"piccoli piccoli, pensosi e stanchi"
Inviato da celestina67 il 04-Jan-01 alle 10:01 AM
Erano le 5 del mattino ed io e i miei amici tiravamo ancora nottata al Notturno di Pavia, piccolo baretto per gli stacanovisti dello scazzo e della birra e della follia, si, perche' a una certa ora in giro ci sono solo gli individui piu' strambi e curiosi...tra questi c'e' anche una ragazza di una bellezza difficile e magnetica, che conosco, lei mi conosce...in un attimo le emozioni si condensano dentro , le senti premere e ti illudi di poterle reprimere...mi piace e voglio chiederle se vuol stare qualche ora con me...mi sorride ma c'e' qualcosa che non va nei suoi occhi, e la sua bocca su cui tanto sognavo pochi istanti prima si trasforma in un secco "no", "stasera no"....Embhe, via, un due di picche che vuoi che sia , anzi, ormai chissa' quanti c'hanno fatto un callo intrapanabile...
ma quando la bellezza e' difficile, come la sua, quando le emozioni scuotono cosi' tanto eppura tocca farle star buone, tocca reprimerle, bhe' , c'e' bisogno di "sbollire"...
cosi' arrivo come una furia in box, parcheggio l' auto perche' non e' di lei di cui ho bisogno, e vedo la "celestina" sul suo precario cavalletto, sonmo ormai le 5:30...
Questo ci vuole, quando le vene sono gonfie di un fiume in piena, quando la spina dorsale urla di silenziose scosse, quando ogni oggetto che tocchi potrebbe caderti dalle mani perche' hai perso ogni sensibilita' per l' adrenalina che le attraversa, questo ci vuole in una fredda e nitida notte/mattina d'inverno,perche' ti venga in mente che le colline sono a venti minuti di strada, con la loro saggezza, la loro tranquilla sagoma nera nell' alba che nasce...quante volte il loro silenzio ,i loro paesaggi,il loro puro profumo ti hanno aiutato in momenti di crisi? "chissa' cosa pensi tu, eh?" dico alla vespa " che ti sveglio alle 5:30 del mattino?" chissa' se ti stai chiedendo cosa mi passa per la testa in questo momento?" la sua risposta e' partire al primo colpo di pedivella, signica "ok, possiamo andare, ti posso aiutare...come sempre"
Poi, come molti di noi sanno, ti trovi solo per la strada, perche' nessuno va in giro a certe ore con certe ariette invernalitaglienti..., ogni tanto incroci un auto, ma il resto e' tutto tuo, e' tutto il contorno e la sceneggiatura del turbinio emozionale che hai bisogno di sfogare, mettersi a letto sarebbe stato impossibile...i settanta chilometri orari della mia corsa verso i neri colli sembrano i trecento di una formula uno verso la dirittura d'arrivo...piano piano, come se un enorme balena mi stesse per ingoiare, le colline si fanno piu' vicine, si fanno piu' alte e impetuose sopra di noi...mi sembra di potere parlare con loro , di accogliere il loro consiglio,in un metaforico inginocchiarsi d' innanzi alla loro tranquilla eternita'...fermo la celestina immezzo alla strada, immezzo alle colline, immezzo alle stelle, immezzo al mio universo, scendo , la spengo e lei tace, e se avessi il vizio di fumare penso che mi accenderei una sigaretta...invece mi guardo intorno e sono l' unica cosa che si muove in un quadro notturno di anime enormi e sibili freddi …
li sento parlare, i colli "come sei piccolo,e piccoli i problemi tuoi...noi siamo qui da milioni di anni...com'e' piccola la tua vespa, ma non hai i soldi per comprarti una 150??"....no, scherzo , questo i colli non l' hanno detto, pero' sarebbe stato spiritoso....
"come sei piccolo,e piccoli i problemi tuoi...noi siamo qui da milioni di anni...quante cose ci sono passate vicino, quante ne arriveranno, quante ancora ne dovremo vedere e sopportare, e tu perdi le staffe per cosi' poco...sei proprio un umano, un giovane e piccolo umano, con la sua piccola e acerba testolina pensante...lascia a noi tutte le tue negative turbolenze emozionali, lascia che ci scorrano affianco, perdile tra le coste dei nostri fianchi, tra gli alberi dei nostri boschi, tra le mura delle nostre cascine abbandonate, lasciaci cio' che ti e' di troppo, respira la nostra aria , pura di natura e domani tornerai piu' ricco di prima, tra gli altri piccoli umani ...."
Quando finii la mia sigaretta immaginaria, io e celestina, tra i bagliori azzurastri del sole che mi facevano apparire bianca la vespa e capire che verniciata cosi proprio non mi sarebbe piaciuta , tornammo a casa,
piccoli piccoli ,
pensosi e stanchi.