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DI RITORNO DA SALVADOR BAHIA (articolo apparso su Toscana Oggi - La Voce) Sandra Martini racconta la sua missione con i poveri delle favelas del Brasile Terminata la sua missione in Brasile, Sandra Martini della Parrocchia di Chiesanuova è rientrata a Prato lo scorso 31 Luglio. La permanenza ad Águas Claras, alla periferia di Salvador Bahia ha avuto la durata di 11 mesi, periodo nel quale Sandra è stata ospitata presso il convento delle Suore Francescane dell'Immacolata. Con un'analisi puntuale e corretta, ma non priva di partecipazione emotiva, Sandra racconta la sua esperienza e ci spiega la difficoltà di comprendere uno stile di vita tanto diverso dal nostro: < La vita bahiana è fondata su evidenti contraddizioni: un brasiliano è capace di ballare e divertirsi per un giorno intero senza pensare ad altro, per poi tornare il giorno successivo alla miseria di sempre >. Avere il colore della pelle diverso dalla loro e venire da fuori diventa quasi un impedimento per costruire relazioni di amicizia: i bahiani considerano il <bianco> modello di dignità e mostrano un rispetto eccessivo che impedisce un confronto alla pari: < Quanto più lo straniero rinuncia alla propria cultura e mostra di integrarsi nella loro, tanto più trova comunicazione e relazioni profonde >. L'impegno concreto di Sandra è stato indirizzato in particolare all'insegnamento della lingua inglese (Sandra è una maestra elementare e ha una certificazione per l'insegnamento dell'inglese) ai bambini della scuola elementare, gestita dalle suore, e ad un gruppo di adulti, alcuni anche non cattolici, che di loro iniziativa hanno seguito il corso per 8 mesi. Con soddisfazione Sandra commenta:< Ho avuto dimostrazioni di riconoscenza e ho sperimentato con loro l'espressione evangelica " gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date">. L'esempio infatti di chi senza secondi fini si mette al servizio dei più poveri, spinge questi ad impegnarsi a loro volta ed è uno stimolo per conservare quello che hanno imparato. <La difficoltà più grande - ci rivela alla fine Sandra - è quella di imparare a comprendere e rispettare la loro cultura senza avere la presunzione di cambiarla e nello stesso tempo senza rinunciare al proprio modo di vivere.> Anche il cristianesimo è vissuto in modo diverso: il senso religioso lì nasce da un sincretismo che mette insieme credenze animistiche con verità di fede cattoliche e nella liturgia lascia più spazio alla danza e al canto piuttosto che al silenzio: <La religione cattolica ha una delle più belle espressioni in quelle comunità del Brasile, perché riesce ad andare incontro alle esigenze della loro vita>. Rinnovata, anche spiritualmente, da questa esperienza a contatto con la povertà, Sandra Martini riprende la sua vita qui a Prato, ora segnata dall'incontro con il volto più vero di Gesù Cristo, quello dei "miserabili".
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