lezione 10
"Doppia L": Linea-Layer

METODI DI TRASMISSIONE DI UNA LINEA:

Ritorniamo al "quesito di Leonardo": come si può trasmettere un’immagine con un metodo più "intelligente" del precedente  (il metodo precedente obbligava ad una trasmissione puntino per puntino), più veloce e più efficiente?
Il concetto chiave è quello di logica su livelli o layer.
Per capire di cosa si tratta si può fare un esempio pratico i cui s’illustri il metodo di trasmissione di una linea.
 
 

 
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LOGICA RASTER: la trasmissione deve essere effettuata punto per punto

1. A1 Nero

2. B2 Nero

3. C3 Nero

4. D4 Nero

5. E5 Nero

LOGICA LAYER: la trasmissione può essere effettuata fornendo solo tre parametri, il cui numero a differenza del caso precedente non varia al variare della lunghezza della linea: Questa seconda logica è la base di tutti i programmi vettoriali tipo autocad e consente di tracciare con un numero limitato di parametri anche curve complesse, in linea di massima approssimabili a poligoni con gran numero di lati.
Il modo di interagire in questa nuova logica non è più quello di considerare il disegno come una porzione di schermo ma come costituito da una serie di elementi, sui quali posso fare una serie di trasformazioni dimensionali e proporzionali che, in prima approssimazione, manterranno inalterata la natura dell’elemento, ad esempio un poligono.
In programmi leggermente più evoluti rispetto ai primi che lavoravano in questa logica è possibile "promuovere" o "declassare" un elemento in modo tale da aumentare il campo di trasformazioni possibili.
Ad esempio un quadrato può essere trasformato da un elemento "poligono" ad un elemento costituto da 4 linee e viceversa.
Tornando ancora una volta al "quesito di Leonardo" ci si può domandare come fare a trasmettere una modifica.
Condizione indispensabile per la trasmissione di una modifica è la possibilità di nominare e raggruppare ciascun elemento.
I gruppi diversi appartengono a layer o livelli diversi così che ciascun gruppo di oggetti può essere manipolato indipendentemente dall’altro.
La logica raster negli ultimi anni ha fortemente influenzato il linguaggio architettonico.
Per capire questo concetto si possono esaminare i progetti presentati  per il concorso de La Villette a Parigi, che fu uno degli avvenimenti chiave degli anni '80, in cui si può riscontrare il processo di evoluzione del metodo progettuale sempre più aderente alla logica layer.

Tra i progetti presentati molti aderivano ad un metodo progettuale di vecchio stampo che basa i suoi presupposti sullo zooning, altri, come quello di Eisenman, quello di Koolhaas o quello vincitore di Tschumi mostrano come la logica layer entri direttamente nell'architettura
 
 

 

in tutti e tre i casi, anche se ovviamente con risultati diversi, la logica è quella di sistemi complessi che si compenetrano, di oggetti appartenenti a layer diversi  (intendendo per layer il sistema infrastrutturale, il sistema del verde, il sistema dell'edificato) che si sovrappongono, che si stratificano.
In questa logica ciascun layer appartiene ad un sottosistema indipendente ma interagente con gli altri.
 
 

In tutti e tre i casi, anche se ovviamente con risultati diversi, la logica è quella di sistemi complessi che si compenetrano, di oggetti appartenenti a layer diversi  (intendendo per layer il sistema infrastrutturale, il sistema del verde, il sistema dell'edificato) che si sovrappongono, che si stratificano.

In questa logica ciascun layer appartiene ad un sottosistema indipendente ma interagente con gli altri.