"*** CONTACT…ovvero un racconto sull’aderenza. by Plipla***"
Inviato da chiarodiluna il 08-Jan-01 alle 01:59 AM
ricevo e pubblico

CONTACT…ovvero un racconto sull’aderenza (oppure l’aderenza in termini emozionali).

Aderenza…in fisica, valore della resistenza d’attrito di primo distacco, che si oppone all’inizio dello scorrimento relativo fra due superfici solide premute una contro l’altra e tendenti a slittare per l’azione di forze tangenziali. Nei veicoli stradali l’aderenza rappresenta la massima forza tangenziale (motrice o frenante) che può essere applicata alla periferia delle ruote motrici senza che si abbia slittamento…ecc ecc.
STRONZATE. Il mondo ha senso quando ci scorri sopra, quando ti immergi lasciando il campo contaminato dei contrasti, degli attriti che la vita provoca con gli altri e con le cose. Ha senso quando ti avvicini a quelle situazioni pure, e per fare questo non devi che sentire il suolo sotto di te, oppure ti devi avvicinare e lei o tutte e due le cose. Contatto…perdita di coscienza (e conoscenza) velocità rumore vibrazioni, la pupilla che osserva la strada come il volto di una ragazza alla quale vuoi bene, o alla quale vuoi dire qualcosa, nervi fuori di te, a tastare la strada, a osservare gli angoli aperti delle sue prospettive, cuore qualche metro avanti, testa in una dimensione assurda, solo tua. Non senti niente, sei solo, potresti anche non essere mai nato e considerarti un essere immateriale, potresti essere morto da tempo e questo sarebbe il tuo alito di vita. Vedi niente che ti ricordi un tempo passato davanti a te, il tuo pensiero è proiettato a quel che viene, ti stai muovendo tra gli altri ma non vedi nessuno pensi solo a te, alla tua ruota che ama quello su cui appoggia, alla tua sensibilità che è estesa fino a quel calore che si crea fra strada e gomma, e lo senti quel calore che solo lei può darti o può negarti, dal quale dipende il tuo stare in piedi. Ti fidi di un niente, di qualcosa che si scompone e ricompone ad ogni istante, ad un rapporto di contatto fra lei, e quella cosa che sarà sempre davanti a te…in mille forme mutevoli e stupende, e lo sai che sarà sempre così nella tua vita e nella sua…che tu sarai sempre diverso e lei anche, che ti capiteranno delle strade mai viste che percorrerai ogni giorno oppure solo una volta. Ti conosci per sapere che alcune volte, anche per tanto tempo, non potevi capire tante cose e non amavi quello che avevi davanti, che si avvicinava a te, non l’amavi, o capivi, intuivi che poteva succedere qualcosa che la tua freddezza non ti permetteva di distinguere. Dipende da te scegliere ma intanto vai come sempre…anche se piove, nevica, grandina, ghiaccia, tu sei sempre lì a decidere per te e per lei, ma in realtà capisci che sei una sola cosa, che lei ti starà distante ma sempre vicina, che non dovrai avvicinarti troppo, che sei tu, che è lei, che fate questa storia che ogni giorno sarà nuova, che i tuoi occhi un giorno saranno meno forti ma avrai più esperienza, che lei sarà impegnata a farsi vivere da te ma a vivere da sola, che tu sarai sempre ad un passo da lei ma non la toccherai mai…che sarà questione di momenti in cui sentirai che non c’è più differenza tra dove finisci tu e inizia lei e allora sarà stupendo ma durerà poco, il tempo di distrarsi con qualche parola, con qualche suono che ti riporta alla tua mediocre realtà con la quale combatti ogni giorno. Ma quei momenti saranno sempre lì, intuibili in uno sguardo, provocato da un’iride con le sue curve precise.

PLIPLA

Edizioni chiarodiluna

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