Napoli, 27 febbraio 2014
Napoli-Swansea 3-1: Insigne, Higuain e Inler trascinano gli azzurri agli ottavi. Nei sedicesimi di Europa League la squadra di Benitez soffre, ma porta a casa la qualificazione. Inutile la rete di de Guzman per gli ospiti. Ora c’è il Porto.
San Paolo in festa. Napoli agli ottavi di Europa League. I sogni di gloria degli azzurri corrono sulle gambe di Insigne, Higuain e Inler: goleador e protagonisti in una notte da circoletto rosso. Un gol dell’argentino, nel momento di massima difficoltà, sposta l’inerzia del match, ancorato fino a quel momento sull’1-1 tra mille difficoltà, poi l’acuto finale dello svizzero certifica la qualificazione e spegne del tutto gli ardori dell’ostinato Swansea, in fondo a un match ricco di contraddizioni e vissuto per lunghi tratti in salita dagli uomini di Rafa Benitez.
BOTTA E RISPOSTA Una partita iniziata con aspettative altissime. Napoli a trazione Higuain, come ci si aspettava. Benitez sceglie Pandev sulla trequarti preferendolo a Hamsik e Mertens, Behrami vince il ballottaggio con Dzemaili, mentre in difesa occhi puntati su Henrique accanto a Albiol. Gallesi in formazione tipo e piuttosto vivaci in avvio. Gli azzurri, in maglia gialla, ci provano due volte col Pipita e subiscono l'assalto di Emnes, il cui pallonetto viene stoppato sulla linea da Albiol, casellante inflessibile. Fino alla svolta del 16': Insigne scatta sul filo dell'offside (è tenuto in gioco da Davies) e supera Vorm in uscita con un tocco morbido. Il San Paolo scaccia tutte le tensioni originate dal deludente pareggio col Genoa in campionato. Ancora Napoli, con Higuain servito da Pandev: la conclusione d'interno destro esce di un niente alla sinistra del portiere gallese. Eppure, come già successo in altre circostanze emblematiche in campionato (i 4 pareggi in casa con Udinese, Chievo, Sassuolo e Genoa, più il k.o. col Parma), all'improvviso il buio cala su Fuorigrotta e lo Swansea, con una perfetta azione d'attacco orchestrata, illumina la sua serata pareggiando i conti. Per la serie segna e lascia segnare: de Guzman è freddo al 30' nell'infilzare Reina con un sinistro a incrociare su assist di Bony, ma la difesa è colpevole di un chiaro errore di posizionamento dei due centrali Albiol e Henrique nell'occasione: pure Maggio non chiude a dovere la diagonale (non benissimo neppure Reina in uscita). I gallesi prendono coraggio e guadagnano ancora metri di campo, sospinti dal cingolato Bony, su cui Henrique è in evidente difficoltà: al 43' deve fermarlo Reina, con una difficile parata a terra.
bagarre Gli azzurri cercano di ritrovare il ritmo dell'avvio di gara alla ricerca del gol qualificazione nel secondo tempo. Ma le difficoltà sono subito evidenti. E lo Swansea grida pure al rigore al 15' per un presunto contatto in area Ghoulam-Emnes che in realtà non c'è proprio. L'orgoglio di Insigne genera una bella iniziativa personale al 20' (tiro finale deviato in angolo), ma gli ospiti sono più incisivi e sfiorano il secondo gol con Bony, il cui colpo di testa tutto solo su cross di Pablo Hernandez finisce tra le braccia di Reina.
Benitez prova a dare la scossa con gli innesti di Hamsik e Mertens: il Napoli si lancia all'assalto con tutto l'ardore che ha, ma non trova il varco giusto per la conclusione a rete. E quando ormai lo Swansea sembra una montagna, ecco l'ennesimo colpo di Higuain, ancora lui: al 33' l'argentino dà un saggio di classe e cinismo scaricando in rete un pallone vagante in area, dopo un doppio cross di Mertens rimpallato. Scene di delirio al San Paolo. Il sorpasso degli azzurri scatena la reazione rabbiosa dei gallesi, vicini di nuovo al pari al 42' con Tiendalli, ma stavolta l'intervento di Reina ha del prodigioso: standing ovation per lo spagnolo. Sul capovolgimento di fronte, Higuain sbaglia incredibilmente a porta vuota e Hamsik lo imita 1' dopo. In campo succede di tutto, ma l'ultima parola la mette Inler. Che sigla il 3-1 in contropiede e accende la festa del popolo partenopeo. All'inferno e ritorno. Ma grande Napoli. (www.gazzetta.it - Alessio D'Urso)
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