Manciano

La Storia

 

"Trovasi Manciano sopra
un'altura dominante
uno di quegli stupendi
e variati panorami, che
danno tanto fascino
all'Italia"

George Dennis

 

Gli Ambienti Naturali

Il territorio di Manciano, nel cuore della Maremma Toscana, è incuneato tra la pianura ad ovest e sudovest, i tufi etruschi di Pitigliano ad est, le trachiti vulcaniche del monte amiata a nord e le colline dell'albegna a nord ovest. Essendo il comune piu vasto della provincia di Grosseto, e il più meridionale della Toscana, contine in sè forti elementi di contraddittorietà e di cambiamento, a volte graduale e a volte brusco, dal punto di vista storico, natiralistic e paesaggistico, tipici di un'area di cerniera che racchiude più unità ambientali e caratteristiche segnatamente differenziate.

 

Storia ed Arte

 

Dagli statuti di Manciano del 1522:

"Ad laude et reverentia dello
onnipotente Dio et della beata
Maria Sempre Virgine Sua Madre
e de' beati Apostoli Pietro
e Paolo et de' Santi Andrea,
Leonardo et Lucia, patroni
e protectori del Comune e
populo della terra di Manciano
et di tutta la corte comunale"

Manciano vanta una storia millenaria. Le prime testimonianze di vita risalgono all'età del bronzo, ma la vera fortuna di Manciano comincia nel Medio Evo. Gli Aldobrandeschi costruirono un fortilizio sulla cima del colle e attorno una cinta muraria che, distrutta e riedificata dai senesi, doveva comprendere sei torrioni e due porte. Nel 1416, infatti, Siena occupò il castello e vi raccolse le popolazioni del contado. Naque il borgo e a poco a poco la vita sociale assunse una diversa dimensione.
Nel 1783 Manciano fu scelto come capoluogo di una vasto territorio comprendente Manciano, Montemerano, Saturnia e Capalbio. Era il comune agricolo più esteso della provincia. I confini sono stati più volte modificati fino ad assumere le dimensioni attuali. Oggi il comune di Manciano conta uan superficie di 37.204 ettari e una popolazione di circa 7.500 abitanti. Al suo interno possiamo visitare centri abitati di grande rilievo sotto il profilo storico ed economico: Saturnia, di origine etrusca, famosa per le sue terme; Montemerano, borgo medievale, con una chiesa romanica dove sono esposte opere di Sano Di Pietro e del Vecchietta; Marsiliana, l'antica Caletra, vanto e orgoglio dell'agricoltura maremmana.
Manciano è sempre stato al passo con i tempi. Partecipò con grande cuore alle imprese Garibaldine, vide sorgere nel 1872 la Società Operaria di Mutuo Soccorso, salutò nel 1890 la nascita di Confraternita di Misericordia. Gli ultimi anni dell' 800 sono contrassegnati da due avvenimenti eccezionali: la redazione del primo Piano Regolatore che si ricordi in provincia di Grosseto e la costruzione di un imponente edificio scolastico.
Seguì la lunga e dolorosa stagione della guerra voluta dal fascismo: fame, miseria, disperazione della povera gente. Dal fronte notizie drammatiche. L'armistizio dell' 8 settembre segnò una svolta decisiva. Le armate tedesche avevano occupato l'Italia, occorreva combattere per liberare il paese dall'oppressione nazista. COmincio la guerra di liberazione. Ovunque si costituirono formazioni partigiane che, a contatto con la popolazione civile, organizzarono la Resistenza. A Manciano la lotta partigiana assunse proporzioni di notevole rilievo.
Manciano è patria di due grandi artisti: Pietro Aldi e Paride Pascucci. Due pittori che sono stati il simbolo della cultura Maremmana dall'Unità d'Italia ai nostri giorni.