura della formazione juventina, i decibel salgono quando lo speaker legge il nome dell'allenatore bianconero: i fischi sono assordanti, mentre i fotografi si sistemano dinanzi alla panchina di Sarri: sono in tanti e soltanto in pochi dinanzi alla postazione di Rino Gattuso. Poi, col fischio d'inizio di Mariani, l'attenzione del San Paolo e' solo per la partita. Tanta noia - Partita che ha avuto poco da raccontare nei primi 45 minuti. Un primo tempo noioso, durante il quale nessuna delle due squadre ha mai inquadrato lo specchio della porta. La Juve tiene il possesso palla, ma di spettacolare si vede poco o niente. Higuain e Ronaldo vivacchiano nella meta' campo napoletano, cosi' come Dybala. Cuadrado a destra e Matuidi e Alex Sandro, a sinistra, spingono, ma fino alla trequarti. Dall'altra parte, Demme e' un tuttofare dinanzi alla difesa, il Napoli e' prudente, attacca quando puo' sempre con un pizzico di timore reverenziale, intimidito dalla possibilita', forse, di esporsi alle ripartenze dei bianconeri. Il primo tempo di Cristiano Ronaldo sta in un tiro calciato alle stelle (15') ed un colpo di testa alto sul finire della frazione di gioco. Il collettivo napoletano si accosta dalle parti di Szczesny, ma non e' mai pericoloso. Cosi', Mariani fischia la fine del primo tempo tra la noia generale. Piu' Napoli - Gattuso chiede ai suoi di osare, perche' la Juve si sta dimostrando poco reattiva. Dopo appena 56 secondi dall'inizio del secondo tempo, Sarri e' costretto a sostituire Pjanic, toccato duro da Demme nel primo tempo. Al suo posto entra Rabiot e Bentancur si sposta nella posizione centrale. Zielinski ci prova, al 9', con un tiro a giro da fuori area, ma la conclusione e' alta. I bianconeri provano a venire fuori dal torpore che li ha presi dall'inizio della gara. Ronaldo lancia Higuain: il diagonale dell'argentino viene bloccato da Meret. E' il primo tiro in porta della Juve che arriva dopo 17' minuti della ripresa. Ed allora Lorenzo Insigne decide di tastare i riflessi di Szczsney calciando dalla distanza. Il portiere polacco respinge, ma il pallone finisce sui piedi di Zielinski che ribadisce in rete (18'). L'urlo di gioia del San Paolo e' assordante. Sarri cambia - L'allenatore bianconero, allora, prova a correre ai ripari, tira fuori Matuidi per Douglas Costa e Dybala per Bernardeschi. La reazione bianconera ha poco di convincente, mentre anche Gattuso inserisce forze fresche. Fuori Demme e dentro Lobotka, poi, fuori Zielinski e dentro Elmas. I minuti trascorrono inesorabili per la capolista, ma il Napoli non ha voglia di lasciare nulla all'avversario. Cosi' Callejon dalla destra effettua un cross al bacio per il destro a volo di Lorenzo Insigne che raddoppia. La grande bellezza, stavolta, ha il colore azzurro, nonostante Cristiano Ronaldo abbia accorciato le distanze nel momento in cui iniziavano i 4 minuti di recupero. |
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