LUCE
E ACQUA
è i1 nome
che viene assegnato a quella piccola banda dello spettro elettromagnetico
a cui è sensibile l'occhio umano.
(78O nm zona
del rosso-arancio e 400 nm = zona del blu -viola).
Per leggere
questa pagina occorre luce: questo è proprio un esempio di una delle
funzioni più importanti della luce, quella di trasmettere informazioni.
L'uomo e gli altri organismi utilizzano, infatti, la luce per scambiarsi
informazioni attraverso l'ambiente. Ma l'importanza della luce è
molteplice: essa costituisce un componente essenziale nella sintesi di
molti composti biologici ed è la sorgente di energia per tutta la
vita sulla Terra.
Anche se si
ha una qualche idea della natura della luce, certamente esistono molti
fenomeni ottici che probabilmente appaiono misteriosi. Per esempio, perché
un oggetto immerso nell'acqua sembra più vicino alla superficie
di quanto lo sia in realtà? Perché un velo d'olio su una
pozzanghera appare variopinto? Come si riesce a fissare un'immagine fotografica?
Per rispondere a queste e a tante altre domande occorre esaminare le proprietà
fondamentali della luce.
Riflessione
La comprensione
e lo studio della propagazione di un'onda elettromagnetica, così
come qualsiasi altro tipo di onda, è agevolato se si ricorre a una
geniale intuizione dello scienziato olandese Christian Huyghens (1629-1695).
Egli si accorse che, quando un'onda investe un punto, le particelle della
sostanza in quel punto si mettono in vibrazione e si possono considerare
a loro volta come sorgenti di nuove onde che si propagano in tutte le direzioni.
Per la propagazione dell'onda, ogni punto del fronte d'onda viene considerato,
in base al principio di Huyghens, come una sorgente di onde secondarie.
Principio di
Huyghens
Sovrapponendo
tutte le onde secondarie, si ottiene la perturbazione in ogni altro punto
e si può costruire il nuovo fronte di onda come inviluppo del1e
onde secondarie. II moto dell'onda, se non intervengono 'ostacoli', avviene
in linea retta. Qualora però l'onda incontra una parete, per esempio
uno specchio nel caso della luce, essa subisce una riflessione. II fenomeno
obbedisce alla ben nota legge di Snell secondo la quale l'angolo di incidenza,
formato dal raggio incidente e dalla direzione normale alla superficie
riflettente, è uguale all'angolo di riflessione. formato dal raggio
riflesso e dalla stessa normale.(Fig.1)
La legge di rifrazione
sopra: il
prisma separa i colori
Un altro fenomeno
collegato alla propagazione di un'onda si verifica quando l'onda attraversa
una superficie di separazione tra due sostanze che hanno caratteristiche
fisiche diverse. In tal caso l'onda viene rifratta, cioè cambia
direzione. La prova che l'acqua sia una sostanza otticamente diversa dall'aria
è che la velocità della luce nell'acqua come misurata prima
da Foucauh e quindi nel 1885 da Michelson, risulta pari a 2,25 x lO^8 ms^-l,
di gran lunga inferiore alla velocità della luce nell'aria (3 x
lO^8 ms^-l ). Ciò significa anche che, in un intervallo di tempo
pari al periodo di vibrazione il campo elettromagnetico si propaga nell'acqua
di una distanza che risulta minore rispetto a quella che percorrerebbe
nell'aria: anche la lunghezza d'onda cambia al cambiare della sostanza.
in pratica:
Quando il raggio
luminoso di una torcia elettrica passa dall'aria dentro una bacinella d'acqua
esso non subisce alcuna deviazione solo quando giunge perpendicolarmente
alla superficie stessa dell'acqua.
Se invece il
raggio arriva con una certa inclinazione, cioè formando un angolo
di incidenza (ì), il raggio viene deviato formando
un certo angolo
con la perpendicolare nel punto di incidenza, detto angolo di rifrazione
(r), diverso dall'angolo (ì).
Si osserva facilmente
che l'angolo di incidenza non è mai uguale a quello di rifrazione.
Quando il raggio
passa da un mezzoo meno rifrangente (aria) ad uno più rifrangente
(acqua) allora l'angolo di rifrazione è minore di quello incidente
(disegno in basso a sinistra).
INvece quando
il raggio passa da un mezzo più rifrangente (acqua) a uno meno rifrangente(aria)
allora è
L'indice di rifrazione
dell'acqua.
L'indice di rifrazione
è definito come il rapporto fra la velocità della luce nel
vuoto, c, diviso per la velocità in un'altra sostanza
n= c / Vr
di modo che,
adottando i valori di Michelson:
n= c / Vr =
3x10^8 / 2,25x 10^8 =1,33
Questo valore
nell'indice di rifrazione dell'acqua è approssimato, sia perché
la velocità della luce nell'aria è minore che nel vuoto,
sia perché si è usata luce bianca per l'esperimento, ma l'indice
di rifrazione dipende dalla frequenza della luce, come dimostra la rifrazione
differenziata della luce in un prisma, cioè l'effetto arcobaleno.
Infatti, durante la rifrazione la frequenza della luce non cambia, ma le
diverse frequenze (i diversi colori) vengono rifratte sotto angoli diversi.
L'indice di rifrazione per una particolare frequenza è legato agli
angoli di incidenza (i) e di rifrazione (r) dalla legge di Snell:
n = sin i /sin
r
esperienza comune
che un oggetto introdotto ne11'acqua viene visto deformato.(Fig.2)
Qual'è
la causa di questa deformazione?
Le "illusioni
ottiche" sono provocate dalla memoria delle immagini registrate dai nostri
occhi. La nostra esperienza di quotidiana ci conferma che la luce viaggia
in linea retta, e noi ipotizziamo naturalmente che gli oggetti sono collocati
nella direzione in cui dobbiamo guardare per vederli. Se però c'è
un confine a cui si verifica la rifrazione, fra i nostri occhi e l'oggetto,
allora la direzione della luce può essere cambiata dalla rifrazione.
Un altro esempio di questo effetto è che la profondità di
una vasca d'acqua appare minore di quanto sia in realtà. Il modo
in cui la rifrazione causa queste contrazioni apparenti è mostrato
nella (Fig.3). Per ragioni simili, gli oggetti appaiono spostati quando
sono visti attraverso uno strato di vetro, di acqua o di plastica trasparente.
Un altro esempio di rifrazione si verifica quando osservate una luce brillante
attraverso una finestra coperta da gocce di pioggia. Si forma un'immagine
confusa, perché ogni goccia di acqua può rifrangere la luce
diretta all'occhio in direzioni molto lontane dalla linea di vista. Uno
degli esempi più spettacolari di rifrazione è costituito
dall''arcobaleno, provocato dalla rifrazione e dalla riflessione della
luce solare da parte delle gocce di pioggia. Ogni goccia d'acqua rifrange
e riflette la luce come mostra la (Fig.4).
I colori
dell'arcobaleno
L'arcobaleno
appare colorato perché l'indice di rifrazione dell'acqua non è
costante, ma varia con la lunghezza d'onda della luce. La luce solare contiene
molte lunghezze d'onda e ognuna è deviata, cioè rifratta,
di un angolo diverso nella goccia di pioggia, di modo che quando guardiamo
l'arcobaleno i colori diversi sono visibili sotto angoli diversi.
Sintesi Additiva
Sommando le luci
colorate abbiamo la sintesi additiva. I tre cololi primari sono: rosso,
verde e blu (Red - Green - Blu =RGB) come nel caso del monitor che state
osservando. La
somma dei tre
primati generano la luce bianca.
Sintesi Sottrattiva
Magenta, giallo
e ciano sono i primari della sintesi sottrattiva. Sono colori materici,
pigmenti che hanno la caratteristica di riflettere alcuni colori (=frequenze)e
di assorbirne altri. Vengono adoperati dai pittori, nel1a stampa dei giornali,
dei tessuti ecc. La somma dei
primari generano
un colore molto scuro, quasi nero.
Polarizzazione
della luce
detta anche polarizzazione
ottica:
fenomeno scoperto
da C. Huygens nel 1690 secondo il quale quando le vibrazioni elettromagnetiche
associate ad un'onda luminosa si propagano casualmente in tutte le direzioni
si ha la luce naturale, mentre quando esiste un certo ordine nella distribuzione
spaziale delle vibrazioni, si ha luce polarizzata. Essa può essere
parzialmente o totalmente polarizzata, secondo che solo una parte o tutte
le vibrazioni rispettino un certo ordine. (Fig.5)
Conclusioni
La conoscenza
del comportamento fisico della luce, in particolare l'indice di riflessione,
è di fondamentale importanza. Esiste la luce e la materia ha la
capacità di rifletterla o assorbirla. Il colore locale degli oggetti
si deve alla caratteristica pigmentazione capace di riflettere alcune lunghezze
d'onda dello spettro visibile e di assorbirne le restanti. La luce riflessa
dagli oggetti catturata e convogliata dall'obiettivo sul piano focale della
fotocamera, fisserà l'immagine sul materiale fotosensibile.
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